Gero era da diverso tempo sovrappensiero da quando avevano i poteri di trasformarsi in eroi le cose erano cambiate.
Tutto, però, era cambiato dal giorno della gita al mare quando Ryu gli si era lanciato sopra facendolo cadere a terra. Da quel momento ogni volta che il loro sguardo s'incontrava arrossiva imbarazzato, quella vicinanza improvvisa aveva fatto scattare dentro di lui diverse sensazioni, ma non come quando Io gli aveva teso la mano per aiutarlo ad alzarsi.
Ogni volta che ci ripensava il suo cuore batteva fortissimo e non poteva non smettere di sperare che tutto quello cambiasse in qualche modo: voleva confessare al ragazzo che lo amava.
Era un passo azzardato e lo sapeva bene, eppure, quel suo desiderio giorno dopo giorno si faceva impellente.
Immerso com'era nei suoi pensieri andò a sbattere proprio sopra il ragazzo ritrovandosi seduto in terra. Quando alzò lo sguardo vedendolo arrossì imbarazzato e quando lui gli tese la mano per aiutarlo l'afferrò sicuro di sé.
Una volta che furono l'uno davanti all'altro disse: «Io... grazie»
«Non ringraziarmi è stata colpa mia» rispose Io sorridendogli tranquillamente.
Il cuore del ragazzo perse un battito e si fece coraggio: «Io, mi piaci» il rossore sul suo volto aumentò.
Io rimase per un attimo senza parole, ma poi gli rispose: «Anche tu mi piaci, Gero» quella confessione fece piacere al ragazzo che disse: «Dovremmo andare...»
«Sì. Hai ragione...» rispose lui, ma entrambi non avevano voglia di andarsene.
Si guardarono ancora un attimo, ma qualcosa di più grande di loro li fece avvicinare ed infine baciare.
Il tocco fu dolce e delicato, ma ebbe il potere di rivelare tutto quello che sentivano in quel momento.
Quando si allontanarono senza dire niente si diressero alle rispettive mete, celando nel cuore quel ricordo.