dolore alle gambe

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Era l'anno 1977/1978, l'anno della Coppa Italia 1977-1978 , la trentunesima edizione del secondo torneo calcistico italiano.Giocata per la settima e ultima volta con la consueta formula dei due gironi eliminatori successivi e finale in gara unica, fu vinta in finale dall'Inter contro il Napoli. Nei rispettivi gironi di semifinale l'Inter aveva eliminato Fiorentina e Torino, mentre il Napoli il Milan e i freschi campioni d'Italia della Juventus.

Mi chiamo Airtoncristoball ,abitavo in provincia di Napoli Italia, all'età di 5/6 anni avvertivo dei forti dolori nella piegatura delle gambe, soffrivo molto, passavo intere nottate a piangere ad arrotolarmi nel letto per il dolore e non riuscivo a camminare. Mia madre di nome Maria mi massaggiava le gambe con impacchi di camomilla passando intere nottate insieme, così facendo il dolore si addolciva e il giorno seguente se non ero assonnato facevo una ricca colazione (uova fresca alla cocca cioè mezza cottura spremuta di aranci) e andavo a scuola. Ogni tanto la mattina veniva la sorella di mia madre di nome Alfonsina a casa e portava delle uova fresche che facevano le sue galline e mio padre portava intere cassette di aranci .Ogni 20 giorni arrivava il momento più brutto del mese veniva un infermiere da primo mattino a casa e mi iniettava una siringa pesantissima ,sentivo il dolore del medicinale per altri 20 giorni ,soffrivo molto per questa situazione ,e andavo avanti cosi, iniettavo queste siringhe e non sapevo il perché .Avevo un vizio quando stavo meglio mi mettevo in un angolo delle pareti della casa ,con il dito tiravo la polvere da qualche buchetto del muro e la mangiavo. Mia madre mi sgridava dicendomi che non lo dovevo fare più, dovevo essere sereno che era acqua passata. Non comprendevo quelle parole ero solo un bambino, ma memorizzavo ogni cosa. Tutti mi volevano bene, gli zii e zie la maestra delle elementari i vicini di casa. Tante volte quando non riuscivo ad andare a scuola a causa dei dolori alle gambe, la mattina mio padre di nome Giovanni andava a lavorare e restavo nel letto insieme a mamma, giocavamo insieme poi ogni tanto mi diceva: se tu quando ti farai grande venissi a sapere che non sei mio figlio, te ne andresti via per sempre? Non capivo il significato di quel discorso poi lei continuando a dire i figli non sono di chi li fa ma di chi li cresce e io rispondevo si cosi vagamente perché non mi interessava quel discorso, mi interessavano di più i cartoni animati di quel programma mattutino a tele capri dal titolo sveglia ragazzi. Andavo avanti cosi e man mano crescevo. Intorno ai 8 anni e mezzo finalmente non facevo più quelle tortuose siringhe e i dolori alle gambe erano svaniti, ero felicissimo di questo, avevo sempre desiderato una bici, vedevo e sentivo i miei amichetti di scuola che giocavano con la bici e io non potevo. Un giorno mio padre si presentò con una bicicletta nuovissima di zecca, misura 20 del marchio Graziella. Una gioia immensa viveva dentro di me, imparai subito a guidarla e più nessuno poteva separarmi dalla mia Graziella. Passavo intere giornate a pedalare andando avanti e indietro nel luogo dove abitavo. Ero sulla bici dalla uscita della scuola fino alla sera ed ero contento. Andavo a scuola parlavo della mia Graziella a tutti i miei amici di classe. Le mie gambe si irrobustivano sempre di più. Potevo giocare a calcio nel luogo di abitazione ed ero diventato il più forte di tutti i miei amici, ero felicissimo e cercavo di non pensare più a quei brutti dolori alle gambe che mi avevano tormentato per anni, e se caso mai pensavo a quei momenti facevo la pipi addosso dalla paura e mia madre mi diceva anche di questo non devi più aver paura che è acqua passata.

Vi presento ľ inizio del mio romanzo la dove parlerà il cuore,il pianto,il sorriso,la sofferenza,la gioia,ľ amore,la felicità,ľ inganno,, di una donna e di come il destino gli ha strappato e portato via la gioia,il sorriso,ľ allegria,dove il cuore è stato lacerato e alla fine gli ha portato via ľ anima e oggi io sono qui a raccontarvi questa verità celata

DOLCEMENTE LA VERITÀ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora