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Erano anni che Lin seguiva Haru nei suoi lavori investigativi.
Nonostante fosse la giornata di San Valentino avevano lavorato fino a tardi così prenotarono in un ristorante dove ordinarono da mangiare.
Non parlarono molto, ma il ragazzo osservava ogni tanto Lin per poi riportarlo su la carne che stava tagliando nel suo piatto.
L'uomo guardò il ragazzo perplesso mangiando tranquillamente, ma alla fine gli chiese: «Haru, qualcosa ti preoccupa?»
«Non proprio...» ammise lui senza giri di parole.
«Lo sai che sono qui per aiutarti?» gli domandò nuovamente lui facendio trasparire gran parte della sua preoccupazione.
Haru annuì alle sue parole terminando di mangiare la sua carne.
Al termine della cena, Lin, pagò il conto e lasciato l'edificio si diressero a casa passando per un piccolo parco.
Il ragazzo si morse il labbro avvicinandosi un po' di più a lui afferrando la manica
della giacca che indossava.
Lin portò lo sguardo su la mano del ragazzo, ma un lieve sorriso fece la sua comparsa sul suo volto tanto che si libero dalla sua presa prendendolo per mano facendo intrecciare le loro dita.
Arrivati a casa ne varcarono la soglia, ma Lin notando che il ragazzo al suo fianco era fin troppo stanco si chiuse la porta alle spalle con la chiave lo prese in braccio portandolo fino alla sua stanza.
Haru lo guardò per un attimo assonnato chiedendogli: «Resti qui con me?»
«Va bene, ma prima è meglio se metti il pigiama così puoi dormire tranquillo» rispose Lin aiutandolo a cambiarsi per poi farlo adagiare tranquillamente tra le coperte coprendolo in modo che non prendesse freddo.
Solo dopo anche lui si cambiò per poi raggiungerlo sotto le coperte.
Il ragazzo si avvicinò a lui appoggiando la testa sul suo petto addormentandosi lentamente.
Lin gli passò un braccio attorno ai fianchi tenendolo stretto a sé per poi scuvolare anche lui in un sonno profondo sapendo benissimo che il ragazzo provava qualcosa di molto profondo nei suoi confronti tanto da riuscire a calmarsi solo quando è al suo fianco.