«Caporale..»
Cristal si girò alla sua destra, dove Farlan l'aveva affiancata e la fissava. Ci volle qualche attimo prima che il cadetto riuscisse a parlare.
«Mikasa mi ha detto cosa ha fatto per Isabel. Non pensavo dicesse sul serio sul fatto che ci avrebbe protetti, la ringrazio.»
La rossa semplicemente annuì, voltando lo sguardo verso Levi alla sua sinistra. Non dissero nulla, i loro sguardi si ringraziavano da soli, lei aveva salvato Isabel, lui Petra, andava benissimo così.
In meno di un'ora furono al quartier generale. I cavalli nelle stalle e, dietro di lei, la squadra fece la sua entrata nella mensa. Isabel corse tra le braccia di Farlan, i suoi abiti erano strappati. Petra guardava Levi sorridendo, ma lui nemmeno la notò. Al tavolo dei superiori Erwin spalancò gli occhi precipitandosi verso la rossa, stringendola tra le sue possenti e mature braccia. Tutti i presenti alla mensa rimasero in silenzio a fissarli, finché entrambi non si sedettero al tavolo. Gli altro cadetti presero posto ad un tavolo non molto lontano.
«Quanti ne abbiamo persi, Smith?» Chiese la rossa. Erwin le rispose con un sospiro e gli occhi persi tra i cadetti rimasti.
«Una centinaia, nessuna squadra per intero, ma qualcuno di ognuna. La tua, per fortuna, è tutta intera.»
Cristal osservava i suoi cadetti con un sorriso, me tre pranzavano. L'unico a rivolgerle lo sguardo fu Eren, dopo di lei anche gli altri, erano devoti l'un l'altro.
«Non è andato tutto bene però. »
Di colpo il caporale si alzò in piedi, tuonando a gran voce.
«Voglio i Cadetti della mia squadra esplorativa sul campo da combattimento entro cinque minuti!»
Sembrava infuriata, ed Erwin cercò di calmarla con lo sguardo, ma lei era decisa. Non voleva perdere nessuno della squadra. Non di nuovo.
Cinque minuti dopo si ritrovò davanti i suoi 6 cadetti. Eren e Mikasa erano sbiancati non appena si era palesata davanti a loro, aspettandosi cosa sarebbe avvenuto di lì a poco. La rossa si fermò, immobile, le braccia incrociate, difronte Isabel e Petra, una a fianco all'altra.
«Ai cadetti del sottosuolo Erwin aveva detto che avrebbero avuto prova della mia severità, e mi dispiace che non siate stati preparati da me, ne voi ne tu, Petra. Avreste sopportato meglio la cosa. Prima che metta in atto la punizione, voglio che almeno ne sappiate la motivazione.»
Farlan sbiancò nel sapere che la ragazzina sarebbe stata punita, ma Levi rimase impassibile. I due fratellastri abbassarono lo sguardo.
«Ho perso una squadra dopo anni, in cui ho perso solo due uomini. Oggi, alla prima spedizione, a cui non avreste nemmeno dovuto partecipare, stavo per perdere due buone reclute, nel giro di un'ora!» Sbottò furiosa la rossa. Fece un cenno a Mikasa che, obbligata, prese per le spalle Petra, costringendola ad inginocchiarsi. Gli altri lasciarono spazio autonomamente e Cristal le si parò davanti. «Il primo che interverrà riceverà una punizione tre volte peggiore. Ci andrò piano, perchè non vi ho addestrati io e siete in parte giustificati, ma voglio che voi preferiate vincere contro i giganti che morire, o essere puniti da me.»
Isabel stava per chiedere cosa il caporale volesse fare, ma il silenzio calò non appena la rossa sferrò un calcio in pieno viso alla ragazza. Rimasero tutti immobili, ed il caporale la prese per i capelli, portando il volto difronte al suo. Le colava del sangue dalle labbra. Cristal sorrise, facendo segno a Mikasa di allontanarsi. Spinse il capo di Petra indietro, ed una ginocchiata allo sterno la buttò con la schiena sul terreno polveroso, in preda a colpi di tosse, sembrava stesse affogando. Isabel e Farlan fecero per intervenire, ma il caporale si girò di scatto verso di loro. Levi li afferrò entrambi per i vestiti, tirandoseli al petto. Se fossero intervenuti sarebbe stato peggio. Con un calcio al ventre Petra si rannicchiò, e dandole le spalle l'ultimo colpo fu una tallonata al centro della schiena.
«Portatela via.» E a quelle parole, Eren si precipitò su Petra, aiutandola ad alzarsi e portandola velocemente via. Subito dopo, sotto lo sguardo sorpreso di Farlan, Mikasa e la stessa Isabel, Levi spinse la ragazzina verso Cristal. Le sue grinfie l'afferrarono per il colletto della camicia. Non la guardava, ma guardava il corvino, l'unico a sembrare di aver capito. La rossa prese a fissare la ragazzina negli occhi, stringendo la presa, costringendola a stare sulle punte delle dita. «Ringrazia il fatto che sei abbastanza piccola da farmi pena, Isabel. Di Petra non mi importa granchè, ma tu non sei mai stata qui, sei una delle mie priorità.-»
Cristal fece appena un passo indietro, ma Farlan non ebbe il tempo di avvicinarsi che un potente calcio colpì il fianco della ragazzina, facendola accasciare a terra. Levi trattenne di nuovo il suo amico, parlando a bassa voce.
«Vedi di stare al posto tuo, o sarai il prossimo.» Cristal annuì, ed una ginocchiata colpì in pieno viso Isabel, facendola gemere di dolore, mentre il caporale prendeva parola spolverandosi le scarpe.
«Giuro che se dovesse succedere di nuovo, sì, ti salverò, ma non te la caverai con qualche botta come questa. Cadetto Farlan, prenda la sua amica e la porti nella sua camera, io ho del lavoro da svolgere.» IN un attimo Isabel fu tra le braccia del biondino, mentre Levi si fece vicino alla rossa. Rimasero entrambi in silenzio, anche Mikasa insieme ai due ex criminali si era allontanata.
«Tu li hai protetti.» Tuonò il corvino, lei semplicemente annuì.«Anche io pensavo non dicessi sul serio. Perchè tieni di più a Isabel?»
«Perchè se io non avessi qualcuno da salvare per te, tu non avresti motivo di salvare i miei di cadetti.» Levi rimase stupito, ma non lo diede a vedere, alzò gli occhi al cielo.
«E perchè le hai picchiate? Pensavo lo spavento sarebbe bastato, mi sarei aspettato una punizione da qualcuno come Erwin.» La rossa rise, rise di gusto, tutti si stupivano di come allenava i suoi cadetti, e rispose con un sorriso tra le labbra.
«Lo so, lo so. Ma ho compreso per esperienza che se vivere ti risulta migliore di essere mangiato o di essere picchiato a sangue, fai di tutto per farlo. Se invece non provi nessuna delle due cose, non hai motivo di sopravvivere. Invece avere paura di una delle due cose e provarne una ha lo stesso effetto di provarle entrambe.»
Cristal diede le spalle al corvino e con il suo passo elegante e controllato si diresse alla mensa. Il suo pranzo l'aspettava ancora, insieme ad Erwin, sicuramente frustrato.«Riferisci a tutti i tuoi compagni che tra due ore li voglio di nuovo qui, inizierete il primo allenamento con me. Voglio anche le due punite. Vestiti comodi, tu soprattutto, sarai il primo a provare.»
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Levi AOT~Mine.
FanfictionUna giovane caporale, un pericolo costante, allenamento, lacrime e amore. Potrà mai questa rossa amare un corvino che non fa altro che proteggerla?