Il nuovo Re

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Erano passati tre giorni dall'esilio di Thor e due dall'inizio del Sonno di Odino, e la situazione ad Asgard era estremamente precaria: senza una guida e senza un re, tutto era nel caos, quindi Asgard aveva bisogno di proclamarne uno nuovo.
Thor era stato spedito sulla Terra, dove una giovane astrofisica di nome Jane Foster lo aveva investito un paio di volte con la macchina e lo stava ospitando in casa sua per rimediare. Nei primi momenti della sua permanenza a Midgard, Thor si era sentito spaesato e nessuno credeva che lui fosse davvero il Dio del Tuono, e ora che non aveva più il potere di sollevare il suo martello non gli restava che rimanere lì. Loki si era ripreso (o almeno così sembrava) da quello schiaffo emotivo che aveva subìto pochi giorni prima, ma non era più lo stesso: se ne stava per ore da solo nei suoi appartamenti oppure sulla terrazza che si affacciava sul panorama, e da fuori questa sua solitudine poteva sembrare normale, in fondo non si comportava molto diversamente dal solito, ma non era normale per Valentina: di solito le ore di solitudine loro le passavano in due. Era come se stesse architettando qualcosa, pensava e ripensava, rifletteva su idee che Valentina ignorava, e lei era triste per questo cambiamento repentino dell'unica persona di cui le importava veramente, ma decise di lasciarlo in pace almeno per un po'. Frigga passava la maggior parte del tempo accanto al capezzale di suo marito sperando e pregando che si svegliasse presto da quel sonno di morte ed era molto turbata: l'allontanamento di Thor, il male di Odino, e ora Loki che sapeva delle sue vere origini, insomma era una situazione a dir poco complicata per lei, ma restava comunque una roccia e un punto di riferimento per il suo popolo e per i suoi cari. Un pomeriggio Loki andò a fare visita a Odino e lo trovò in compagnia di una premurosa Frigga che gli rimboccava le coperte e che gli accarezzava il volto immobile. "Si riprenderà?" Con occhi dolci di madre guardò prima verso suo figlio e poi verso suo marito inanimato "Sarà difficile, non eravamo preparati per questo e potrebbe non farcela" Loki rimase per qualche secondo pensieroso e poi chiese alla madre "perchè quella bugia?" "Ti ha tenuto nascosta la verità per non farti sentire diverso. Tu sei nostro figlio, Loki, e noi siamo la tua famiglia. Questo lo sai. Parlagli. Può ancora vederci e sentirci." "Quanto resisterà?" "Non lo so, questa volta è diverso" "Non mi abituo mai a vederlo così. L'essere più potente dei Nove Regni che giace indifeso finché il suo corpo non si riprende." "Ha rimandato così a lungo che ora temo... Sei un bravo figlio Loki, dobbiamo continuare a sperare che tuo padre torni da noi. E anche tuo fratello." L'ultima frase di sua madre lo colse di sorpresa e lo infastidì "Quale speranza c'è per Thor?" Frigga con un grande sorriso rispose "Esiste sempre un disegno in ogni decisione di tuo padre: Thor può ancora trovare un modo per tornare." Loki stava cercando di celare il suo rancore verso quella verità ingiusta e a lui avversa: in fondo il disegno che Odino aveva avuto per lui era solo quello di usarlo per la pace tra Asgard e Jötunheim, mentre invece aveva in mente un destino così luminoso per Thor... Stava per uscire dalla stanza con uno sguardo ferito, ma un gruppo guardie gli si pararono davanti e si inginocchiarono di fronte a lui,  un servo gli consegnò la lancia reale di Odino, facendolo rimanere senza fiato. Loki sapeva cosa significava quel gesto. Frigga si alzò in piedi e si avvicinò a lui poggiandogli una mano sulla spalla "Thor è stato esiliato, sei tu il suo diretto successore: finché Odino non si sveglierà, Asgard è tua. Rendi orgoglioso tuo padre, mio Re."
Finalmente, la Vendetta.

Quattro intrepidi guerrieri si avvicinavano con passo veloce al trono di Asgard

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Quattro intrepidi guerrieri si avvicinavano con passo veloce al trono di Asgard. Erano Lady Sif e i Tre Guerrieri ed erano giunti al cospetto del re per richiedere l'annullamento dell'esilio di Thor. Sembravano alquanto agitati, e mai si sarebbero aspettati di trovare seduto sul trono di Odino colui che avevano sempre visto sotto una cattiva luce, e per il quale non avevano mai provato simpatia e tanto meno affetto, solo distacco e sfiducia, soprattutto Lady Sif.
"Mio re siamo venuti a chiedervi il ritorno di Thor". Ma quando da dietro l'immenso trono videro spuntare l'elmo ricurvo Loki, ebbero tutti un sobbalzo di sorpresa. Lui, d'altro canto, sorrideva compiaciuto notando il disappunto dei suoi "amici"  stringendo in mano lo scettro di Odino e sedendosi sul suo bramato trono. "Dov'è Odino?" chiesero i quattro, confusi, "mio Padre è caduto nel Sonno di Odino e Madre teme che non si sveglierà più" Lady Sif rispose aspramente al nuovo sovrano "Dobbiamo vedere Frigga, abbiamo una questione molto importante da riferirle!" Loki si sporse in avanti verso i suoi interlocutori "Potete riferire la questione importante a me..." si alzò in piedi colpendo il pavimento con il suo scettro d'oro "...il vostro Re" dopo queste parole fece un cenno con la testa e i quattro giovani si inginocchiarono davanti a lui battendosi il petto con il braccio destro in segno di rispetto e obbedienza. "Vostra... Maestà" iniziò Volstagg "noi richiediamo la il ritorno di Thor ad Asgard.." Loki non gli lasciò tempo di finire "il mio primo ordine non può contraddire l'ultimo di Odino: dobbiamo mostrare continuità in questi tempi difficili per il bene di Asgard!" Lady Sif si alzò di scatto e fissò Loki con uno sguardo che incenerisce "Si, è così!" Intervenne Fandrall ironico, e allora Volstagg, con gentilezza, cercò di convincere quel nuovo giovane re dal cuore di ghiaccio "Ma non si potrebbe, ecco... riconsiderare la faccenda?" La risposta che ricevette fu secca "È deciso! Ora potete tornare alle vostre faccende". I quattro si avviarono delusi e risentiti verso l'uscita, ma non dopo che Lady Sif avesse lanciato un sorriso di puro disprezzo al Dio dell'Inganno.

La Principessa MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora