14 -EMMA

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Se il mondo cantasse invece di
Urlare sarebbe un posto più carino
–Ed Sheeran

Per la seconda volta in due giorni mi ritrovo dentro la macchina di Nico, questa volta sul sedile davanti. Odora di menta e qualcosa che non riesco a identificare, ma decisamente piacevole. Nico sale dopo di me e sorride. Per la prima volta noto due leggere fossette sulle guance. É decisamente bellissimo.

E ti sta solo dando un passaggio a casa. Niente di più.

«Allora, immagino che oggi agli allenamenti tu ti sia un po' annoiata» commenta ridacchiando.

«Io... emm... no, cioè, voi siete bravissimi ma..»

«Il libro era più interessante?» mi interrompe con una risata che mi fa rilassare meglio di qualsiasi sedativo o tisana rilassante.

«In effetti»

«E allora perché sei rimasta?»

Scuoto le spalle. «Per Rebecca. Lei è la mia migliore amica» dico senza pensarci.

Mi guarda velocemente e sorride. «Da quanto vi conoscete?»

«Quattro anni. Andiamo in classe assieme. Siamo anche compagne di banco. All'inizio è difficile ma quando sai come prenderla capisci che è una brava persona»

Nico annuisce e rimane in silenzio, imboccando una strada che non conosco. «Che scuola fai?»

«Liceo delle scienze umane... Tu?»

«Amministrazione, finanzia e marketing. Un tecnico»

Annuisco, continuando a guardare fuori dal finestrino. «A che anno sei?»

«Quinto. Dopo di questo ho finalmente finito.» spiega con un sorriso per poi scoppiare a ridere. «Tranquilla, non ti sto rapendo. Sarebbe una pessima scelta, tra l'altro. Se mi dovessero interrogare sarei spacciato. Sono l'ultima persona con cui ti hanno vista»

Sorrido appoggiandomi al sedile e guardandolo perplessa. «E allora dove stiamo andando?»

«In un posto» dice, vago. Ma sul suo viso si forma un sorriso che non è per niente da maniaco. Il che mi tranquillizza anche se la curiosità e una leggera paura sono ancora lì in agguato.

Mia madre dice sempre "Non fidarti degli sconosciuti". Anche se lo conosco appena, Nico non lo considero come tale. E, questa volta come diceva mio padre: "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio"

«Ti posso dire che ti piacerà» mi assicura svoltando a sinistra.

«Davvero?»

Lui annuisce convinto. «Fidati»

Sorrido e provo a rilassarmi sul sedile mentre continuiamo a parlare.

Dopo i cinque minuti più interminabili della mia vita, Nico ferma la macchina e guardo i diversi palazzi fuori.

«Dai, scendi» mi dice spegnendo la macchina e aprendo la portiera. Il caldo che si era formato dentro viene sostituito dal freddo delle otto e mezza di ottobre.

«Dove siamo? Che posto è questo?» chiedo leggendo l'insegna luminosa "Fox Restaurant"

Nico mi si avvicina e mi guarda con un sorriso. «Hai fame?»

Sto morendo di fame. Invece dico: «Un po'»

«Bhe, si da il caso che quello che hai davanti è un ristorante e secondo google fa anche piatti per celiaci certificati. Visto che non ti ho offerto la pizza, posso offrirti qualcos'altro?». Anche se è una domanda so che non accetterà un no come risposta.

Solamente Noi -In PausaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora