Capitolo 5.
I due ragazzi dopo essersi alzati dal letto si diressero nel giardino della scuola e si accomodarono davanti alla fontana su una panchina riparate da un salice piangente, Raphael si accoccolò vicino a Lucifero poggiando la testa sulla sua spalla. In quel momento la professoressa Ereshkigal passava da quelle parti e notandoli si avvicinò a loro.
«Allora il tuo sangue demoniaco si è fatto vivo» lo guardava meravigliato dall'eleganza con il quale indossava quell'abito rosso con le fiamme dorate.
«Sì professoressa» si sentiva davvero bene e completo vicino a Lucifero come non lo era mai stato.
«Benvenuto tra i Devil...» sorrise sorpresa Lucifero l'aveva preso per mano e una catena di fuoco dorato le avvolgeva, la catena dorata compariva attorno alle mani di due persone destinate a stare insieme per l'eternità e nessuno poteva separarle.
«Andiamo ad esercitare un po' i tuoi poteri Raphael?» il ragazzo annuì e mano nella mano andarono nel giardino della scuola e si accomodarono su una panchina davanti alla fontana ghiacciata.
«Iniziamo con qualcosa di molto semplice. Prova a creare una sfera di fuoco e a tenerla sotto controllo senza farla esplodere»
«Posso riuscirci, ne ho già create prima e le ho lanciate contro i miei amici dovrei riuscirci di nuovo» Lucifero non era molto certo che Raphael potesse farcela ma voleva dargli fiducia.
«Se dovessi perdere il controllo dammi un aiuto. Non voglio che qualcuno si faccia male per colpa mia»
«Va bene...»
Al tramonto si stavano ancora allenando e nessuno dei due sembrava sentire freddo era come se fossero immuni ad esso, Ambriel e Daniel erano andati a cercare Raphael, vedendolo seduto sulle gambe di Lucifero ne rimasero sorpresi, era in forma angelica e lui era in forma demoniaca e il veto sembrava non toccarlo per niente e poi non vedevano da tempo Raphael così felice.
«È divertente Lucifero...» sorrideva sereno mentre faceva cambiare forma alla sfera di fuoco che aveva in mano.
«Raphael, ci dispiace oggi ci siamo comportati male con te. Ti va di venire con noi alla festa?» Raphael li osservò perplesso per un attimo e la sfera di fuoco si spense.
«Lucifero, tu non hai niente di meglio da fare?» lo osservò speranzoso con occhi da cucciolo abbandonato.
«Mi dispiace niente di divertente. Potremmo continuare ad allenarci nella mia stanza» sorrise imbarazzato e divertito allo stesso tempo dalla faccia imbarazzata di Raphael che lo guardava sconvolto.
«A cosa pensi Raphael?»
«N-niente...» Lucifero sorrise divertito.
«Sì certo... non pensavi a niente...» Ambriel e Daniel si misero a ridere a volte il loro amico era davvero stupido.
«Raphael non credo che Lucifero sia pronto per andare oltre, se sai cosa intendiamo...» Raphael arrossì ancora di più e baciò Lucifero legandogli le braccia al collo.
«Lucifero...»
«Sei pestifero... ti sei preso il mio primo bacio...» Lucifero lo guardò per un attimo, sembrava arrabbiato, ma quando baciò di nuovo Raphael lo strinse a se passandogli un braccio sui fianchi e una spirale di fuoco dorato li avvolse.
«Wow...» Lucifero sorrise, non sapeva perché ma con Raphael riusciva a liberare tutto quello che provava standogli vicino.
«Lasciatemi stare con Lucifero. Ne ho bisogno, mi sta aiutando...»
«Va bene a patto che per Capodanno tu sia pronto per festeggiare con noi...» Raphael sorrise e annui prima di nascondere il volto sulla spalla di Lucifero. Daniel e Ambriel se ne andarono lasciandoli soli.
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Raphael per Lucifero
FantasyEra la settima prima della vigilia di Natale e Lucifero nonostante il freddo pungente camminava (nella sua forma umana) per le strade di Minuial, pronto a portare un po' di caos, dopo aver voltato un angolo, però fu travolto da un ragazzo ed entramb...