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C'erano giorni in cui Harry si trovava a pensare a cosa sarebbe successo se tutti fossero vivi. Ogni volta dedicava un pensiero ad una persona diversa, dipendeva dall'umore.
Dobby, Piton, Fred...
Non mancavano di certo.

Quello era uno di quei giorni, e Harry stava rimuginando su Sirius, il suo padrino.

Era seduto sul davanzale, scrutando al di là del vetro appannato.
Il ragazzo sbuffò, e nell'aria gelida si librò una nuvoletta assorta di vapore.

Terribile come, anche dopo anni, la sua perdita fosse una ferita aperta. Proprio qui dentro, pensò Harry, sfiorandosi il petto all'altezza del cuore mentre una lacrima solitaria solcava la sua guancia.

Il ragazzo decise che sarebbe andato a casa di Sirius.

Non c'era un motivo preciso ma perché dar torto all'istinto, che così tante volte l'aveva salvato?
E così Harry si incamminò sotto la pioggia scrosciante di quel gelido, tardo pomeriggio del tre di Novembre

Il ragazzo entrò nella casa buia, nulla era cambiato. Il quadro di Walburga, però, era stato finalmente rimosso.

Harry salì velocemente le scale scricchiolanti, dirigendosi verso la camera di Sirius.
La luce della bacchetta rendeva il corridoio molto più inquietante di quanto fosse nella realtà, creando ombre tremolanti sui visi dei quadri addormenti, facendo rabbrividire il ragazzo.

Finalmente Harry raggiunse la stanza del padrino, ma esitò ad entrare.
La vecchia porta consumata di Mogano era ricoperta di scritte e incisioni, all'altezza delle spalle del ragazzo si notava la più evidente:

Lunastorta, Codaliscia
Felpato & Ramoso

Harry passò una mano sopra l'incisione e sorrise leggermente, poi chiuse gli occhi e aprì la porta.

I poster erano sempre lì, insieme al disordine sul pavimento e alla polvere sui mobili scuri.
La stanza era molto buia, così Harry accese una vecchia lampadina.

Il ragazzo si sedette di peso sul letto sudicio e qualcosa cadde a terra.
Harry si chinò a vedere cosa fosse, e trovò un piccolo baule molto vecchio, delle dimensioni della sua mano.
Sul legno era stata dipinta la parola "Gryffindor" in lettere rosse e oro. Harry lo aprì facilmente, e una nuvoletta di polvere lo fece tossicchiare.

All'interno del baule c'era un foglio accartocciato e delle foto sbiadite.
Harry prese il foglio e lo dispiegò, cercando di decifrare la calligrafia disordinata.

Caro Felpato,
Finalmente siamo riusciti a incantate le foto di cui ti parlavo. Per farle funzionare devi dare un colpetto con la punta della bacchetta, per uscire invece devi dire "Fatto il Misfatto", come per la Mappa.
Speriamo che ti piacciano.
Ramoso e Lunastorta

Harry spalancò gli occhi.
Foto incantate? In che senso incantate? Era forse una trappola?
Il ragazzo prese la prima foto della pila e la esaminò. Ritraeva Remus Lupin, Sirius e suo padre, undicenni, in quella che Harry supponeva fosse la Sala Grande. Sirius e James si stavano piegando dalle risate, mentre Remus stava tenendo il broncio.

Harry voltò la fotografia, divertito.
Sul retro era impressa una scritta con dell'inchiostro blu che diceva:

Ricordo numero Uno:
Quando il duo divenne trio.

Harry, incuriosito, estrasse la bacchetta. Avvicinò la punta alla fotografia molto lentamente, ed appena la toccò si ritrovò in un'enorme, infinita stanza bianca e luminosa.
Non fece nemmeno in tempo a chiedersi cosa fosse successo che la stanza sparì per lasciare posto alla Sala Grande.

Harry si guardò intorno.

Non riconosceva nessuno in quella stanza, ma alla fine il suo sguardo si posò su due bambini del primo anno dai capelli corvini che chiacchieravano animatamente.
Sirius e James, pensò Harry.
I due erano non lontani da un ragazzino minuto, con un uniforme troppo grande per lui.

Remus Lupin sedeva imbronciato al tavolo dei Grifondoro, molto nervoso forse a causa dell'imminente Luna Piena.
Harry sorrise. Non aveva idea di cosa stesse succedendo, ma per un secondo si aspettò che i tre ragazzini lo vedessero, anche se sapeva bene che non sarebbe successo.

Decise di aspettare e, se le cose fossero peggiorate, sarebbe uscito dalla foto.

Per qualche minuto la scenetta continuò tranquilla, poi un Serpeverde del terzo anno si avvicinò a Remus con un sorriso malevolo, seguito da due tirapiedi.

:<<Ehi Lupin. Dicono che tuo padre studi i Mollicci. Elettrizzante, non è così?!>>
I tre Serpeverde sogghignarono, e Harry sentì montare la rabbia, ricordando le sue esperienze con Malfoy.
Il ragazzo continuò.

:-Ah e tua madre! È una babbana giusto?! Sporco Mezzosangue, non imparerai mai la magia. Non sei degno di Hogwarts!-

Sirius e James si voltarono, a quanto pare questo ultimo commento aveva attirato la loro attenzione. Remus alzò lo sguardo,ma nei suoi occhi non c'era rabbia, solo irritazione.

:-Mezzosangue, Nato Babbano, Purosangue, che differenza fa? Conosco più magia io adesso che tu, insignificante essere decerebrato, tra quattro anni. Ora, ti dispiacerebbe lasciarmi in pace?! Ti ringrazio-

Tutti ammutolirono mentre Remus lasciava la Sala tranquillo.

Un undicenne gracilino e malaticcio, aveva appena zittito un ragazzo più grande con del sarcasmo, Harry "Non C'è Bisogno Di Chiamarmi Signore" Potter lo riconosceva...di gran classe.

Così dopo qualche secondo, anche Harry si unì al coro di "WOW!" E risate. Silente stava addirittura applaudendo.
Poi il ragazzo sentì Sirius che, tra le risate, diceva :-Abbiamo trovato il terzo James!-

Dopo un' istante Harry si ritrovò nella stanza bianca, ancora con un sorriso ebete sul viso.
Quindi, se aveva capito bene, quelle foto funzionavano come un Pensatoio?

Harry decise che sarebbe entrato in tutte le foto, perché conoscere suo padre, Sirius e Remus da ragazzi e non da eroi come venivano continuamente ricordati, lo rendeva estremamente felice.
Harry si risvegliò dai suoi pensieri, alzò la sua bacchetta e sussurrò :-Fatto il Misfatto!-
Per poi ritrovarsi seduto sul letto di Sirius con ancora la foto tra le mani.

Il ragazzo mise da parte il ricordo numero uno e svuotò il contenuto del baule sul letto.
Prese la foto successiva e la voltò, la scritta diceva:

Ricordo numero due:
Quando Remus dimostrò di essere un vero Malandrino.

Seguite @mooonbeam che ha altre fantastiche storie e mettetevi in archivio questa perché ci sono dei ricordi davvero Pazzeschi.
Bye ✌️

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