Chapther 49

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"Tae, ha appena chiamato Nora, vuole farti sapere che lei sta bene."

"Oh, va bene." sorrise leggermente Taehyung.

Jungkook aggrottò le sopracciglia, capendo che qualcosa non andava. "Tae.." provò a parlare avvicinandosi al divano dove era seduto, "Tutto bene?"

"Certo, perché dovrebbe andare male?" sputò fuori evitando lo sguardo del minore.

Jungkook si mise seduto al suo fianco, prendendogli il viso tra le mani facendo scontrare i loro sguardi. "Parlami."

"Non c'è niente che devo dirti." tentò di levarsi dalla presa del più piccolo, che però era più forte di lui. "Davvero Jungkook lasciami" alzò la voce dando una botta brusca con la testa riuscendo ad uscire.

"Che cazzo di problemi hai? Ti sei pentito dell'altro giorno? Voglio saperlo Taehyung non fare finta di nulla." sbottò acidamente Jungkook.
Taehyung non aveva nessun diritto di trattarlo in questo modo.

"Mi sono semplicemente stufato."

"Di cosa?"

"Di noi."

In quel momento si sentì un rumore.
Un frivolo rumore.
Era il cuore del minore che si era spezzato.
Bastarono quelle semplici parole per fargli cadere il mondo addosso. Non poteva crederci. Dopo tutto quello che avevano passato, dopo tutto quello che era successo, dopo tutto quello che si erano detti.

"Stai scherzando?" disse Jungkook con la voce tremante.

"No kooki-"

"Non hai nessun diritto di chiamarmi Kookie cazzo."

"Ok, Jungkook. Mi sento che questo posto non mi appartiene più. Forse noi due non siamo destinati a stare insieme."

Ma il minore non capiva se le sue parole fossero vere o se stava solamente tentando di fuggire. Sapeva solo che facevano male le sue parole, troppo male.
Si sentiva come se stesse venendo risucchiato da un vortice sotto i suoi piedi. Come se le sue emozioni si stessero lentamente annullando, così come la sua vita. Delusioni su delusioni.
Appena riesci a toccare con il dito il picco della felicità, ti ritrovi in un abisso di avvenimenti negativi.

"Mi hai mai amato Taehyung?" disse amaro il minore.

"Ci ho provato. Credevo di amarti, ma in realtà era una mia convinzione.
Collego te al mio passato, e non riesco ad essere felice"

"Vattene."
disse fermamente Jungkook.

Se prima il suo cuore si era spezzato, ora era decisamente andato, frantumato, lacerato, fatto a pezzi.
Nella sua vita niente era mai andata nel
verso giusto. Dall'abbandono dei suoi genitori alla morte del fratello. E quando credeva che fosse riuscito finalmente a trovare un po' di pace ecco che tutto si rovina. Davvero era destinato ad una vita infelice? Cosa aveva fatto di male?
Fiumi di lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi. Voleva che il maggiore vedesse tutto il dolore che stava provando a causa sua, doveva sentirsi in colpa.
Lo aveva distrutto, letteralmente.
E questa volta è per sempre.
Lo aveva illuso di amarlo.
Lo aveva illuso di aver ritrovato finalmente l'amore della sua vita.
Non lo degnò neanche di uno sguardo mentre il maggiore prendeva le sue cose e si avviava alla porta.

Taehyung si girò per guardarlo un ultima volta. Riusciva a vedere tutta la disperazione, il dolore, il cuore spezzato del suo piccolo Jungkook.

"Taehyung dimmi solo questo", lo chiamò il minore, "La storia che io ero il tuo punto di forza durante la situazione con tua madre, era vera?" chiese.

"No."

e con questo aprì la porta e se ne andò.
Lasciando il piccolo crollare rumorosamente in ginocchio a terra stracciandosi i capelli. Urlò così forte da perdere la voce.
Era vuoto.
Non aveva più ragioni per andare avanti.
Era stato nuovamente usato.
Era di nuovo sua la colpa.
Anche lui lo aveva lasciato, proprio come la sua famiglia. Era solo.










SCHERZETTO EHEHHEHEHE
IL PROSSIMO SARÀ DAVVERO L'ULTIMO PERÒ.

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