Capitolo 7

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Justin's Pov
Prima di entrare in questo strano negozio di roba varia, io e l'Henderson abbiamo discusso un'altra volta e questa volta per una stupida battutina riguardante il suo cognome.

Fino a qualche secondo fa non aveva intenzione di farmi entrare con lei ora invece, sembra essersi stancata di discutere così dal nulla ha smesso di rispondermi entrando e lasciandomi alle sue spalle.
Non esito a seguirla, lo faccio quasi d'istinto. La osservo attentamente mentre è assorta tra gli scaffali che la circondano, osservo ogni suo movimento e ogni sorriso innocuo che regala alla gente che le passa accanto guardandola, e forse ammirando un po' la sua buffagine. Non riesco proprio a credere che lei sia una degli Henderson, non lo dimostra affatto,eppure lo è. La sua innocenza che splende dal suo viso ti attira subito da lei, forse è proprio così che i suoi genitori ingannavano la gente, fingendosi innocui per poi rovinare la loro vita per sempre.
Per anni non si è parlato di altro qui a Seattle. Per molto tempo nessuno è riuscito a nascondere l'orrore che gli Henderson hanno causato, per anni nessuno è riuscito a farmi dimenticare come hanno rovinato la mia vita in un solo pomeriggio. Non ho fatto altro che rinfacciarmi ciò che è accaduto a colei che era tutto per me, non ho fatto altro che voler esserci stato io in quella stanza fredda e maledetta.
Quell'uomo me l'ha portata via dalle mia braccia, proprio quando tutto andava bene, l'ha rovinata senza pensarci due volte, l'ha finita come ha finito altre ragazze se non bambine, per tutti questi motivi Jade Henderson la figlia del pazzo Henderson è il mio bersaglio per poter eseguire la mia vedetta.
Rivendicherò Amanda e tutte le altre ragazze che hanno fatto la sua fine, finalmente il mio sguardo di fuoco si spegnerà, il sapore di vendetta rinchiuso nella mia gola uscirà e la mia mente sarà libera da qualsiasi cosa.
"Elfo del Polo Nord, potresti anche rispondermi dato che hai tanto insistito per accompagnarmi." Inizia a parlare o meglio continua, la ragazza che non ho smesso di guardare nemmeno un secondo, ma che non ho ascoltato minimamente perché ero perso nei miei pensieri riguardanti Amanda.
" Non sai quanto mi avete rovinato la vita." Sussurro tra me e me. La ragazza nonostante i pochi passi che ci dividono sembra aver sentito ogni minima parola, ma allo stesso tempo appare troppo titubante per chiedermi spiegazioni. Tenta di non mostrare che ha sentito ma le è difficile nasconderlo, non voglio che scopra chi sono, non ora.
"Che volevi prima?" Reagisco un po' intimorito da una presunta domanda che può arrivare da un momento all'altro.
Inizialmente la vedo un po' indecisa nel rispondermi fin quando la sua indecisione svanisce e reagisce.
"Essendo alta quanto una lattina di Coca Cola, le chiedevo se poteva aiutarmi a prendere quel barattolo lassù, dato che lei è alto quanto un grattacielo" Una risposta spiritosa è piena di gesticolamenti non tardano ad arrivare, è così buffa mentre parla.
Ogni volta che apre bocca, automaticamente incomincia a gesticola involontariamente senza mai rendersene conto.
"Lo trovi così divertente?" Chiede d'un tratto mentre sono perso nei miei pensieri, non ho idea di ciò che dovrei dire così mi limito a continuarla ad osservarla. I nostri sguardi per qualche attimo si sfiorano quasi parlando tra di loro, lei però non tarda molto a spezzare l'armonia che si è creata voltandosi e cercando di aggrapparsi allo scaffale, come se fosse un koala.
"Questa ragazza è veramente fuori di testa." Mi viene da pensare immediatamente nel vedere la scena che mi si presenta davanti.
Mi arrendo al mio destino stravolto da quando l'ho vista e decido di aiutarla.
"Dai su non fare la bambina, scendi e fatti aiutare." Sbotto avvicinandomi a lei, ma ovviamente il suo no non tarda ad arrivare tanto che ha inizio una breve discussione che dopo poco si placa.
"Allora rimani lì a fare il Koala rincoglionito, io vado a fare un giro." Concludo voltandomi.
Non ribatte e non dice altro. C'è da dire che oltre ad apparire come la dolce ragazza innocua ha anche un bel caratterino che nasconde molto bene, è molto orgogliosa e non c'è nulla o nessuno che la farebbe cambiare, chi cambierebbe un Henderson?

D'istinto prima di allontanarmi per perlustrare lo strano negozio nella quale mi trovo, mi volto verso la ragazza che sta per ammazzarsi.
Nel votarmi uno dei suoi due piedi scivola facendole perdere l'equilibrio, senza pensarci corro verso il corpo che sta per schiantarsi per terra, grazie a me però tutto ciò non accade perché ora per terra c'è il mio corpo indolenzito, mentre il suo corpo è sul mio.
L'accaduto stupisce per primo me e forse anche lei, non avrei mai pensato di fare una cosa del genere nei suoi confronti e forse l'unica giustificazione che potrei dare per questo mio comportamento e che ora non le deve accadere nulla.
"Vedo che ha compreso molto bene il suggerimento che le ho riferito giovanotto." La voce della donna che ci aveva affermato una frase ambigua si fa presente nell'imbarazzo che si è creato, creatosi dai nostri sguardi che sembrano sfiorarsi troppo. La donna rompe la bollati silenzio dentro la quale ci siamo chiusi io e Jade dopo la caduta. La voce della donna ci fa uscire dal nostro stato di trance, alzandoci di scatto.
Osservo Jade e il suo viso emana imbarazzo, allo stato puro che può essere percepito persino dal colore rosso, che sembra averle invaso il volto.

Prima di controbattere la frase pronunciata dalla donna, il mio sguardo fa avanti e indietro tra Jade e la signora che continua ad osservarci soddisfatta.
"Come scusi?" Domando io, ed è l'unica cosa che riesco a pronunciare.
"Non l'hai lasciata cadere, hai preferito finire tu per terra che lei." Afferma sorridendo, ma io continuo a non comprendere il motivo di tanta soddisfazione, tra me e questa ragazza non c'è nulla.
"Ogni volta che tu le impedirai di cadere il vostro legame sarà ancor più forte, ogni volta che lei cadrà o viceversa imparerete ad amarvi di più, e ogni volta che cadrete insieme imparerete a rispettarci a vicenda." Aggiunge senza darci il tempo di replicare le sue affermazioni illogiche. La donna ancora una volta ci lascia pietrificati senza parola e se ne va.
Non so che cosa abbia capito ma ha veramente frainteso tutto, io e questa ragazza non siamo nulla e mai lo saremo, non voglio cadere con lei, non voglio rispettarla e non voglio nemmeno amarla.
"Non dar peso alle sue parole, ha frainteso tutto." Afferma Jade con tono insolito.
"E invece do peso ale sue parole, tu non sei niente per me e mai lo sarai, pretendo che sia chiaro." Senza pensarci Rispondo in modo inadeguato, il mio tono di voce è così alto che alcune persone lì presenti, si fermano ad osservare ciò che sta accadendo.
"Ma che hai? Che colpa ne ho io Se quella donna si fa strane idee su di noi?" Si altera pure lei, ha così un nuovo litigio.
"Ho, che sei un Henderson." Sbotto pentendomi di ciò che ho detto.
"Vai a fare un giro, non ho bisogno di te, faccio da sola." Risponde tranquillamente, forse un po' troppo.
Tento di chiedere scusa ma senza ottenere alcun risultato, ho bisogno di fare mente locale così mi volto per poi cominciare a camminare, perlustrerò questo negozio.
Cammino lasciandola lì in mezzo alla gente che la osserva con disprezzo, la lascio lì mentre si atteggia con indifferenza, ed è ciò che mi fa rabbia. Perché si comporta come se non fosse mai accaduto nulla? Perché?

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