Capitolo 8

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Il 20 gennaio arrivò presto, io dalla finestra di camera mia, con il libro di letteratura sotto gli occhi, ogni tanto guardavo se passasse il corriere che mi avrebbe portato una parte di colui a cui volevo davvero tanto bene. Si fecero le 14.00 e nessuna macchina passava nella via di casa mia. Ormai mi ero arresa del fatto che potesse arrivare, quindi mi tolsi quel pensiero dalla testa, e al posto di studiare decisi di dormire qualche minuto, e si sa che quando si vuole questo, in realtà si dorme molto di più. Dormii per circa un'ora e mezzo, e al mio risveglio non potevo credere ai miei occhi. Mia madre mi aveva lasciato sul comodino un pacco e subito lessi il nome "Daniele" scritto nella parte del destinatario. Continuai a leggere quei dati perché davvero mi sembrava di trovarmi in un sogno. L'impulso fu quello di aprirlo subito, ma ci ragionai qualche minuto, rendendomi conto che la cosa più giusta sarebbe stata aprirlo almeno allo scoccare della mezzanotte, così lo nascosi in un angolino della stanza e impazientemente aspettai quel momento.
Ovviamente gli scrissi e lui mi disse di resistere fino a quando mi ero prefissata. Era felice solamente del fatto che io fossi al settimo cielo per quel suo pensiero, ed è questo alla fine che ci rende simili: apprezzare i piccoli gesti, quelli fatti col cuore che non possono essere rimpiazzati da nessun'altra cosa. Solo il fatto di trovarmi davanti una scatola che racchiude qualcosa per la quale lui per un attimo mi ha pensata, è davvero meraviglioso, ed è la riprova del fatto che anche i rapporti a distanza possono essere veri e puri, il nostro ne è un chiaro esempio.
Fu davvero dura però ce la feci. Alle 23.58 di quella stessa notte me lo misi davanti, seduta sul letto con un sorriso spontaneo stampato sulla faccia. Non vedevo l'ora di aprirlo, sentire il suo profumo, e averlo con qualcosa di materiale, per la prima volta, vicino a me.

Una casa lontano dalla miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora