Capitolo 5

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Le ragazze arrivano alla fiera che si sta svolgendo in un grande parcheggio. Ronnie rimane colpita dalla folla di persone che le sta in torno, vede bambini che mangiano grandi coni di gelato e zucchero filato, altri tengono in mano cestini stracolmi di pop corn. Le attrazioni sono posizionate ai lati del parcheggio, mentre al centro ci sono bancarelle di dolciumi e giochi. In sottofondo alle loro parole c'è la stessa musica tipica dei Luna Park, simile a quella del camioncino dei gelati nei film americani. Le grida dei ragazzi aumentano e diminuiscono a seconda del percorso della giostra. Marco e Jacopo invitano le ragazze a salire sulla ruota panoramica che dall'alto mostra un paesaggio mozzafiato: le luci della città che si scontrano con il colore scuro del mare. Le amiche si mettono in fila per salire, Sofia ed Allegra si siedono vicine nella prima fila, dietro di loro si posizionano Marco e Gaia ed infine Ronnie e Jacopo. Questa scelta dei posti è favorevole per la seconda coppia che comincia a chiacchierare prima di partire. Sfortunatamente per Ronnie, nel sedile accanto al suo, c'è Jacopo che si lamenta già da subito a causa della scomodità di quella giostra. Veronica soffre di vertigini ma nessuna delle sue amiche lo sa, non vuole essere presa in giro dagli altri e quindi finge che vada tutto bene. L'attrazione comincia a ruotare lentamente e durante il primo giro non ci sono problemi, cominciato il secondo la ruota si ferma proprio quando la cabina di Jacopo e Ronnie si trova nel punto più alto. La ragazza pensa che sia la stessa stupida scena da film, proprio come succede ad Allie in "Le pagine della nostra vita", almeno a lei, pensa, era successo perché un bel ragazzo si era aggrappato al sedile perché voleva invitarla ad uscire. Invece Veronica si ritrova con quel tipo con cui non voleva nemmeno salire, non le resta nient'altro da fare che ammirare il paesaggio, da lassù vede tutta la costa illuminata, tutte le persone che si divertono proprio sotto di loro e pensa che una vista così sia davvero unica. Le cabine sono aperte e davanti a lei echeggiano i risolini dei due piccioncini, Marco e Gaia. Sente sulla sua pelle, già abbronzata, un vento caldo, che profuma di vita. Uno strano rumore però la riporta alla realtà, si volta e vede Jacopo che inspira ed espira, preso dal panico, allora gli chiede se va tutto bene e lui risponde: "Sono acrofobico", "acro che?" dice Ronnie, "acrofobico, ho la fobia dell'altezza" le spiega. La ragazza scoppia a ridere perché anche la sua paura è forte però la riesce a controllare, diversamente dal suo amico. Non riesce a fermare la sua risata perché la faccia terrorizzata di Jacopo è troppo buffa. Improvvisamente la ruota riparte ed arrivano a terra, una volta scesi la paura del ragazzo si trasforma in rabbia, non per aver fatto una "brutta" figura con Ronnie, bensì perché lei ha pensato solo a se stessa senza aiutarlo. Così senza dare spiegazioni a nessuno chiama Marco e se ne va infuriato. Le ragazze rimangono perplesse, tranne una, perché sa esattamente che la colpa è sua. 

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