capitolo 1

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Sono le 7 del mattino quando la mia sveglia suona a ritmo dei coldplay.
È presto lo so ma è luglio e io devo andare a lavoro.
Alle 8.15 devo presentarmi li per iniziare ad innaffiare le piante prima che il sole si faccia più forte.
Quindi la mia routine é più o meno la stessa. Mi alzo. Mi faccio la doccia. Faccio colazione. Mi vesto. Mi trucco. Cellulare, zainetto e cuffie nelle orecchie ed esco per stare alla fermata del bus per andare al vivaio. Che poi è più un negozio di fiori che un tipico vivaio.
Dora ,la proprietaria é una simpatica signora di cinquanta anni che mi tratta come una figlia.
Ho 25 anni  e sono figlia unica di due genitori che prima si amavano e poi hanno divorziato.
Mentre nella mia testa passa paradise dei coldplay guardo la gente che inzia la propria giornata .
Arrivo alla fermata e aspetto che arrivi il bus così potrò arrivare alle 8.15 in punto davanti al negozio.
Arriva il bus e come ogni mattina mi viene l'ansia perché fa caldo già a quest'ora e l'autobus senza aria condizionata non è di aiuto.
Mi sventolo con un ventaglio che tengo nello zaino e spero di arrivare presto al negozio.
Grazie a Dio arrivo con qualche minuto di anticipo così posso passare dal bar all'angolo per prendere una granita al limone per rinfrescarmi.
Entro nel bar e saluto Alfredo, che come ogni mattina mi saluta.
"buongiorno Savii. Oggi granita al limone ? "
"buongiorno Alfredo, oggi granita al limone ma senza brioche."
"La brioche é obbligatoria con la granita. Tieni portala a dora che ne va matta per queste."
Mi da due brioche da mangiare per colazione.
È vero le sue granite sono speciali come le sue brioche.
Prendo la mia granita ed esco dal bar mangiando e mi incammino verso il negozio.
Arrivo e vedo Dora già all'opera e le do la sua brioche per farmi perdonare per il ritardo.
"Buongiorno Dora. Alfredo ti manda la sua famosa brioche. "
"Buongiorno Savii. Grazie per la brioche. Ma ora sbrighiamoci perché il sole è già alto e fa molto caldo oggi."
"Menomale che ho messo la canottiera sopra i pantaloncini altrimenti sarei morta di caldo entro fine giornata.
Vado a prendere le altre piante. "
"vai vai. Che tra mezz'ora apriamo il negozio. "
Accendo la radio e vado sul retro e inizio a sistemare le piante all'esterno del negozio. Dora arriva poco dopo e mi aiuta con i fiori.
"Savii allora ci hanno commissionato una pianta per la signora de Marco che oggi fa il compleanno. Un altra pianta per la signora Rosina che deve fare un regalo ed entrambe sono consegne a domicilio e devi andare alle 10. "
"va bene." dico.
"Ok prepariamole così potrai andare da loro. "
"certo. "
Dora mi confeziona le due piante e mi da l'indirizzo delle due signore .
Arrivo dalla signora de Marco e già so che mi farà mille domande e si aspetterà degli auguri. Quindi mi stampo uno dei miei finti sorrisi di circostanza e vado a consegnare la pianta. Suono il campanello.
"Buongiorno signora , ho una consegna per lei . Buon Compleanno. "
"Per me ? Ma chi sarà mai? Grazie tesoro. Grazie mille. "
"Si figuri. Arrivederci. "
Mi incammino verso la macchina di Dora e sono pronta alla prossima consegna. Dopo qualche istante arrivo anche dalla signora Rosina. Non ho bisogno di suonare perché lei era fuori casa che stava parlando con qualcuno.
Io mi avvicino e mi faccio sentire dai due che sono presi a parlare in francese.
"Scusate io avrei una consegna per la signora Rosina. Credo che sia lei. "
I due finiscono di parlare e si girano verso di me guardandomi. La signora mi sorride affettuosamente mentre il ragazzo che era con lei mi avrebbe voluto uccidere.  Non mi interessa io sto facendo il mio lavoro.
"si sono io". - risponde la signora.
Intanto il giovane ne approfitta per mettersi i suoi occhiali da sole e se ne va.
"ecco la sua pianta . Grazie e arrivederci. "
"grazie a te . Buona giornata. "
Me ne vado e torno da Dora per il pranzo.
Arrivata vedo che lei ha già preso qualcosa e mentre ci sediamo nel vivaio per pranzare insieme mi chiede delle consegne.
"Come sono andate le consegne ? "
"Bene. La prima la de Marco era molto felice di aver ricevuto un regalo. La signora Rosina invece così.
Quando sono arrivata stava parlando con un ragazzo e quando mi sono fatta avanti per fare la consegna chiedendo scusa,lui mi ha guardato malissimo. Mah. Vai a capirli tu sti francesi. "
"Dev'essere uno dei suoi nipoti. Mi aveva detto che sarebbero arrivati e avrebbero passato l'estate qui. "
"Bene. Adesso siamo al completo nel club degli asociali.
Comunque, ho visto che ti ha fatto piacere che Alfredo ti abbia mandato la brioche anche questa mattina. Perché non gli dai una possibilità ?. "
"ma cosa gli devo dare ? Abbiamo 50 anni suonati e non siamo mica giovani per fare i fidanzatini. Ci conosciamo da una vita e non siamo mai andati oltre l'amicizia. "
"Ok. Ma ricordati che non è mai troppo tardi. Ora tu vai a riposare che mi occupo io qui. "
"Come farei senza di te ? "
"Avresti chiuso tempo fa." dico ridendo.
Dora sale a casa sua che è praticamente sopra al negozio per riposare un'oretta e io nel frattempo metto in ordine. Sono le 4 e fa così caldo che sembra di stare ai tropici . Dora é nel vivaio che sta seguendo dei clienti per dei semi.
Io sono qui in negozio che sistemo i fiori quando la campanella del negozio suona.
"Arrivo. "- grido mentre poso i fiori sul bancone .
Mi giro verso l'entrata e vedo una bambina e la signora Rosina che aspettano me.
"Salve signora. In cosa le posso esser d'aiuto? "
"Oh la mia nipotina vorrebbe comprare una rosa rossa per il nonno al cimitero. "
"Certo. Come ti chiami ?"
"Cecilia. "
"Bene Cecilia. Io sono Savii, vieni e scegli tu la rosa che vorresti portare al tuo nonno. "
Prendo la bambina per  mano e la faccio avvicinare alle rose.
Lei me ne indica una e io la prendo per confezionarla.
"Ecco fatto Cecilia . Ecco la tua rosa per il nonno. "
"Grazie é bellissima. "
Prende la rosa e la nonna paga il conto. Entrambe escono dal negozio.
Mi accorgo che la signora Rosina ha lasciato il portafoglio sul bancone e corro a restituirglielo prima che vadano via. Mentre apro la porta e mi affretto a correre verso la loro macchina, sbatto contro qualcosa. O meglio qualcuno. Io essendo molto più leggera dello sconosciuto che mi sta difronte, cado all'indietro e arrivo a terra.
"Ehi guarda dove passi.! "
" Si è fatta male? "
Mi rialzo e cerco di capire se ho qualcosa di rotto.
" Non credo. Comunque mi lasci passare devo dare questo portafoglio alla signora prima che se ne vada. "
Faccio per uscire dal negozio ma lui mi blocca per un braccio.
" ma che fai? Lasciami! Maleducato. "
"Sono venuto a riprendere il portafoglio di mia nonna. E non sono maleducato. Anzi mi sembra di essere stato più che gentile con lei visto che mi è piombata addosso. "
" Io? Stavo solo uscendo. Lei aveva la testa fra le nuvole e non guardava dove mette i piedi. "
"Come vuole lei. Mi dia il portafoglio e finiamola qui. Questa storia è durata già abbastanza. "
Faccio per dargli il portafoglio e aggiungo :- "Ecco a lei. Arrivederci. "
Lui prende il portafoglio dalla mia mano ed esce dal negozio senza salutare.
Che maleducato. Cerco di dimenticare quello che è successo e torno a lavoro.
Dora si avvicina poco dopo e mi chiede cosa è successo prima. Io le spiego l'accaduto e lei se ne esce con una delle sue : - "Lascialo perdere. É un ragazzo dopo tutto. E poi non è una cattiva famiglia é solo che sono stati sfortunati quei ragazzi. "
"Che intendi dire? "
"A quanto ne so, la figlia della signora Rosina ha sposato un francese che poco dopo il matrimonio l'ha fatta trasferire nel suo paese. Sua madre non gli ha mai detto niente ma in fondo non voleva che sua figlia se ne andasse. Poi dopo 2 anni é nato Sebastian il ragazzo che hai incontrato e dopo molti anni  é nata Cecilia la bambina che era con la signora Rosina. Sfortunatamente la figlia della signora Rosina ha avuto un incidente stradale e Sebastian era con lei. Lui si è salvato ma per lei non c'è stato niente da fare. Povero ragazzo. Aveva solo 17 anni... Non è cattivo é solo arrabbiato con il mondo. "
"Non sapevo niente di tutto ciò."
"Tu non sai nulla perché lui vive in un'altra nazione . Quando ha avuto l'incidente era un ragazzino e la bambina era piccola. Sono passati  anni ma la signora Rosina ne soffre ancora. Comunque loro passeranno 3 mesi qui e poi a settembre ripartiranno..ora mettiamoci a lavoro che abbiamo già spettegolato abbastanza per oggi. "

Alle 7 tiriamo giù la serranda e io mi incammino verso la fermata del bus. L'aria cominciava a essere più fresca e io avviso a casa che sto per arrivare.
Mentre aspetto l'autobus, metto le cuffie e faccio partire la musica.
Rifletto sulla giornata che ho avuto e sulle parole di Dora. Mi dispiace per Sebastian,ma é stato molto ostile sia sta mattina che dopo in negozio. Spero di non doverlo rivedere.
La mia estate è  iniziata bene dopo tutto.
E siamo ancora a luglio.

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