Capitolo 9

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Allo scoccare della mezzanotte finalmente potei aprire quel regalo che avevo atteso per un tempo che sembrava non passare mai, non tanto per il contenuto, ma per il mittente, il quale mi rendeva felice sempre più col passare dei giorni.

Nella parte più alta della scatola trovai una lettera: lui mi aveva avvisata che prima di guardare il resto avrei dovuto leggere ciò che mi aveva scritto e così feci:

Ciao Sofia!
Oggi è il tuo compleanno e volevo farti gli auguri con questo piccolo pensiero. L'ho fatto con le più sincere motivazioni che sono dettate soprattutto dalla tua meravigliosa persona. Sei molto presente nonostante quel mare che ci separa... questo lo apprezzo tantissimo. Passa questa giornata intensamente, con quello che più ti piace e con la compagnia che ritieni più giusta. Con affetto
Daniele”

Inutile dire che con quelle poche righe aveva smosso il mio cuore, mi aveva fatto emozionare e qualche lacrima scese incontrollata sulle mie guance. Quelle parole erano venute direttamente da lui, traspariva il fatto che fossero davvero sincere e limpide come l'acqua di una sorgente. Ormai mi importava quasi meno di zero il contenuto, non mi sarei mai aspettata quelle frasi che per me avevano una profondità davvero notevole, ma continuai.

Sotto la lettera trovai una colonia, non dei giorni nostri ma più antica, del 1800, e ne fui davvero molto sorpresa. Lui era un amante dei profumi e quindi in un'altra lettera proprio sotto questa, mi spiegava di cosa si trattasse esattamente e io rimasi ancora una volta colpita dalla passione con la quale parlava di una delle cose che per lui sono più belle e importanti degli anni che furono, quando tutto forse era un po' migliore.

Vicino a questa trovai anche una boccettina più piccola in cui aveva versato qualche millilitro della sua colonia personale preferita, dalla fragranza agrumata e dal forte profumo di limone. La adorai da subito e ne spruzzai un po' nel polso, sentendolo vicino in quel momento più che in tutti gli altri. Quel profumo era lui.

Alla fine aveva posto invece un blocchettino a righe, che come scrisse, mi regalò perché sapeva che mi piacesse scrivere.
Ora quello è diventato il mio diario, e ogni tanto scrivo qualche mio pensiero, soprattutto riguardante la nostra forte amicizia.
Forse il suo fu il miglior regalo che ricevetti, e da quel momento ormai non potevo fare a meno di quelle fragranze e della scrittura, poiché grazie ad essa, lo sentivo davvero come se si trovasse accanto a me, in ogni momento.

Una casa lontano dalla miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora