Ogni tanto si presentava una signora a casa una amica di mamma era poverella, dolcissima, dallo sguardo triste, occhi verdi e lucenti da lacrime trattenute, capelli lunghi e castani, mi accarezzava mi baciava, mi sorrideva, mi stringeva forte a se, non parlava tanto. Avvertivo un forte calore da questa donna e quando c'era lei a casa nessuno parlava, quando andava via tutta tremante e piangendo, chiedevo a mia mamma chi fosse quella signora. Mi diceva una povera donna che non ha da mangiare e che veniva a casa per essere aiutata. Sentivo un forte dolore dentro di me per quella donna, e quando veniva a casa ero contentissimo di vederla. Alcune volte quando si presentava a casa, mia madre mi mandava a giocare con gli amici o nella mia stanzetta. Quando era possibile la spiavo dalla porta della stanzetta perché volevo vederla. Una volta venne con sua figlia una bambina con la quale giocammo per molto tempo insieme e quando andarono via ricordo che regalai a quella bambina un mio giocattolo di Tom e Jerry. Lì volevo molto bene. Alcune volte io e i miei genitori andavamo a casa loro, salivamo una rampa di scale grandissima, arrivati alla porta di casa una di quelle porte di legno antico e marcio entravamo in casa. Una stanza tutta rovinata letti, cucina, bagno, tutto insieme, una volta gli portammo un televisore. Quando andavo li ero felice e poi desideravo giocare con quella bambina. Iniziavo a desiderare dei fratelli perché mi sentivo solo e chiedevo a mia mamma che volevo dei fratelli e sorelle ma lei mi diceva che non era possibile, ogni tanto la aggiornavo di questo mio desiderio e mi chiedevo perché non fosse possibile e come mai gli altri miei amici c'è li hanno. Man mano crescevo e finalmente andavo alla prima media e da un po' che non si vedeva più quella signora. Mi chiedevo come mai non veniva più a casa e lo chiedevo anche a mia madre, lei indifferentemente mi rispondeva che non lo sapeva. Mia madre insisteva che quando venivo da scuola dovevo fare i compiti e poi dovevo andare a lavorare a qualche parte per imparare qualche mestiere. Cosi fu', andavo a scuola e dopo aver svolto i compiti andavo a fare il mestiere di salumiere presso una salumeria vicino Casa, non mi piaceva fare il salumiere cosi andai a fare il fabbro in una ditta individuale del paese. Pensavo sempre a quella donna dai capelli lunghi, castani e occhi verdi ma non la vedevo più ormai da molto tempo. Un giorno mentre lavoravo nell'officina da fabbro mia mamma telefono in officina dicendomi di andare subito a casa perché cera una signora che mi voleva vedere. Pensai subito a quella signora dai capelli castani e lunghi andai a casa in un lampo, arrivai a casa con un forte desiderio di rivederla. Non fu cosi erano i compari di mio padre che volevano vedermi che delusione, quella donna non l'ho vista mai più .
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DOLCEMENTE LA VERITÀ
RomanceQuando il romanzo finirà , sinceramente non saprai come hai fatto a leggere tutto. NON sarai neanche sicuro di averlo letto tutto. Una cosa è sicura, dopo che avrai letto tutto, solo allora non sarai più lo stesso , Perché avrai imparato a meditare...