Capitolo 39

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Mi alzo da terra, si ero ancora lì e vado verso ľarmandio.
Cerco in varie tasche di vari cappotti finché non trovo quel numero, il numero di Nick
"Hey, ciao sono Darcy"
Dopo pochi minuti mi risponde
"Hey Darcy, ciao"
"Ho bisogno di un po' di conforto"
"Sfogati pure"
"Stai a Milano?"
"In realtà no"
"Uh e dove?"
"Los Angeles"
"STAI QUI?😱"
"Eh già"
"Allora potresti venire"
"Mh si"
"Ci vediamo prima in un bar?"
"Quello vicino alľaereoporto?"
"Ok"
"A dopo"
"Ciao"
Mi preparo e dopo essermi truccata per non far vedere tanto gli occhi rossi e gonfi dal pianto mi reco al bar.
Mi siedo e aspetto Nick
"Hey"
"Ciao Nick"
"Tutto ok?"
"Emh...no"
"Hey, hey, che succede?"
"Ne parleremo a casa"
"Ok, andiamo?"
"Sisi"
Usciamo dal bar ed entro in macchina sua e insieme andiamo a casa mia.
"Accomodati"
"Bella casa" dice
"Ah grazie, come mai sei qui?"
"Mi hai fatto incuriosire di questa città e sai mio padre è Americano"
"Uh non me lo avevi detto"
"Eh già non sai molte cose su di me. Comunque siamo qui per te, parla"
Mi siedo affianco a lui sul divano
"Allora, ti ricordi Harry"
"Certo il tuo ragazzo"
"Ecco, non è la prima volta che lo fa ma ci sono sempre passata sopra ma ora è troppo"
"Cos'ha fatto?"
"È andato a letto con un'altra"
"Che ne sai?"
"Ho letto i suoi messaggi, lui dice che non li ha mai scritti ma come fanno ad essere sul cellulare?"
"Questo è vero"
"Per favore stammi accanto ora"
"Certo piccola"
Mi abbraccia e io appoggio la mia testa sul suo petto. Questo mi fa ricordare molto Harry ma ora lo devo solo dimenticare o almeno provarci.

Sto a casa, prima ho visto dalla finestra Darcy che scendeva dalla macchina di un ragazzo.
Chi potrà mai essere?
Io quei messaggi non li ho mai scritti anche perché non avevo più il suo numero.
Chiamo Charlie
"Harry" dice con voce sensuale
"Tizia, cosa hai fatto con il mio telefono?"
"Niente" voce innocente
"DIMMI SUBITO COSA HAI FATTOOO"
"Vediamoci e te lo dirò"
"Okok"
"A casa mia ciaooo"
Chiude la telefonata, mi preparo e vado a casa sua.
"Hey baby, a Darcy è piaciuto lo scherzetto?" Dice ridendo
"Che stro..."
"Non parlare, ascoltami solo" dice interrompendomi
"1)Dacy mi è antipatica
2)questo è il mio lavoro e sai che se soffri è colpa tua
3)dopo tutto anche se mi sento in colpa io ti amo"
"Si, lo so che é colpa mia ma ora è troppo"
"Io non ti amavo e tu lo sai.
Noi eravamo d'accordo che dopo aver fatto ingelosire Charlie io me ne andavo e tu facevi la vita contenta con lei.
Maaaa il capo mi ha costretta a continuare contro il mio volere e pian piano pian piano mi sono innamorata di te"
"Che bugiarda"
"Non sto scherzando Harry"
"Tu mi vuoi solo usare e fammi soffrire"
"Non lo farei mai"
"Ora vai da Darcy e dille che lo hai scritto tu"
"Ah questo non lo farò mai"
Sbattendo la porta me ne vado e parlo con Louis
"Louis"
"Eccomi"
"Scusa, scusami di tutto"
"È colpa del capo Charlie ha ragione ma non ti preoccupare, ľamore tra te e Darcy è troppo forte"

"Nick, che stupida, non ti ho offerto niente, vuoi qualcosa?"
Dico alzando la testa
"Nono. Lo sai che sei bellissima"
"Grazie"
Mi inizia ad accarezzare i capelli come faceva Harry e poi mi lascia un bacio in testa
"Ora vado"
"No Nick, rimani"
"Ci vediamo dopo ok?"
"Ok"
Dopo che se ne è andato decido di andare nel regalo migliore che Harry mi ha potuto mai fare
Era una stanza in un palazzo
(Se ne è parlato nei primi capitoli) è una stanza con alcune foto di me e Louis, non so come abbia fatto ad averle e poi vi sono varie stanze normali.
Lì mi sento a casa, lì mi sento bene con ľunica persona che veramente mi ha amata.

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