IV. Vuoto

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Per scelte stilistiche inizierò a scrivere al passato perché mi trovo estremamente meglio. Appena mi sarà possibile cambierò anche i precedenti capitoli ma mi farebbe piacere sapere se lo preferite come prima o come questo. E' importante la vostra opinione.
In caso vi sia indifferente scriverò al passato




FINN POV

Il giorno seguente appena mi svegliai non potei fare altro che sentirmi vuoto per una ragione a me ignota. Gli eventi accaduti ieri sera non hanno fatto altro che fondersi in un misto di piacere, confusione, e un pizzico di irritazione. Ho sbottato davanti a Millie di decidersi sui suoi sentimenti e ho perso il controllo quando mi ha detto di non essere sicura di ciò che provava, perché l'ho fatto? L'unica cosa che sapevo era che avrei dovuto sistemare le cose con lei, se no le nostre preoccupazioni sarebbero diventate vere, la paura che la nostra amicizia non sarebbe più stata la stessa. Presi il mio telefono e cercai il suo contatto prima di scriverle.

Wolfhard: Hey Mills, sei sveglia?

Millster: Si perchè?

Wolfhard: Volevo scusarmi per esseri arrabbiato l'altra sera, non so cosa stia succedendo con le mie emozioni ultimamente.

Millster: Tutto a posto. Cosa intendi per "ultimamente"?

Wolfhard: Non lo so, questa mattina mi sento, come dire..vuoto.

Millster: Dovrei preoccuparmi?

Wolfhard: No, sono sicuro che entro domani sarà tutto ok. Ci vediamo sul set.

Millster: Ciao! <3


Spensi il telefono e mi diressi verso il bagno. Fissai per un attimo la mia espressione riflessa nello specchio. Cosa mi sta succedendo? Perchè mi sento...vuoto. Feci una doccia e mangiai qualcosa prima di andare al van che mi avrebbe portato agli studi. Incontrai ironicamente Millie nell'ascensore. Fantastico. Pensai, non ero proprio dell'umore di parlare con qualcuno, ero ignaro del motivo. "Ciao Finn!" disse lei entrando nell'ascensore, io mi limitai a sorriderle lievemente e alzare una mano a mo' di saluto. Premetti il bottone che ci avrebbe portato alla hall prima di rimettere la mano nella tasca mentre l'ascensore iniziava la sua discesa.





Millie POV

Il viaggio dall'ascensorealla hall fu stranamente silenzioso, almeno per me. Guardai Finn mentre l'ascensoreraggiunse il secondo piano, aveva gli occhi stanchi e tristi quandoincontrarono i miei. Un sorriso forzano solcò il suo viso che subito mi fececapire che non era di buon umore. "Wolfhard?" lo chiamai cercando di nonsembrare preoccupata, fallii miseramente. "Sto bene Mills, non preoccuparti." Mirispose come se sapesse già cosa gli stessi per chiedere. Camminammo attraversola hall e arrivammo al van che ci aspettava fuori dall'entrata. Mentre salivamoFinn salutò tutti gli altri con il suo falso sorriso e una voce rassicurante,nessuno se ne accorse a parte me. Sedevo dietro di lui quando poggiai una manosulla sua spalla, mi piegai leggermente in avanti e gli sussurrai all'orecchio;"Sicuro che sia una cosa da un giorno?". Si girò verso di me ed annuii. Nonriuscivo ancora a credergli, non l'avevo mai visto così. "Vuoto" si era definito nel messaggio, macosa signifca? Cercai su google "Sentirsi vuoti" e diversi titoli venneroelencati sullo schermo. Sensazione divuoto - mancanza di voglia o scopo - è sperimentata dalla maggior parte dellepersone in un momento della propria vita. Tuttavia, il sentimento cronico divuoto, l'insensibilità e la disperazione, o sensazioni simili possono essere sintomidi altre malattie mentali tali la depressioni, la schizofrenia e l'anedonia.Fissai lo schermo vuoto... non poteva essere possibile nessuna delle coseelencate. Depressione? Schizofrenia? Anedonia? No. Nessuna di queste potevaaffliggere Finn... ero sicura stesse bene. Era una cosa passeggera; come diceva,l'articolo tutti prima o poi la sperimentano nella propria vita. Era solo laprima volta che gli capitava, sarebbe stato bene, non dovevo preoccuparmi.Continuavo a ripetermelo in testa mentre riponevo il mio telefono nella tasca emi avvicinavo agli studi.






FINN POV

Durante tutta lamattinata fui costretto a forzare dei sorrisi e recitare la parte di quello felice. D'altronde recitare era la cosa in cuiero più bravo. Nessuno mi chiese del velo di vuoto che avevo negli occhi comeper il mio falso sorriso, tutti tranne ovviamente Millie. Ogni volta che lavedevo sembrava normale ma qualcosa nei suoi occhi mi faceva capire che erapreoccupata, se non spaventata. Cercai di ignorarla, ma sbucava ovunque andassisul set, nel parcheggio perfino, e anche alla pausa pranzo. Alla fine mistancai e mi diressi verso di lei. "Millie la smetti di seguirmi?" le chiesiirritato. "Non ti sto seguendo Wolfhard, mi capita solo di incrociarti per casotante volte." Mi rispose lei giocando con il suo anello. Era nervosa. "Perché seinervosa?" le chiesi ancora irritato. "Io...io stavo pensando a questa mattina eho trovato questo." Milie prese il suo cellulare, cercò qualcosa su google e melo mostrò (L'articolo che Millie avevatrovato nel van). Tolsi lo sguardo dal suo schermo e guardai per terra dopoaver letto l'intero articolo. "Mills, sto bene." Le dissi senza guardare i suoiocchi profondi e preoccupati. "Finn ho paura, cosa farai se avessi una diqueste malattie?" mi chiese lei prendendo il mio polso impendomi di andarmene. "Millieè solo un giorno, okay? Sto bene, te lo prometto." Le dissi, consapevole del significatodi della parola promessa tra noi due. Dalla prima stagione la parola promessa èstata raramente utilizzata per l'importanza che aveva nello show. "Qualcosa chenon può essere rotto. Mai per nessun motivo." Quando dicevamo che promettevamo,lo intendevamo davvero. E la definizione che lo show da a questa parola èabbastanza forte da lasciare andare a Millie il mio polso e chiudere ladiscussione. Non può essere nessuna diquelle, vero?






scusate, scusate, scusateee

avevo promesso più aggiornamenti

ma purtroppo sono stata piena di impegni

ma anno nuovo e nuovi propositi!

Tenterò di aggiornare ogni mercoledì sera

e sabato o domenica sera,

in modo da avere due aggiornamenti a settimana.

(Ah comunque buon anno a tutti!)

Ditemi se lo preferite come prima (al presente)

o al passato come questo capitolo.

Detto questo ci vediamo (spero)

sabato o domenica.

«See you Again» [Traduzione Italiana] | FillieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora