Capitain Hoock

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"Sei diversa Wendy"
"Come prego?"
"Si, sei riuscita a capire che quella era un illusione, nessuno ci è mai riuscito, sei speciale"
"La ragione è la cosa che mi rende speciale, l'unica cosa per restare attaccati alla realtà è che la testa funzioni, perché se la testa non funziona, l'uomo impazzisce"

Peter continuava a far avanti e indietro, giocherellando con un coltellino che aveva fabbricato a mano.
Continuava a camminare su e giù, finché non si sedette su una specie di trono.
Si sdraiò con le gambe sul bracciolo destro, accavallate l'una sull'altra.

Nel frattempo continuava a studiare Wendy, i suoi movimenti, le sue parole, i suoi occhi.
Cercava di capire cosa pensasse, ma non ci riusciva ed era questo che lo faceva impazzire.

"La realtà! Cos'è la realtà? Quello che hai visto prima per un momento ti sembrava reale, solo che avevi paura, la paura è un ostacolo per la nostra mente, guarda me io ho smesso di avere paura e adesso riesco a volare, quando avevo paura non ero nessuno"
"La paura sarà anche un ostacolo, ma è anche un campanello d'allarme e non averne è uno svantaggio perché sottovaluti le persone"

Peter sogghignò, divertito e allo stesso tempo infastidito perche quella ragazza non era caduta sotto il suo controllo.

Peter sentì un rumore, un ramo spezzato, due, tre, quattro, sempre più vicini, sempre più forti.

"Shhhh"
"Cosa?"
"Shhhh"

Peter prese il volo e si mise su un ramo, iniziò a suonare il flauto e Wendy si tappò le orecchie in modo da evitare che la musica la incantasse un altra volta.

Si radunò un piccolo esercito composto da bambini e ragazzi che andavano, a prima vista, dagli 8 ai 17 anni.

"Come vorrebbe la nostra nuova ospite...bambini sperduti attaccate i pirati"

I pirati vennero allo scoperto.
Loro non volevano solo rapire i bambini sperduti per riportarli alla realtà e cercare un modo per farli ritornare nel loro tempo e nel loro mondo.

I pirati riuscirono a strappare dalle grinfie di Peter Pan cinque ragazzini e Wendy, ma non fecero in tempo a liberare John.

Nessun morto, qualche ferito che si poteva curare facilmente, ma Peter si era reso conto che quella battaglia persa poteva significare la perdita anche della guerra.

Wendy nel frattempo era svenuta, tra la fame, la paura e il viaggio il suo fragile corpicino non riuscì a reggere.

Appena si svegliò era stesa sul letto della stiva di una nave e accanto al suo letto c'era il fratellino Micheal che la guardava, preoccupato, ma sollevato per il fatto che si fosse svegliata.

Le gettò subito le braccia al collo.
Wendy era esitante, aveva paura che fosse un altro scherzo di Peter Pan, ma ricambiò l'abbraccio appena si rese conto che quello che la stringeva era veramente il suo fratellino.

"Micheal! Avevo paura fossi morto, dove sei stato?"

Wendy diceva queste parole tra un singhiozzo e un altro, soppesata dall'emozione e contenta del fatto che Peter non gli avesse fatto del male

"Quando siamo arrivati sull'isola l'ombra ci ha portati da Peter Pan.
Ha legato me e John e ti ha fatto una specie di incantesimo.
Poi è arrivato capitan uncino e alcuni dei suoi uomini che hanno cercato di liberarci, ma sono riusciti solo a salvare me.
E adesso John sarà in trappola da qualche parte!"
"Vedrai che Peter non gli farà niente"
"E come lo sai?"
"Lo so e basta"
Ed era vero, Wendy in qualche modo sapeva che Peter non gli avrebbe fatto del male, non sapeva per quale motivo, ma vedeva qualcosa di buono in lui.

La loro conversazione si interruppe appena uncino entrò nella stanza.

"Hey campione, vai da spugna, ti insegnerà ad usare il timone, io starò qui a fare due chiacchiere con tua sorella"
"Agli ordini capitano"

Wendy era diffidente nei confronti di uncino visto come si erano rivelati i fatti.

"Beh, buonasera signorina, mi permetta di presentarmi, io sono capitan uncino e lei è?"
"Wendy, Wendy Darling"
"Beh Wendy Darling, sono venuto a vedere se si fosse svegliata"
"Su quest'isola adorate il sarcasmo?"

Uncino fece un inchino come se volesse confermare le sue parole.

"Perspicace my lady.
Qui sul tavolo ci sono dei vestiti, quando si sarà cambiata venga nel mio ufficio"

Wendy si avvicinò al tavolo e vide dei vestiti assai strani.

"Primo punto dammi del tu.
Secondo punto che pantaloni sono questi? Non c'è un vestito? I pantaloni sono per gli uomini"
"Oh si giusto che sbadato, non abbiamo vestiti sai non ci servono a molto visto che siamo tutti uomini quindi ti dovrai accontentare dolcezza e ah si quelli sono jeans"

Wendy prese in mano gli strani pantaloni e cercó di capire come avesse potuto.

Si cambiò, indossò i jeans neri, la maglietta a maniche lunghe bianca, delle strane scarpe coi lacci e uscì dalla sua stanza.

Dopo aver girovagato un po' per la nave riuscì a trovare l'ufficio di Uncino.

"Ah ben arrivata mia cara e se mi permettete che incanto"
"Sai parlare solo sarcasticamente o sei serio?"
"Ci dovrei pensare, ma Ora veniamo alle cose serie.
Come distruggere Peter Pan?"

That demon of Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora