Capitolo 4

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“Buongiorno, Sofia! E tanti auguri di buon natale!” trovai scritto appena  mi svegliai dal mio sonno profondo. Il messaggio era suo, era stato Daniele il primo a farmi gli auguri nel giorno dell'anno che preferivo di più. Non ebbi nessuna esitazione e risposi subito “Grazie mille! Tanti auguri anche a te, passa una buona giornata!”. La mia di sicuro era iniziata nel migliore dei modi, con un sorriso spuntato grazie ad una persona senza la quale ormai non potevo più vivere. Corsi giù per le scale ancora con il pigiama addosso e mi diressi verso l'albero, sotto il quale era presente un regalo con su scritto “per Sofia, dai tuoi genitori”. Lo aprii subito e dentro trovai le cuffie che desideravo da tutto l'anno. Scoppiai in lacrime ed entrai nella camera dei miei genitori per riempirli di baci e abbracci. A loro diedi una lettera scritta da me in cui li ringraziavo per essere sempre presenti e per sopportarmi nonostante tutti i miei innumerevoli difetti. Poi andammo tutti insieme a fare colazione con un tè caldo e una soffice fetta di pandoro. Passai una mattinata davvero stupenda. Tornai in camera poco prima dell'ora di pranzo per prendere il cellulare che era rimasto a caricare sul mio comodino, feci gli auguri a Chiara ed a Teresa e poi andai a casa dei miei nonni per il fatidico pranzo natalizio che si apriva con gli antipasti seguiti da una pasta al forno ricca di besciamella, agnello, porcetto, gamberoni, panettone e spumante. Insomma, era degno delle tavole del Sud, nel quale abitavo! Inutile dire che finimmo il pranzo per l'ora di cena e pieni come non mai. Giocammo a Tombola e infine stremati tornammo a casa, dove mi diressi subito in camera mia. Lì finalmente potei parlare un po' con Chiara, la quale aveva passato una giornata molto simile alla mia, e con Daniele, che mi era mancato tanto quel giorno. Mi disse che anche lui aveva mangiato moltissimo e che preferiva non vedere quei calorici dolci natalizi almeno fino al Dicembre dell'anno dopo! Come dargli torto, in quel periodo se ne fa indigestione! Risi a crepapelle quella sera e terminai dandogli come quasi sempre la buonanotte e promettendogli che il giorno dopo gli avrei riscritto io. Lui sì che sapeva farmi sorridere veramente, ero stata felice tutto il giorno maggiormente per merito suo e per questo non lo avrei mai potuto ringraziare abbastanza.

Una casa lontano dalla miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora