Capitolo 2

23.4K 668 27
                                    

Dieci anni dopo
Pov's Ariel
"Piccola sorridi, possibile che anche il giorno del tuo compleanno sei così ?" Osservo mia madre, che nonostante l'età è sempre una bellissima donna, oggi è la giornata più brutta della mia vita, è il mio compleanno, tutti amano il proprio compleanno, non vedono l'ora di aprire i regali, di stare con le amiche, con la famiglia, io no. Ho sempre odiato questo giorno, infatti le faccio un sorriso finto e mentre lei si perde tra le chiacchiere con i vicini, io salgo nella mia camera, mi avvicino alla finestra, ed osservo il bosco, quel bosco che mi ha accompagnata da quella volta in cui incontrai quel lupo, dopo quella volta entrai ogni sera dentro quel bosco, con la speranza di rivedere quel lupo, non l'ho più visto. È sera e sono abbastanza stanca, il mio compleanno è cominciato da sta mattina, fra regali e chiacchiere la giornata è passata, poggio la fronte sul vetro freddo della finestra, osservando l'entrata del bosco, sta sera c'è la luna piena. Qualcuno bussa alla mia porta facendomi distogliere lo sguardo dal bosco" se sei quello stupido di mio fratello non entrare grazie" e ritorno ad osservare il bosco, " Hey sorellina" sbuffo incazzata, perché non mi ascolta mai, ormai ha 23 anni e continua ad essere lo stesso bambino impiccione di sempre, mi giro ad osservalo con la mia solita espressione annoiata, è vestito con un paio di jeans con le tasche stretti e una maglia che mette in risalto i suoi muscoli, i capelli tutti scompigliati e che mi ricordano molto il cioccolato fuso, mentre gli occhi adesso di un verde smeraldo mi fanno sentire in un bellissimo prato, non c'è dubbio mio fratello è un bellissimo ragazzo, ma l'unica cosa che lo frega è il suo carattere,"cosa vuoi Michael ? Ti avevo detto di non entrare" lui mi sorride mostrandomi i suoi denti perfettamente dritti e bianchi, prende posto sul mio letto, che come sempre è coperto da un piumone rosso sangue, "Ariel, piccola oggi è il tuo compleanno, dovresti essere felice, dovresti stare la sotto e stare fra la gente, non qui in camera tua e con la tua solita incazzatura" lo guardo male e ritorno ad osservare il bosco,"Michael, decido io cosa fare, perché dovrei sorride e parlare con persone che nemmeno conosco ? Sono solo i nostri stupidi vicini" lui sospira, passandosi una mano nei capelli,si alza e dopo un po' sento la sua presenza accanto a me, alzo lo sguardo per incrociare il suo, purtroppo ho preso da mia madre e quindi sono bassissima, mentre mio fratello ha preso da mio padre essendo altissimo, io gli arrivo sotto le ascelle, "voglio entrare nel bosco" lui sbuffa e mi guarda severo" non capisco cosa ci vai a fare li dentro, ma è pericoloso ti ricordi cosa ci disse papà ? Di non entrare mai li dentro e tu come sempre non gli hai dato ascolto e sei entrata la dentro, quando la finirai di fare tutto quello che ti passa per la testa senza capire cosa è giusto e cosa no ?" Lo osservo incazzata, mi sono rotta di sentirmi sempre la sua predica, sono passati dieci anni ma lui continua a preoccuparsi per me, quando capiranno che non ho bisogno di nessuno ? Io sto bene così, sono sempre stata così, e lui dovrebbe saperlo bene, mi allontano da lui e come la prima volta prendo uno zainetto, metto una coperta è una lampadina dentro, chiudo lo zaino e prendo un paio di leggins ed un maglioncino rosso, entro dentro il mio bagno mi cambio velocemente, e sciolgo lo chignon che raccoglie i miei ricci rossi, subito scendono come cascate e osservo il mio riflesso allo specchio, occhi verdi tendenti all'azzurro, lentiggini sparse sul viso e i miei capelli rossi, non c'è che dire sono una bellissima ragazza, molti ragazzi ci hanno provato con me, ma io non ho mai accettato, sento che mi manca qualcosa, e non so perché ma sento il bisogno di trovarla. Esco dal bagno e vedo che mio fratello non c'è più in camera mia, sbuffo sconsolata, il nostro rapporto non è stato uno dei migliori, fin da piccola mi divertivo a fargli molti dispetti e fino ad ora lo faccio, però alcune volte mi sento in colpa, perché lui con me è sempre stato buono, nonostante tutto si è sempre preoccupato per me, è sempre stato molto protettivo è molto geloso.... ma sono così, è il mio carattere e dicerto non cambierà . Indosso il mio parka rosso e prendendo lo zaino faccio quello che ho fatto per dieci anni da quella sera, apro la finestra e scavalco atterrando proprio all'entrata del bosco, faccio un profondo respiro chiudendo gli occhi, come la prima volta, sento i versi dei gufi, dei grilli, l'aria fresca trasporta l'odore della natura che mi colpisce in pieno facendomi tranquillizzare, è questo il mio posto, apro gli occhi e stavolta non accendo nemmeno la lampadina, mi lascio cullare dalla luce emessa dalla luna, che illumina gli alberi rendendoli magici, come sempre arrivo in quel piccolo spazio dove gli alberi si aprono lasciando vedere un pezzo di cielo, apro la coperta e la stendo a terra, mi sdraio osservando la luna piena che sembra osservarmi, mi sembra come la prima, solo che stavolta non c'è un lupo che mi ringhia.... non so perché ma da quella volta ho in mente sempre quel lupo, lo vorrei rivedere solo per un po', lo vorrei accarezzare come la prima volta,chiudo gli occhi accompagnata dai versi degli animali notturni, viaggiando fra i miei pensieri che sono tutti rivolti ad un lupo nero con gli occhi rossi.
Dopo un po' decido che tornare a casa sia la cosa migliore, le temperature stanno scendendo, prendo la coperta e sistemandola cerco il mio zaino, ma non c'è più. È impossibile era accanto a me, come è potuto scomparire ? Così dal nulla ... " cerchi per caso questo ?" Un brivido percorre la mia spina dorsale, sentendo un voce così fredda che mi fa stringere di più nel mio parka, pian piano mi giro su me stessa per osservare la persona che ha pronunciato tali parole, vedo un'ombra fra gli alberi, "perché non esci ? E parliamo occhi negli occhi ?" La mia voce esce sicura come sempre, sono sempre stata così, non ho paura di nulla e soprattutto di nessuno, la vita è troppo breve per viverla costantemente nella paura, pian piano l'ombra si trasforma in una possente figura, muscoloso alto e sopratutto pieno di tatuaggi, la luna lo illumina mostrando i suoi occhi neri come un pozzo dove se cadi non potrai mai più risalire, i capelli neri come la notte, e la sua espressione così seria,che incute in me solo tanta curiosità e tanto interesse, vedo che indossa solo un paio di bermuda,è a petto nudo, niente scarpe, sembra un' uomo delle caverne, in mano tiene il mio zaino"allora, cercavi questo ?" Fa un sorriso macabro facendo dondolare il mio zainetto nelle sue mani, incrocio le braccia a petto e l'osservo incazzata più che mai, come si permette questo a prendere il mio zaino,"si cercavo questo, dammelo" lo guardo alzano un sopracciglio, per un momento vedo una scintilla di divertimento passare nei suoi occhi, che subito scompare, mi lancia lo zaino che prendo al volo" ti conviene stare più attenta, stare in un bosco di notte da sola non è sicuro "metto lo zaino nelle mie spalle, e mi avvicino a lui fino ad essere ad un centimetro dal suo petto muscoloso, sento un'odore di fragole e cioccolato che mi investe a pieno, facendomi rilassare, il mio viso arriva sotto i suoi pettorali, cazzo non pensavo fosse così alto, alzo lo sguardo per incrociare i suoi occhi,"vengo in questo bosco da quando avevo sei anni, e non mi è successo mai nulla, di certo non ascolterò una testa di cazzo che si crede chi sa chi, io qui ci vengo quanto mi pare e piace, non mi sembra che il bosco sia il tuo. " detto questo lo sorpasso dandogli una spallata, ma la sua risata mi blocca, è una risata fredda che mi fa venire la pelle d'oca, non so come ma mi ritrovo attaccata al tronco di un albero, con la sua mano in gola che mi solleva un po' da terra,il respiro mi si mozza in gola, "hai la lingua lunga bambina, stai attenta a quello che dici, perchè quella lingua te la taglio" i suoi occhi diventano ancora più neri, facendomi rabbrividire, gli do una ginocchiata nei gioiellini,subito molla la presa e cade in ginocchio, non abbassando mai lo sguardo, mi sistemo il giubbotto e lo guardo con uno sguardo omicida "testa di cazzo, non ti rischiare mai più a prendermi un'altra volta così perché ti spezzo le ossa, intesi ? " lui ghigna soddisfatto, mentre io lo mando a fanculo con il mio dito medio, mi giro e comincio a tornare a casa, stavolta senza essere ostacolata. Mi sono cacciata nei guai,mai mettersi contro persone che non conosciamo.... ascoltatemi .., perché da quella notte tutto quello che accadde stravolse la mia vita .
Bene ecco il secondo capitolo di questa giornata..... sono passati ben 10 anni dalla prima volta che Ariel entró nel bosco, vi piace com'è? Pensavate che cambiava oppure che rimaneva come era da piccola ?
Michael è sempre lo stesso direi ... vi piace ? Volete che cambia ?
Chi sarà questo ragazzo definito "uomo delle caverne"?voi vi sareste comportate come Ariel oppure diversamente ? Direi che lei sia molto azzardosa e istintiva ....
Secondo voi cosa accadrà ? Ariel continuerà ad entrare nello bosco o ascolterà quello che gli ha detto questo ragazzo ?
Mi raccomando se volete scoprire cosa ha fatto la nostra Ariel lasciate una stellina e magari un commento 💖✨

Baby Mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora