Gennaio 2018
Era passato ormai qualche giorno dall'inaspettato incontro con Giulio e, ovviamente, avevo dovuto spiegare ad Ale come mai ci conoscessimo. Ho scelto di dirgli tutta la verità, senza omettere nulla, nemmeno i dettagli più insignificanti: Giulio ed io ci eravamo conosciuti durante il nostro primo anno di liceo. Eravamo stati insieme per parecchio tempo, quasi tre anni. Poi, lui si era dovuto trasferire a Milano per esigenze familiari. Avevamo provato a far funzionare le cose nonostante la distanza, ma mi ero resa conto che lui stava cambiando: non mi piaceva più il suo modo di fare, freddo e distaccato. Così, con la scusa della lontananza, ci eravamo lasciati. Era stato un periodo davvero grigio, durante il quale mi ero immersa completamente nello studio, anche se spesso mi ritrovavo a pensare a come sarebbero potute andare le cose se lui non fosse diventato così indifferente. Avevo sofferto molto e dopo Giulio non avevo più avuto nessuno. Poi era arrivato Ale, aveva toccato le corde giuste ed io mi ero completamente innamorata di lui. Perciò, gli avevo assicurato che non aveva nulla da temere e che non avrei più voluto sentir parlare di Giulio, non mi importava più nulla di lui.
Qualche giorno dopo aver chiarito con Ale, Michela ed io ci eravamo date appuntamento a casa sua, in questo modo avrei potuto raccontarle per bene tutto quanto accaduto negli ultimi giorni. Stavo attraversando il centro di Roma avvolta nel mio cappotto rosso, mi sistemai la sciarpa per proteggermi dal freddo pungente quando sentii una mano avvolgere il mio polso sottile con una stretta ferrea
-Ma che fa?! Mi lasci subito!- esclamai agitandomi -Ora mi dai del lei?- avrei riconosciuto quella voce arrogante tra mille: Giulio. -Si può sapere che cosa ci fai qui a Roma?- le sue labbra si aprirono in un ghigno -Sono qui per te, dolcezza.- ero scioccata, ma cercai di non darlo a vedere -Se è per questo puoi anche tornartene da dove sei venuto, perché io ora sto con Alejandro.- mi guardò con uno sguardo duro, freddo, carico d'odio, uno sguardo che non avevo mai visto negli occhi di nessuno. Mi strinse di nuovo il polso, ma stavolta con più forza, attirandomi a sé e pronunciando quella che aveva tutta l'aria di essere una minaccia -Tu sei mia.- mi divincolai e riuscii a liberarmi. Lui mi lanciò un'ultima occhiata di fuoco prima di voltarsi e scomparire tra la folla di passanti. Ero spaventata, ma la mia mente stava già recuperando lucidità ed era focalizzata su un unico pensiero: raggiungere casa di Michela. Iniziai a correre per le vie della capitale. Non vedevo i vecchietti seduti sulle panchine intenti a chiacchierare, non vedevo i bambini che sorridevano spensierati, non vedevo nulla. Quando, con il respiro corto e gli occhi gonfi di lacrime, varcai la soglia dell'appartamento di Michela, lei non mi fece alcuna domanda, mi accolse semplicemente tra le sue braccia.Spazio autrice:
Ciao a todosss
Grazie per aver letto!
Votate la storia e commentate, mi raccomando vi voglio carichi nei commenti, non fate i timidi!
Al prossimo aggiornamento!-giuls
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L'amore è una cosa semplice
RomanceUna ragazza con la musica nel cuore, un affascinante studente argentino ed un Natale magicamente scintillante sono solo alcuni degli ingredienti che daranno il via ad una storia decisamente scoppiettante. Grazie e buona lettura! -giuls P.S.: se ve...