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<Yukine's pov>
"Andiamo Yukine. Abbiamo un lavoro." Disse Yato con quel suo solito sguardo spento.

Ci teletrasportammo in una casa parecchio trasandata e buia, il che mi faceva molta paura. Ma, quella casa aveva un non so che di familiare.
Forse se ne è accorto anche Yato, a giudicare dal suo insolito sguardo attento.

Ad un tratto ci si presentò davanti un uomo con fare alquanto strano.

"TI PREGO SALVAMI DA MIA FIGLIA!" Urlò facendo un inchino, mentre le lacrime gli rigavano il volto.

Yato restò ad osservarlo per qualche minuto, poi si decise a parlare.

"Io... dovrei salvarla... da sua figlia?"

"Si esatto... devi sapere che..." continuò l'uomo. "Lei... ha ucciso... sua madre... e ora... credo che voglia uccidere anche me!"

Yato aveva uno sguardo diverso dal solito, era come pietrificato.

"Q-quando è successo p-precisamente?" Balbettò.

"Sei anni fa..."

Quella risposta pietrificò anche me. Era possibile che...?

"I-il tuo desiderio, è stato udito forte e chiaro!"

Mi girai di scatto verso Yato. Stava sorridendo, dopo tanto tempo. Anche se, era evidente che quel sorriso fosse falso.
Subito dopo quel falso sorriso sparì, facendolo tornare alla normalità.
Fissava la moneta, tenendo la testa bassa, perciò non riuscii a vedere la sua espressione. Poi, la strinse in mano, allontanandosi da lì.

"Yato dove stai-" Mi bloccai alla vista di una ragazza che scappava al piano di sopra, proprio dove si stava dirigendo Yato in quel momento.

Lo seguii, vedendolo entrare in una stanza.
Aveva lasciato la porta socchiusa, e data la mia curiosità, osservai quel che stava succedendo lì dentro.

<Your pov>
"...Hiyori Iki... era tua madre, vero?"

Quella domanda ti pietrificò. Come fa a sapere di mia madre!?
Presa dal panico, aprirsti di scatto il tuo borsone, prendendo la prima cosa che ti capitò fra le mani, per poi lanciarla contro il ragazzo, il quale venne colpito alla spalla dal tuo fidato coltellino svizzero.

Sul tuo volto apparve un ghigno, che scomparve immeditamente, appena ti accorsi chi era quel ragazzo.

Stessi occhi, stessi capelli, stessa statura... stesso odore...

Appena spostò lo sguardo verso di te, sbarrò gli occhi, quasi impaurito.

"T-TU SEI...!" Esclamaste all'unisono.

"C-cosa? T-tu mi conosci!?" Chiedesti, quasi scioccata.

"Certo, che ti conosco... (T/n) (T/c)." Disse con tutta la freddezza che aveva in corpo. "Tu... sei... l'assassina... DI HIYORI!"

Ti stava ancora guardando, teneva gli occhi fissi su di te, ma il suo sguardo era diverso da prima. Nei suoi occhi si riusciva a scorgere la rabbia, e il rancore che si era probabilmente tenuto dentro, per molto tempo.

"Finalmente ti ho trovata... finalmente vendetta."

"Sekki."


Wish~Yato x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora