Lo conosco da poco tempo, questo è vero, ma mi è bastato per capire la meravigliosa persona che è.
Quei doni li conservai molto bene, ogni tanto metto ancora un po' di quella buonissima colonia e avvicino le mie mani al viso: è una bella sensazione perché è come se lo stessi abbracciando e sentendo quella fragranza sul suo collo mentre lo stringo a me.
Questa è l'immagine che mi appare nella mente ogni volta che sento quel profumo, e non mi dispiace affatto.Mentre la mia testa vagava per l'infinito universo, sentii bussare alla porta. Ecco mia madre, aveva sentito qualche mio passo e capito che fossi ancora sveglia nonostante fosse passata la mezzanotte.
Si sedette sul letto vicino a me, mi diede un tenero bacio sulla guancia e dopo avermi fatto gli auguri, le feci odorare il mio polso, il profumo piacque tanto anche a lei e mi disse di ringraziare Daniele da parte sua perché mi stava rendendo una ragazza felice, ero più solare del solito da quando parlavo con lui, l'avevano notato in molti.
Io stessa mi sentivo diversa, più libera e più forte, meno soppressa dal mondo intero. Riuscivo ad affrontare meglio le mie giornate e anche a scuola andava sempre tutto bene, quindi mi stava rendendo anche migliore, per questo ogni tanto lo ringraziavo.Ma le sorprese a quanto pare non erano finite, la mattina seguente, dopo il mio lungo sonno, trovai un suo messaggio sul cellulare.
“Buongiorno diciottenne.
Ho una buona notizia da darti.”“Dimmi tutto, non voglio aspettare.”
“Ho parlato con i miei, a luglio dovrei riuscire a venire lì da voi in Sardegna, per una settimana.”
Non gli risposi subito.
Ero rimasta sconvolta da quella notizia, mi tremavano le mani, non riuscii a trattenere le lacrime e scoppiai in un pianto di gioia.
Il mio primo pensiero fu l'agendina con cui avevo dormito, presi una penna e scrissi tutto ciò che mi passava per la mente, ero così felice che avrei voluto urlarlo al mondo intero.
Non ci potevo credere.
L'avrei incontrato quello stesso anno, mancavano solo 6 mesi in fondo.
Era una notizia bellissima.Dopo una mezz'oretta gli risposi:
“Questo è il miglior regalo che mi potessi fare. Si avvererà uno dei miei sogni più grandi. Grazie davvero. Sarà un'estate da ricordare.”
“Per me sarà lo stesso. Ti voglio bene.”
“Anch'io.”
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Una casa lontano dalla mia
General Fiction"Con lui potevo parlare di tutto, confidarmi in ogni momento, perché mi sentivo davvero a mio agio, come se dietro quello schermo ci fosse un pezzo di casa mia ma che si trovava da un'altra parte, e che dovevo scoprire lentamente e custodire come se...