Piacere, io sono Martha Ocklines.
Sono una ragazza fortunata. Non mi è mai mancato nulla, e possiedo tutto ciò che abbia mai desiderato. La mia situazione quindi è apparentemente fantastica, giusto?
Sbagliato.
Avendo genitori perennemente impegnati, stressati e mai casa, la mia vita spesso è noiosa, triste e monotona e non così elettrizzante come potrebbe sembrare.
Mio padre, Jhon Ocklines, è uno degli imprenditori più potenti e ricchi di Milano, da poco trasferitosi a Sydney, e mia madre, Anna, è anch'essa una donna d'affari.
Molte volte penso che preferiscano il loro lavoro al passare del tempo con me, ma hanno sempre cercato di smentire questa mia supposizione.
Londra, Parigi, New York, Monaco, sono alcune delle città dove attualmente potrebbero trovarsi, svolgendo le solite faccende d'affari delle quali mi intendo poco, anzi, di cui non mi intendo per niente; tuttavia, visto che un giorno dominerò io il loro impero, mi toccherà capirne qualcosa, prima o poi.
Inoltre le loro vite impegnate hanno fatto si che il loro matrimonio, durato ben 25 anni, finisse come se non fosse mai iniziato. Non ho mai capito il motivo del loro divorzio, soprattutto perché non me ne hanno mai parlato seriamente. Avete presente i genitori che trattano i figli già quasi adulti come fossero dei bambini imbecilli che non sanno distinguere la forchetta dal cucchiaio?
Ecco. Loro pensano che io sia cosi. è folle come cosa, anzi, fottutamente folle, ma cosa posso farci se non sorridere ed annuire? Fortunatamente sono più indipendente di quanto possano pensare.
Ma la cosa che fa più schifo è il fatto che entrambi si siano ricostruiti una famiglia. Almeno per me, che mi sento un errore, qualcosa di sbagliato ed inaspettato.
Attualmente vivo con mia mamma e il suo nuovo compagno a Londra, come una perfetta guastafeste. Quindi apparentemente non sto male, ma non mi sento nemmeno a casa mia.
Ho un fratello e una sorella più grandi di me, di rispettivamente 18 e 24 anni.
Francesca si trova in America per concludere la laurea in medicina. Non ho ben capito il motivo per il quale sia volata dall'altra parte del mondo per studiare quattro ossa; ma, come sempre, non mi spiega niente nessuno.
Non vedo l'ora che sia il giorno del suo ritorno per poterla baciare e riabbracciare. L'ho sempre ammirata per la sua costanza e la sua voglia di fare; è il mio punto di forza, e quando sarò grande mi piacerebbe essere come lei, bellissima e gentile con qualsiasi forma di vita.
Mentre Jason vive con me e mia madre. Essendo un adolescente in piena crisi ormonale non è mai a casa, quindi attualmente posso dire ben poco di lui. In camera mia ho delle foto di quando eravamo piccoli, sempre insieme e vestiti quasi uguali. Non capisco di quale sostanza mia madre abbia abusato in passato, ma doveva essere veramente devastante per indurla a vestire un bambino ed una bambina in modo praticamente identico.
Mio padre ora come ora si trova in Australia, nella sua città natale: è da quattro mesi che lo sento e lo vedo solo tramite Skype con una risoluzione pessima.
Infatti temo l'idea di rivederlo, perché sono sicura che niente sarà come prima.
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Ciao, e grazie a tutte le persone che hanno letto la prima parte della mia storia!
Prometto che cercherò di renderla "diversa" e sorprendente.
Spero vivamente continuiate a leggerla, a breve aggiornerò - a 4 "mi piace" e 2 commenti - e non vi deluderò!
Se ne avete voglia lasciatemi qualche commento e se vi interessa cliccate "mi piace", mi farebbe davvero molto piacere!
Un bacio a tutte!
instammacchina

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Solitudine
Storie d'amore"Non possiamo stare insieme, siamo troppo diversi." gli dissi, lottando contro le lacrime che minacciavano di rigarmi il viso. "Che scusa del cazzo. Certo che possiamo" disse, prendendomi le mani e guardandomi negli occhi. "Perché?" gli chiesi. "Per...