Di Orgoglio e Pregiudizio

331 25 1
                                    

Di Orgoglio e Pregiudizio
di ThiefOfDreams

Al tempo in cui Jane Austen scrisse "Orgoglio e Pregiudizio", se voi aveste chiesto a un gentiluomo cosa ne pensasse del suo libro, vi avrebbe risposto senza indugio: – Orgoglio e Pregiudizio? Oh no, davvero, io non leggo mai romanzi; ho altro da fare[1] –. Questo perché era convinzione assai radicata negli uomini dell'epoca che i romanzi fossero frivoli e pieni di sciocchezze e assurdità. Ovviamente non ci volle molto perché questi venissero collegati unicamente al pubblico femminile, insultando, in un colpo solo, due categorie ben distinte: gli scrittori di romanzi e le donne.

Si sa che la storia segue sempre un corso imprevedibile e la cara Jane Austen morirebbe di invidia nello scoprire che oggi, scrittori del calibro di Umberto Eco, Ruiz Zafon, Cornelia Funke o Dacia Maraini, non si vergognano di sfoggiare la parola "romanzo" sulla copertina del loro ultimo Best Seller.

Oggi, chiudendo un occhio, potremmo considerare il genere della fanfiction nelle stesse condizioni avverse in cui i romanzi hanno piantato le loro longeve radici. Certo, il linguaggio è andato mutando nel tempo e oggi non ci si riferirebbe più alle storie con insulti come "frivole" o "sciocche", ma con epiteti più coloriti come "stupide" o "da sfigati". Ma la sostanza non cambia: il senso di superiorità col quale si compiono certe accuse resta lo stesso.

L'accusa che viene mossa più di frequente agli autori di fanfiction è quella di non essere dei veri scrittori. A smentirla, ci pensa il "The Daily Dot" che cita dieci autori affermati che scrivono, o hanno scritto, fanfiction.

Lois McMaster Bujold, scrittrice di romanzi di fantascienza, conosciuta per il "Ciclo dei Vor", che si diletta nello scrivere fanfiction su Star Trek.

E.L. James rivela che il best seller "Cinquanta Sfumature di Grigio" è nato come un fanfiction su Bella ed Edward, protagonisti della nota saga Twilight.

Neil Gaiman, autore molto versatile, conosciuto anche per essere un fumettista e uno sceneggiatore televisivo, che ha scritto numerose storie ispirandosi al mondo de Le Cronache di Narnia, di Harry Potter o di Sherlock Holmes.

Cassandra Clare, autrice di Shadowhunters, ha iniziato scrivendo storie molto popolari sul mondo di Harry Potter e con la sua serie "Draco Trilogy" è diventata molto famosa nel fandom.

Meg Cabot, la scrittrice di "Princess Diaries", ha rivelato che una sezione del suo sito è dedicata a racconti su Star Wars. Inoltre ha definito la pratica di scrivere fanfiction "un buon metodo, per gli scrittori esordienti, per imparare a raccontare una storia." Grazie alla sua passione per Star Wars e alla sua ammirazione per la principessa Leila, ha potuto ispirarsi nella creazione della sua eroina a una donna forte e determinata, "la principessa che si salva da sola".

Per lo stesso motivo, Marissa Meyer, autrice de Le Cronache Lunari, deve ringraziare Sailor Moon.

Scrivere fanfiction su qualcosa che conoscevano e amavano, è stato, per entrambe le scrittrici, lo stimolo ad avvicinarsi alla scrittura, approfondirla e migliorarla arrivando infine a creare un loro personale universo.

E allo stesso modo, nessuno si sognerebbe di definire frivolo "La Casa della Seta" di Anthony Horowitz, anche se lui, quando si è seduto alla scrivania e ha preso in mano la matita, era esattamente uguale a qualsiasi altro fan di Sherlock Holmes.

Qual è allora il confine tra libro e fanfiction?
Quando un romanzo si guadagna l'altisonante aggettivo "apocrifo" e quando invece viene snobbato in quanto fan made?

Forse, a questo punto, bisognerebbe considerare che la critica di non essere originali non basta più a sostenere l'accusa di non essere veri scrittori.

Chi scrive fanfiction deve possedere l'abilità di far vivere, attraverso la sua penna, un personaggio che non è nato dalla sua fantasia, ma che vi si è così ben radicato da essere divenuto un amico conosciuto in ogni sua sfaccettatura; deve trasmettergli la personalità che lo caratterizza e renderlo riconoscibile in quanto personaggio già esistente, facendogli allo stesso tempo muovere i primi passi in un contesto plausibile quanto nuovo e originale.

Lo scrittore di fanfiction si fa carico del pesante bagaglio che un personaggio, nella sua esistenza già affermata e definita, si porta appresso e promette tacitamente al creatore di mantenerlo vivo senza alterarne l'individualità. Un proposito quasi arrogante, si potrebbe dire, ma che spesso è dovuto ad una profonda passione per la scrittura, unita all'ammirazione per quel personaggio che, reale o letterario che sia, è capace di accendere la fantasia di chi sfida se stesso mettendosi davanti all'immenso e spaventoso oceano di parole.

Alla fanfiction si contesta l'orgoglio con cui rivendica di essere un genere a sé stante, che non si limita a vivere alle spalle di successi già affermati, ma che amplia questi ultimi, arricchendoli e avventurandosi in nuove possibilità con l'unica presunzione di volersi mettere in gioco.

Ma se si riuscisse ad abbattere il pregiudizio, che vede le fanfiction come storie senza fondamenti e prive di spessore, forse si potrebbe arrivare a definire libri tutti quegli scritti capaci di farci fuggire dalla monotonia della nostra vita, catapultandoci in mondi nuovi, semplicemente sprofondati nella poltrona del nostro salotto.


Note:
[1] Northanger Abbey, Jane Austen

***E voi, come pensate si possa superare il pregiudizio verso le fanfiction? Credete che l'orgoglio degli scrittori e dei fan nel difenderle a spada tratta possa essere controproducente a volte?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

***
E voi, come pensate si possa superare il pregiudizio verso le fanfiction? Credete che l'orgoglio degli scrittori e dei fan nel difenderle a spada tratta possa essere controproducente a volte?

Taggate i vostri amici, leggete i commenti che vi hanno preceduto e parliamone insieme!

Guida Fanfiction - FanfairDove le storie prendono vita. Scoprilo ora