Era appena passata l'ora di cena quando Hanji aveva trascinato Cristal fuori dalla mensa, lasciando Mikasa ed Eren, ormai diventati maggiorenni, insieme a Petra. Cristal li lasciava ormai tranquilli al quartier generale, erano cresciuti insieme a lei, si fidava perfettamente di loro, ma non della ragazza con cui erano. Era da poco entrata nella sua squadra. La sua.. nuova, squadra.
Hanji aveva trascinato la rossa per i vestiti fino all'ufficio di Erwin, le aveva comunicato l'incontro con i nuovi soldati e se n'era tornata in mensa a finire il suo pasto. Sbuffando Cristal era entrata nell'ufficio, e si era ritrovata davanti il comandante, intento a parlare con due ragazzi ed una ragazzina che le davano le spalle. Si girarono tutti e tre a fissarla, ma lei osservava il caporale che già aveva alzato gli occhi al cielo, subito prima di parlare.
«Caporale Cristal, ben arrivata. Loro sono tre dei nuovi soldati che comporrano la tua nuova squadra, conto su di te per la loro incolumità nella prima spedizione di do-»
«Spero lei stia scherzando, comandante!»
Lo interruppe Cristal. Tutti e quattro i presenti la fissarono confusi, e lei continuò con la sua voce ferma quanto dolce.
«Sono i ragazzi del sottosuolo, non è così?- Erwin annuì alle sue parole, la ragazzina ed il moro che la stringeva abbassarono lo sguardo. Il corvino la fulminò con gli occhi.- Tutta la mia squadra è stata sterminata per proteggerli.. Come farò io qualche cadetto inesperto, insieme a loro, a difendere la mia gente?»
Erwin la fissò a lungo, poi il corvino preferì parola.
«Ci hanno tolto il movimento tridimensionale, se no saremmo scappati da soli.» Gli altri due annuirono, ed Erwin confermò con un cenno del capo.
«Devo fidarmi, comandante?» Gli chiese Cristal, passandosi le mani sul volto. «Lo sa bene che li difenderò, ma voglio una prova, come per gli altri cadetti, prima di prenderli nella mia squadra.»
«Certamente, caporale. Ora presentatevi ragazzi, avrete il piacere di conoscere la severità del Caporale più avanti.» Erwin sorrise, dando una pacca sulla spalla del corvino, facendo il giro della scrivania e lasciando Cristal, insieme ai tre, dentro l'ufficio. Attimi di silenzio seguirono, mentre lei sedeva alla scrivania fissandoli, per poi parlare quasi arresa.
«Sentiamo, chi di voi comanda?» Nessuno rispose ma fu chiaro, quando i due si girarono a fissare il corvino, che alzò gli occhi al cielo. «Bene, tesoro, dato che avrai il piacere di provare ad entrare nella mia squadra, dimmi di voi, di cosa siete capaci?»
Il corvino attese qualche momento, giusto il tempo che servì a Cristal per prendere un foglio, dell'inchiostro, poi la sua voce rauca la fece concentrare su di lui.
«Io ho 28 anni e Farlan 25, usiamo il movimento tridimensionale da anni ormai, Isabel ne ha 17 e lo usa da qualche mese, siamo perfettamente in grado di farlo. Erwin ci ha insegnato ad usare delle spade nella foresta, siamo in grado di entrare in una squadra esplorativa.»
La ragazza dalle codine rosse annuì, mentre il moro lasciandole le spalle allungava una mano verso Cristal. La ragazza alzò un sopracciglio, poi la strinse.
«Io sono Farlan, caporale. Lui È Levi, E lei Isabel. Siamo contenti di avere l'opportunità di dimostrarle cosa sappiamo fare.»
Cristal incrociò le braccia al petto, sentenziando con serietà.
«La mia squadra è stata con me per più di dieci anni, e abbiamo perso solo due uomini in tutto questo tempo. È stata sterminata per voi, pretendo voi siate all'altezza di proteggere la mia gente e di stare al mio fianco. Sono sicura che avete più capacità degli altri cadetti, ma verrete trattati allo stesso modo. In questa spedizione anche due ragazzi giovani, molto giovani, dimostreranno le loro capacità. Difendetevi a vicenda, non tra voi tre, tutta la squadra. Difendetela come se fosse la vostra famiglia.» Alzandosi sotto lo sguardo attento soprattutto del corvino, lasciò la stanza con qualche ultima parola.
«Partiremo domani all'alba. Procuratevi un cavallo e delle spade, assegnerò le posizioni e raggiungeremo la foresta dei giganti.» Ma prima che potesse chiudersi la porta alle spalle una voce squillante ed una minuziosa stretta al polso la bloccarono.
«A...Aspetti Caporale! La prego, potrebbe parlare un momento con Levi..?» La ragazzina la supplicava con gli occhi mentre Farlan l'aveva già spinte fuori dall'ufficio. Curiosa, Cristal rientrò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle. Il corvino era già in piedi, le braccia incrociate, lo sguardo freddo puntato su di lei.
«Voglio fare un patto con te, mocciosa.»
Quelle parole non la smossero di un millimetro. Rimase immobile in attesa che parlasse.
«Tu vuoi che proteggiamo la tua squadra, io voglio che tu protegga la mia. Isabel e Farlan si guarderanno da soli, io penserò anche ai tuoi soldati.»
«Non ho bisogno di un patto, moccioso.» Ribadì Cristal. «Io vi avrei protetti comunque, proteggo tutti. Sempre. Se non vuoi proteggere la mia squadra, bene, così sia. Io vi proteggerò comunque.»
Dette Quelle parole, dopo sguardi carichi di sfida, entrambi uscirono dall'ufficio. I tre del sottosuolo diretti alle stalle, dove tre cavalli addestrati di tutto punto li attendevano vogliosi di un nome ed un padrone. Il caporale invece raggiunse la mensa. Mikasa ed Eren erano ancora lì, insieme a Petra, anche a loro la ragazza faceva antipatia, e furono grati a Cristal quando le sue parole li liberarono dalla ragazza pel di carota.
«Andate a riposare, tutti e tre, domani partiremo all'alba. Controllate cavalli ed attrezzature prime di chiudervi in stanza.»
Le ultime parole, prima che sul quartier generale e tra i cadetti della nuova squadra di esplorazione calasse il buio ed il silenzio.
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Levi AOT~Mine.
FanfictionUna giovane caporale, un pericolo costante, allenamento, lacrime e amore. Potrà mai questa rossa amare un corvino che non fa altro che proteggerla?