Wendy seguita dai suoi fratelli rientro nella sua amatissima casa.
Tutto era rimasto come prima, il salone con il pianoforte, il tappeto ricamato, il divano, la poltrona preferita del padre, il tavolo vicino alle finestre che si affacciavano sul giardino un po' malandato visto che l'unica persona di cui se ne prendeva cura era Wendy.
Lei non credeva di essere tornata lì e neanche i suoi fratelli.
"Ragazzi, mamma, papà e Nana dove sono?"
"Nana è di sopra che cerca di riordinare, mamma è con la zia e papà nel suo studio"Il signor Darling era un uomo serio, molto dedito al suo lavoro come impiegato di una famosa banca londinese.
Amava l'atmosfera famigliare e un po' meno le feste mondane.La signora Darling invece era una delle donne più belle di tutta la città.
Sempre sorridente e cordiale con tutti.
Con quello sguardo birichino e intrigante che enfatizzava la sua bellezza naturale.Nana era il cane o meglio conosciuta come la tata.
"Oh ragazzi non vedo l'ora di rivedere la nostra stanza"
Tutte e tre corsero per le scale ed arrivarono alla camera dei due ragazzi.
Era tutto come Wendy lo ricordava, stessi tre letti, stesso baule pieno degli stessi giochi, lo stesso disordine, la stessa finestra.
La finestra, Wendy come ipnotizzata si avvicinò attirata da un suono strano.
Sembrava il suono di un flauto.
"Wendy? Wendy tutto a posto?"
I fratelli l'avevano raggiunta e cercavano di riportarla alla realtà, sembrava come ipnotizzata.
"John! Ahia, lasciami il braccio"
"Scusa è che eri strana"
"È?"
"Si eri come..."
"...ipnotizzata"
"Esatto come dice Micheal"
"Cosa? Ma voi non sentivate quello strano rumore?"
"Rumore? Quale rumore?"
"Quel suono..."
"Wendy stai bene?"Wendy si sentiva frastornata.
Era sicura di non aversi immaginato niente.
Aveva sentito veramente qualcosa solo che non riusciva a capire bene cosa fosse.Fu portata alla realtà dalla voce della zia che la chiamava al piano terra.
"WENDYYYY, TESORO VIENI C'È UNA VISITA PER TE!"
Wendy guardo i suoi fratelli con in aria sospettosa.
"Ah non guardare me e John, noi non ne sappiamo niente"
Scesero al piano di sotto e Wendy si trovo davanti a se, di fianco a sua zia, un ragazzo, più o meno della sua età.
Aveva gli occhi marroni con delle sfumature verdi e i capelli erano biondo ramato.Il suo sguardo non era gentile, ma freddo e insensibile e Wendy non era la sola ad averlo percepito perché Nana inizio a ringhiargli contro.
"Fate uscire subito questo cane dalla stanza!"
Ordinò la zia come era suo solito fare con una mano sulla fronte e l'altra sul fianco.
Micheal e John portarono Nana in camera loro e lasciarono da soli Wendy, la zia e il ragazzo misterioso.
Lui continuava a fissarla e lei si sentiva a disagio.
"Cara, avvicinati, ti presento Peter"
"Come Peter Pan?"Wendy disse d'impulso, ma dallo sguardo arrabbiato della zia se ne pentì subito.
"Scusatemi"
"Non ti preoccupare, comunque si mi posso considerare Peter Pan"Disse con uno sguardo beffardo, una voce mista al divertimento e al sarcasmo e con un sopracciglio alzato.
Wendy non sapeva se fidarsi di quel ragazzo o scappare via in camera dei suoi fratelli e sperare che lui la considerasse una bambina non ancora pronta e se ne andasse.
"Wendy, Peter è venuto fin qua da molto lontano per conoscerti"
Peter avrà avuto si e no un anno in più di lei, o almeno era quello che lei pensava.
"Va bene vi lascio soli ragazzi"
La zia sene andò dalla stanza e li lascio soli sul divano.
Wendy si sentiva in imbarazzo e sotto pressione.
Lo sguardo penetrante di Peter non la metteva per niente a suo agio."Credi nelle favole Wendy?"
"Mia zia dice che sono troppo grande"
"Si ma io non ti ho chiesto cosa pensa tua zia"Pronunciando quella frase si avvicinò sempre più pericolosamente a Wendy e lei cerco di allontanarsi.
Peter, rendendosi conto del l'imbarazzo della ragazza ridacchio e si rimise al suo posto.
"Da dove vieni Peter?"
"Seconda stella a destra e dritto fino al mattino"Wendy rise.
Considerava strano quel ragazzo: misterioso sotto tutto gli aspetti, domande strane, risposte vaghe o ancora più strane delle domande che poneva." ti credi veramente Peter Pan?"
"Probabile, si insomma non ero io quello che teneva aperta la finestra tutte le sere prima di andare a dormire"
"E tu come fai a saperlo?"Peter fece un occhiolino a Wendy la quale rimase pietrificata dalla sua affermazione: chi era? Cosa voleva? come faceva a sapere?
"Io adesso devo andare, ma ci vedremo presto mia cara Wendy"
"Certo Peter"
"Ricorda: seconda stella a destra."E uscì da quella porta senza dire niente altro
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That demon of Peter Pan
Fantasy"Ogni demone ha bisogno di essere salvato dal proprio angelo" #1 in capitanuncino