«Porca Puttana Eren!» Aveva urlato Cristal, aggrappandosi ad un ramo per miracolo. Era passata un'ora da quando Levi aveva lasciato la sua stanza, ed ora si ritrovava tra gli alberi, con Eren e Isabel che la facevano imprecare. La urtavano, le facevano perdere l'equilibrio, sprecavano una marea di gas. Appesa al suo ramo sbuffò, afferrando la mano di Farlan che la aiutò a salirci sopra.
«Mi dispiace per Isabel, nel sottosuolo con i palazzi era molto più facile caporale.»
Lei alzò le spalle, indicando la ragazza che rimase appena ad un albero a causa degli arpioni.
«Eren non è tanto meglio, cadetto, entrambi hanno bisogno di lavorare sull'equilibrio. Tu ed il tuo amico sembrate molto tranquilli con questi aggeggi.»
Gli occhi di lei e del cadetto si spalancarono quando ad imprecare fu Levi, qualche ramo più avanti a loro.
«Levati dal cazzo mocciosa!» Petra era finita su di lui, entrambi stavano precipitando dall'albero e, come due idioti, azionarono i loro arpioni che si intrecciarono, e si avvolsero attorno ad un albero. Penzolavano dal tronco, erano incollati, e per qualche strana ragione la mascella di Cristal si contrasse.
«Andiamo, Farlan, dobbiamo aiutare il tuo amico e quella balenottera dai capelli rossi.» Farlan rise ed insieme alla rossa raggiunse il ramo a cui erano appesi gli altri due. Tesero entrambi le mani, Levi afferrò quella della rossa, cercando di allontanarsi il più possibile da Petra, che venne tirata su dal Cadetto biondo.
«Mi scusi, caporale, non volevo far male a nessuno»
«Certo che no, Petra, volevi solo far contenti i tuoi ormoni, lo capisco.» Cristal sorrise caldamente, e prese a camminare verso la punta dell'enorme ramo, non si aspettava un colpo basso da parte di un cadetto, ma ci fu.
Prima che Farlan potesse tirarla indietro, pel di carota aveva tranciato con la spada le cinghie del movimento tridimensionale del caporale, spingendola in avanti. Senza attrezzatura, terrorizzata, perse l'equilibrio, ma la fidata mano del corvino la afferrò per il polso, dalla mano che aveva teso in cerca di aiuto. Levi se l'era tirata al petto, lo sguardo sulla ragazza che l'aveva spinta.
La rossa aveva deglutito ed in un attimo il suo sguardo, da spaventato, mutò in furioso. Petra indietreggiò, ma lei non si mosse. Prese una delle spade di Levi, sotto lo sguardo dei ragazzi confusi, e tagliò gli arpioni dell'attrezzatura di Petra. Sapevano, che era un affronto. Mai nessuno toccava la roba di un caporale, specialmente se quello era lei.
«Giuro che se le tue mani dovessero di nuovo avvicinarsi a me, o alle mie cose, non ti aiuterò una seconda volta ad uscire dalla bocca di un mostro, ma ti spingerò dritto nella sua gola!» Aveva urlato Cristal, mentre l'altra ragazza si stringeva al braccio di Farlan, che l'aiutò a scendere dall'albero.
Lo stesso fece il corvino con il caporale. Se la strinse al petto, l'aveva vista rischiare già troppe volte in soli due giorni. Non si guardarono in viso, una volta con i piedi per terra tornarono alle loro distanza, ma a lei non sfuggì come la stretta di lui era forte, per non farla cadere. Raggiungendo i loro cavalli distrattamente in punta ci finì il corvino, lei affiancò Petra e Mikasa nell'ultima fila. Isabel era pallida, galoppava al fianco di Farlan, e lo sguardo vigile del loro freddo amico li controllava. Eren con qualche graffio ora affiancava Levi, e tutti e 7 erano a conoscenza del fatto che di lì a poco avrebbero affrontato un'altra spedizione.
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Una volta arrivati alle stalle ognuno posò il suo cavallo, e Cristal si prese del tempo per spazzolare Kally. Farlan Isabel, Petra e Mikasa si fiondarono in mensa per la cena, Eren li seguì dopo aver scoccato un bacio sulla guancia del caporale, sotto gli occhi di Levi che, levata la sella al suo destriero, levò anche quella di Kally.«Grazie per aver accettato per sta sera, mocciosi..»
Levi nascose il suo sorriso mentre la rossa dava delle carote ai cavalli di entrambi.
«Petra si comporta sempre così? Non smette di darmi fastidio da quando sono arrivato.»
«Credo che non smetterà finché non ti avrà nelle sue mutandine..»
«Non è proprio quello a cui punto, se proprio devo, voglio qualcosa si più forte.»
Le guance di Cristal si tinsero di rosso. Un pugno scherzoso arrivò al braccio di lei, poi fece per andarsene, ma si ritrovo le mani di lui sulle spalle. Era dietro di lei, non lo vedeva, eppure per la prima volta Cristal era spaventata di quello che poteva farle una persona, e non un gigante.
«Ci vediamo in mensa dopo cena Cristal.»
Non disse niente, quasi scappò nella sua stanza. La donna più forte dell'umanità, il caporale migliore di sempre, in imbarazzo perché un cadetto del sottosuolo l'aveva appena chiamata per nome. Cosa diamine le stava succedendo?
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Sugar point
Salve ragazzi. Ormai siamo all'inizio delle vere interazioni tra Cristal e Levi. Di certo durante la serata succederà qualcosa, ve lo assicuro, qualcosa di scandaloso. Spero di continuare questa Ff perché mi piace, ma vorrei sapere cosa ne pensate e se dovrei continuare, ho intenzione di scrivere davvero molti capitoli, voglio solo sapere se vi piace. Adesso scappo a scrivere gli altri.Bye bye~xoxo, Sugar.
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Levi AOT~Mine.
FanfictionUna giovane caporale, un pericolo costante, allenamento, lacrime e amore. Potrà mai questa rossa amare un corvino che non fa altro che proteggerla?