L'Orgoglio del Silenzio

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L'Orgoglio del Silenzio
di EfpSkyFullOfStars_

Vi è mai capitato, guardando la tv durante un tragico momento di noia infinita, di accorgervi di una parte mancante in un programma o in un film che avevate già visto in passato? Magari vi siete trovati avvolti dalla strana sensazione che mancasse qualcosa, una scena in particolare che ricordavate. Potrebbe essersi trattato di una semplice illusione, di una scena che vi eravate inventati o che, probabilmente, avevate confuso con un altro film.

Altre volte, invece, potreste essere stati catturati dal sorriso beffardo di un'antica signora, che è sempre esistita e che gironzola ancora per la nostra società: la censura.

Sin dal medioevo, questa forma di controllo sociale è sempre stata severissima, limitando la libertà di espressione e spingendosi fino alla distruzione materiale di alcuni scritti considerati proibiti. La censura è un burattinaio, un dittatore; è il velo di Maya che ci illude di una realtà fittizia; è un paio di catene, il canto seducente di una sirena e, per quanto anziana possa essere, è ancora incredibilmente forte, soprattutto quando si tratta di salvare gli occhi del mondo da tutto ciò che viene riconosciuto come "diverso" e, quindi, "sbagliato".

La censura ci lega i polsi a delle cordicelle che non provocano fastidio; ci dice cosa dobbiamo pensare e come dobbiamo pensarlo, quando, dove e perché.

È ovunque e riesce ad intervenire anche in tv: ogni volta che ci mettiamo comodi sul divano di casa, per rilassarci un po' con qualche film o programma televisivo, ci troviamo davanti scene di tutti i tipi, da quelle in cui ci si ritrova coinvolti in una guerra sanguinolenta a quelle che ci fanno riprovare la gioia di tornare bambini con un semplice cartone animato.

Eppure, esiste un tipo di scene che, recentemente, è risultato inadatto alla visione dei telespettatori.

Di cosa sto parlando? Di amore gay.

Uno dei tanti episodi di censura in Italia si è verificato l'8 luglio di due anni fa, quando gli operatori di "Rai2" hanno mutilato una scena d'amore gay di due personaggi di una serie tv americana. Si tratta della famosa fiction "Le Regole Del Delitto Perfetto" (il cui titolo originale è "How To Get Away With Murder") e la puntata in questione è proprio quella introduttiva della prima stagione.

Sembrava che nessuno se ne fosse accorto, finché i mass media non si sono scatenati sull'argomento, lanciando migliaia e migliaia di commenti sull'accaduto, come bombe in territorio bellico. Se i mass media non fossero intervenuti, io non mi sarei neanche accorta della censura effettuata, poiché non seguo la serie come farebbe un vero fan.

Vi chiederete come mai, allora, io sia qui a farneticare sulla scena censurata di una serie tv che non fa parte delle mie preferite o seguite. Ebbene, mi ritrovo qui a scrivere queste parole con fatica, con rabbia, perchè non posso ancora credere che la tv italiana abbia eliminato l'amore.

Fin da bambini, ci viene insegnato che l'amore è il sentimento più bello che l'essere umano possa mai provare e che va mostrato senza paura al prossimo - che sia un genitore o che sia un amico, non ha importanza. L'importante è mostrarlo, anche attraverso un semplice gesto: un abbraccio, un sorriso, un bacio.

La censura che nasconde qualsiasi tipo d'amore è sbagliata.

Come si può reprimere ciò che dovrebbe essere portato avanti a testa alta? Come si può cancellare la tenerezza di un amore tra due persone e non la violenza di uno stupro? I valori dell'amore, del rispetto dell'orientamento sessuale, politico, religioso e via dicendo, dovrebbero essere i punti cardini della nostra società. Ma questa pensa solo a bendarci e a cercare di plasmarci tutti allo stesso modo.

Là fuori, ci sono persone di ogni sessualità, nazionalità e religione che combattono ogni giorno per guadagnarsi il rispetto e il diritto di avere la stessa considerazione degli altri, il diritto di contare. C'è chi lo manifesta mano nella mano con la persona che ama, c'è chi marcia per la città con la bandiera del suo paese tra i palmi e chi si limita ad accompagnare questo urlo liberatorio attraverso le parole.

E non è poi così diverso ciò che migliaia di scrittori sconosciuti si accingono a fare scrivendo fanfiction.

Queste storie, comiche o drammatiche che siano, ci fanno sognare un mondo che la realtà zittisce... Corte, lunghe, avvincenti o spietate, le fanfiction ci incoraggiano e ci danno la possibilità di essere liberi, liberi di essere chi siamo realmente, senza veli né censure. Non si tratta solamente di una manifestazione di gioia nello scrivere di personaggi o di coppie che ci appassionano, è qualcosa di molto più grande: è una delle poche armi che gli scrittori invisibili hanno per poter ispirare il mondo e sperare di cambiarlo.

Ma volete sapere una cosa? I veri eroi sono là fuori, non solo nelle storie che scriviamo. Sono quelli che resistono ai bulli della scuola che li prendono in giro per la loro sessualità diversa, sono quelli che tirano fuori la voce contro le discriminazioni... I veri ribelli sono quelli che non hanno paura di cambiare canale davanti a una scena di amore gay.

Non fatevi ingannare, non fatevi bendare davanti alla realtà, per quanto diversa possa essere. Amate e siate liberi. Non sarà facile distruggere il pregiudizio, ma si può indebolirlo: si può mostrare al mondo che l'amore non è mai sbagliato, in qualsiasi forma si presenti.

Forse quella stessa vecchia signora è stanca. Forse vorrebbe solamente squarciare il velo nero che è costretta a farci calare sugli occhi. Forse anche lei vorrebbe combattere.

"Quando la verità viene sostituita dal silenzio, il silenzio è una menzogna."
-Yevtushenko

Quale censura mediatica, recente o passata, vi ha più colpito? Perché?

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