Capitolo 2

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"Ciao Sofia! Finalmente ecco che ci possiamo sentire anche qui, mi fa piacere che tu ti sia fidata in questo modo di me, davvero! Come ti senti?" mi scrisse lui.
Quasi ignorai tutto il messaggio e mi fermai a riflettere sulle ultime tre parole. Come stavo? Avrei dovuto dire tutto anche a lui? Mi feci coraggio "Non tanto bene in realtà" scrissi "io e la mia famiglia abbiamo appena finito di addobbare l'albero di natale ed ora ripensavo al fatto di essere figlia unica e di non poter condividere questo momento che amo con un fratello o una sorella..."
Pochi minuti dopo mi rispose "Mi dispiace tanto, sai? Ma posso starti vicino io in questi momenti se ti va, sono qui per te."
In quel momento, mentre stavo terminando di leggere il messaggio, mia madre irruppe in camera mia con un pezzo di pane e mortadella dicendo "Ti ho portato qualcosa da mangiare... sicura di stare bene?" Non volevo che lei si preoccupasse così le dissi di sì e per farglielo credere presi il panino e gli diedi un morso, sussurrandole poi un "grazie".
"Che cosa stai facendo al telefono?" mi chiese. Lei ancora non sapeva che io stessi parlando con un ragazzo dunque ora, dato che me lo aveva domandato, decisi di dirglielo: "Un nuovo amico. Si chiama Daniele ed è come un fratello per me. Come quel fratello che ho sempre desiderato ma mai avuto." Dopo quelle parole mia madre un po' sconvolta uscì da camera mia, ricordandomi comunque di fare attenzione, ma io sapevo quel che facevo e potevo cavarmela anche da sola. Appena chiuse la porta rilessi l'ultimo messaggio che mi aveva inviato... "Ti ringrazio davvero, vorrei averti qui con me per scartare i regali insieme, fare due risate, lamentarci per i troppi pandori e panettoni in giro durante la cena di natale e quelle dopo; insomma vorrei che tu fossi qui."
Mentre aspettavo che mi rispondesse ricevetti una chiamata da Teresa, che si era preoccupata per ciò che le avevo scritto. Dopo avermi rassicurato parlammo del più e del meno e finii per addormentarmi senza ricontrollare nemmeno un'ultima volta il cellulare.

Una casa lontano dalla miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora