capitolo 23

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Quella mattina lascio Savii con sua madre e io torno a casa mia. Avevo bisogno di ripulirmi e riposare un po. Dopo sarei dovuto andare al commissariato.
"Sebastian come sta Savii?"
"Bene si sta riprendendo .. "
"Sebastian c'è qualcosa che vuoi dirmi?"
"No perché?"
"Ti conosco da quando sei nato e so quando nascondi qualcosa. "
Mia nonna aveva la capacità di leggermi come un libro aperto. Così vuoto il sacco.
"Da dove posso inziare.. allora .. Io e Savii stavamo più o meno insieme.. poi per un malinteso ci siamo allontanati, lei stava per partire in America con un suo amico e io sono andato all'aeroporto per dirle che era un malinteso.. poi è arrivata Isabelle che ha sempre sperato in qualcosa di più che una semplice amicizia con me ma che io non ricambiavo.. lei ha seminato dubbi in Savii facendole credere che eravamo una coppia quando non lo eravamo.. poi io e Savii abbiamo chiarito e ci siamo rimessi insieme .. Isabelle non è mai partita per tornare a casa e ha aspettato fino alla sera del matrimonio di Dora e Alfredo per parlare da sola con Savii e dirle che io e lei siamo stati a letto insieme e che probabilmente è incinta. "
"Caspita ne sono successe di cose e non ne sapevo nulla.. perché non me ne hai parlato.."
"Non è ancora finita.. Isabelle dice che io l'ho messa incinta cosa che ovviamente devo accertare perché lei è stata con molti uomini, così dopo aver parlato con il mio avvocato e essermi procurato un appuntamento per fare una ecografia lei sparisce e non la riesco a rintracciare per otto giorni .. fino a ieri.. È stata lei a causare l'incidente di Savii. E poi è riuscita ad entrare in ospedale e ha cercato di uccidere Savii. Adesso é al commissariato e devo passare più tardi per una dichiarazione .."
"Sebastian potevi parlarmi di tutto questo.. perché non me lo hai detto ?"
"Non volevo farti preoccupare e poi ho sempre sbrigato io le questioni di papà con arrampicatrici sociali che si inventavano false gravidanze per poter prendere parte al patrimonio di papà.. "
"Non lo sapevo.. hai dovuto farti carico di problemi che non ti  spettavano.. tua madre sarebbe fiera dell'uomo che sei diventato. "
"Grazie nonna . Adesso vado. "
"Vai."
Parlare con mia nonna mi ha fatto sentire bene.
Faccio una doccia ed dopo aver riposato un'ora vado al commissariato .
Quando entro chiedo di poter parlare con il capitano che si è occupato di tutta questa faccenda.
Vengo fatto entrare nel suo ufficio e dopo aver raccontato di nuovo tutta la storia mi lascia andare.
"Mi scusi.. ma adesso cosa accadrà ad Isabelle?"
"La signorina è  indagata per tentato omicidio. Dovrà subire un processo regolare e dopo sarà la decisione del giudice a determinare la sua sorte. Per adesso è nello stato di fermo qui in penitenziario. Il suo legale la terrà informato di tutto. "
"Potrei parlarci solo per qualche minuto?"
"Non potrebbe ... ma va bene."
"Grazie mille."
Mi porta nella stanza dove c'era Isabelle dove era stata interrogata fino a poco fa.
Entro e mi siedo davanti a lei.
"Isabelle. "
"Sebastian. "
"Perché lo hai fatto ? Tanto lo sapevi che bambino o no non ti avrei sposato lo stesso. "
"Tesoro. Il bambino era solo l'ultima chance che avevo. Credevo che tu fossi uno che ci teneva e invece ti sei perso dietro a quella...
Tu non sai cosa si prova ad essere respinta per tanti anni dall'uomo di cui sono innamorata.. sono stata con molti uomini nella mia vita ma tu eri il mio pallino fisso. Ti volevo, a tutti i costi .. Quando ho capito che quella la ti aveva fatto rinsavire  ho capito che dovevo darmi una mossa.. Non mi importava se avessi dovuto toglierla di mezzo ma lo avrei fatto per te. "
"La volevi uccidere."
"E ci sarei riuscita la prima volta se non fosse così fortunata da rimanere viva dopo quello scontro.. poi sono tornata per finire il lavoro.. "
"Perché mi hai contattato.? Perché farti scoprire così?"
"Perché visto che non era morta sul colpo volevo farti capire che non scherzavo.. ti volevo tutto per me. Non ci deve essere nessuna a parte me. "
"Tu sei pazza.  Hai cercato di uccidere una persona innocente. "
"No non sono pazza. Noi dobbiamo stare insieme. A volte quando eri via  mi stendevo  sul tuo letto per sentire il tuo profumo.. invece quando eri in doccia ti osservavo mentre ti lavavi.. Ho immaginato molte volte di stare con te nel tuo letto o nella doccia.. Siamo fatti per stare insieme. Non lo capisci ? Dobbiamo. Perché è giusto .."
"Basta. Non ti avvicinare mai più a Savii e me. O ti giuro che ti farò rinchiudere fino alla fine dei tuoi giorni."
Adesso sembrava una psicopatica. Si era fatta avanti e mi implorava.
"Sebastian amore mio. Non fare così. Noi dobbiamo stare insieme. Non dobbiamo litigare.. E i nostri figli saranno bellissimi come me e te. E .."
"Aprite la porta.  "
Me ne vado. Lascio che la polizia faccia il suo lavoro e chiedo all'avvocato Parini se può aggiungere una perizia psichiatrica.
Come avevo fatto a  non accorgermi di lei che mi spiava ?
Mi fa rabbrividire tutto questo.
Compro dei fiori per Savii.
Arrivo in ospedale ed entro nella stanza.
"Ehi come ti senti oggi ?"
"Meglio. "
"Sono per te."
"Che belli.. mi mancava vedere qualcosa di colorato. " 
"Ragazzi vi lascio da soli .. vado  al bar .. volete qualcosa?"
"No grazie."
"Sto bene."
Adriana se ne va e io rimango da solo con Savii.
"Ho sistemato la questione di Isabelle.
Sono andato in commissariato e dopo aver rilasciato la dichiarazione di quello che è accaduto ieri ho parlato anche con lei. Ti vorranno sentire nkn appena ti riprenderai."
"Che ti ha detto ?"
"Non la riconoscevo più.. sembrava un'altra persona.. ha iniziato a parlare dicendo che ti voleva morta perché lei è stata innamorata di me per tanti anni e il fatto che io mi sia innamorato di te l'ha fatta uscire di testa. Mi ha detto che il bambino era l'ultima chance che aveva per legarmi a lei.. poi ha detto che quando non c'ero si metteva sul mio letto per sentire il mio profumo..O quando facevo la doccia mi guardava mentre mi lavavo.. È  scioccante sapere che una persona che ho avuto accanto per molti anni facesse queste cose... mi sa di stalker.."
"Devo dire che è veramente cotta di te per fare tutte queste cose.."
"È pazza . E la cosa più assurda è che non me sono accorto .. "
"Non pensiamoci più. Vieni qui .."
"Mi sei mancata."
"Anche tu ."
Vado e mi metto accanto a lei. Sentivo che quello era il mio posto.
Nelle sue braccia, accanto a lei, con lei.

Quella sera rimango io la notte e Adriana va a casa a dormire. Savii mangia quella che le infermiere chiamano cena, ma che io non mangerei nemmeno sotto tortura, poi ci stendiamo sul letto e lei si rigira nelle mie braccia. Ci addormentiamo stanchi ed esausti.

Dopo 20 giorni di ospedale, Savii può tornare a casa. Riesce ad alzarsi e con un po di aiuto anche a lavarsi  e andare al bagno da sola.
Quella mattina ero con lei e sua madre e mentre Adriana aiutava la figlia a lavarsi io le rifacevo la valigia.
Appena siamo pronti usciamo dall'ospedale e le porto a casa loro.
Stavo bene. Stavamo bene. Eravamo di nuovo insieme e adesso nessuno ci può separare.
Parini ha detto che Isabelle  ha eseguito un test di gravidanza  e una ecografia e non è incinta. Adesso è in carcere e dovrà aspettare il processo.
La perizia psichiatrica  ha dato esisto positivo: isteria e disturbo ossessivo compulsivo. Può avere da scontare da 6 mesi a 2 anni di carcere. Ma deve passare un periodo di riabilitazione mentale in un istituto psichiatrico.
Arrivati a casa Savii si siede sul divano. Adriana mi invita a restare per pranzo e io mi offro di andare a comprare la pizza.
Vado e insieme mangiamo come se fosse una cosa normale.
Guardo Savii e vedo che i lividi e le contusioni sul viso stavano guarendo. Era dimagrita molto in ospedale e sembrava molto più fragile.
Dopo pranzo torno a casa mia.
Cecilia ha voluto ritardare la sua partenza di una settimana e parte oggi.
La cerco in casa e la trovo in camera sua che stava guardando il soffitto.
"Cecilia sei pronta? "
"Più o meno.."
"Che c'è?"
"Sebastian non voglio tornare li.. tu non ci sei.. la nonna nemmeno .. Io devo stare con Granny  e lo sai che ci litigo sempre.. "
"Ma hai i tuoi amici li.. E poi io e la nonna ti raggiungeremo presto.."
"Si ma stare qui è tutta un'altra cosa.. E poi tu hai Savii qui.. che farai avanti e indietro dalla Francia per vederla? Lei verrà a Parigi o tu ti trasferirai qui?."
"Ancora non lo so cosa faremo.. ma qualunque sia la scelta tu sei compresa. Se io verrò a stare qui tu starai con me. E la nonna pure. Non ti lascio. E poi quest'anno avrai nuovi amici a scuola.. E potrai fare nuove amicizie.."
"Si lo so.."
"Ascoltami. Vai. Inizia questo nuovo anno scolastico. Vedi com'è. Io ti raggiungo appena posso e la nonna pure. Se poi ci sono dei cambiamenti tu sarai la prima ad essere interpellata."
"Va bene."
"Finisci di fare le valigie che tra un po ti accompagno all'aeroporto. "
"Ok."
Esco e vado a cercare mia nonna.
"Nonna?"
"Dimmi."
"Senti ho parlato con Cecilia.. E non mi sembra molto entusiasta di tornare in Francia.. "
"Beh è normale che non sia felice .. tu rimarrai ancora qui.. E io la raggiungerò a novembre. "
"Che posso fare ?"
"Sebastian tu ami Savii.  Non sapete se rimarrete qui o lei si trasferirà da noi. Lei qui ha un lavoro, tu puoi sempre trovarlo .. ti dico solo che devi guardare  anche a quello che Savii vorrebbe. "
"Ok. "

Io e mia nonna accompagniamo  Cecilia in aeroporto due ore più tardi.
Mi sembrava più tranquilla ma quello a non essere tranquillo ero io.
Ero in mezzo a due fuochi.
Savii o Cecilia.
Potevo sempre lasciare il mio lavoro a Parigi per trovarne uno migliore qui.
Forse con la mia laurea potrei trovare lavoro.
Ci penso mentre torno a casa di Savii.
Appena arrivo viene lei ad aprirmi.
"Come mai ti sei alzata tu ?"
"Mia madre non c'è. Ha approfittato per andare a fare la spesa e fare qualche commissione. Mancherà per qualche ora."
"Ah bene."
"Che hai?"
"Niente. "
"Niente. Lo vedo che sei in pensiero per qualcosa .. ne vuoi parlare.?"
"Non voglio farti preoccupare. Ne parleremo quando starai meglio."
"Guarda che devo solo ascoltare mica fare una corsa.."
"Ahhh quanto sei testarda.! Va bene.. oggi Cecilia è tornata in Francia. Deve inziare la scuola.. ma non ne era molto felice. Io la raggiungerò appena posso. Mia nonna andrà a novembre e ne frattempo è  con la tata Granny.  "
"Sebastian il problema è che adesso che stiamo insieme non sai cosa fare ?"
"Si. Io voglio stare con te. Non voglio perderti ma non posso lasciare mia sorella. È tutta la mia famiglia."
"Nessuno ti sta dicendo di lasciarla. Io nemmeno voglio perderti.. ma siamo entrambi adulti e abbiamo le nostre vite.. Il lavoro.."
"Savii io volevo già lasciare il mio lavoro da tempo.. potrei trasferirmi io qui e anche Cecilia. Starò a casa mia da mia nonna. Così noi potremo stare insieme.."
"Sebastian non voglio che prendi decisioni affrettate. Voglio che ci pensi.. Io potrei anche fare la stessa cosa ma mia madre resterebbe da sola e il negozio.."
"Ci ho già pensato. Quando parlavaml di questa evenienza io ci pensavo sul serio. "
"Davvero ? Lasceresti tutto e verresti qui per me ?"
"Si. Perché ti amo e voglio averti nella mia vita. "
"Ti amo anch'io. "

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