Capitolo 9

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Capitolo 9.

Scesi dal treno, salirono sulle carrozze, Harry osservava il castello stagliarsi davanti a loro magnifico e imponente proprio come lo era sempre stato in quegli anni che l'aveva frequentato.

Draco al suo fianco, vedendolo un po' preoccupato fece scivolare la mano sotto la sua intrecciando così le loro dita, la solita melodia rilassante invase l'aria, la cosa sorpresa sia Pansy che Blaise, i due ragazzi li osservarono attentamente per alcuni minuti, quella scena era così strana e intima da farli sentire fuori luogo.

Quando entrarono nel castello, Draco sembrava indeciso, non voleva separarsi da Harry, eppure doveva farlo così gli chiese: «Harry, sicuro di stare bene?»il ragazzo rispose: «Sì. Draco, ci vediamo tra poco. Devi avere solo un attimo di pazienza...» Draco annuì e seguì gli amici al tavolo dei Serpeverde. Sentiva una strana atmosfera provenire dal tavolo al quale sarebbe appartenuto anche a lui. Lo smistamento ebbe inizio poco dopo, sentiva Draco agitato, ogni tanto lo osservava e sapeva che era teso grazie al loro legame. La McGranitt chiamò: «Harry James Potter!» il ragazzo dagli occhi di giada si alzò dal suo posto e raggiunse la professoressa che gli sorrise. Ricambiando il sorriso disse: «Buona sera professori!» i docenti risposero al saluto con un sorriso e Harry si accomodò sullo sgabello senza distogliere lo sguardo dai Serpeverde. Il Capello Parlante disse: «Signor Potter, ci rincontriamo. Alla fine è tornato sui suoi passi...» tranquillamente Harry chiese: «Ho una missione da compiere, la sua scelta è sempre la stessa?» il Capello allora disse: «Certamente. Serpeverde!» quella parola fece scendere il silenzio nella stanza. Quando Harry riconsegnò il Capello alla McGranitt, si accorse subito che qualcosa non andava.

Draco era distratto e stava parlando con Blaise e nessuno dei due si era accorto di alcuni Serpeverde che avevano estratto la bacchetta, Harry voleva avvisare il ragazzo, ma appena le maledizioni partirono lanciò un incantesimo protettivo molto potente davanti a loro.

«Che bravi attaccare Draco alle spalle. Benedetto Salazar, siete proprio dei codardi...» i tre ragazzi si voltarono verso Harry guardandolo con rabbia dicendo: «Potter, tu non sei il benvenuto!» Harry disse facendo il finto offeso: «Che carini siete, sapete il ragazzo che tanto non sopportate, doveva essere già a Serpeverde dal primo anno. Qui adesso le cose cambieranno, Theodor Nott e voi due Tiger e Goyle sapevo che la vostra intelligenza era limitata, credevo non poteste scendere più in basso e invece...» scosse la testa rassegnato scrollando le spalle e quando tre maledizioni si avviarono verso di lui, si mise a ridere prima di dissolverle con un colpo di bacchetta e disse: «Sapete, voi non conoscete Voldemort. Io lo conosco fino a fondo, so cosa pensa e quello che può farvi, vi siete uniti a lui e adesso passerete le pene dell'inferno. Draco, ha avuto il coraggio di ribellarsi! Draco, ha chiesto protezione per non diventare suo schiavo e morire per mano sua! Adesso fatevi questa domanda: Siete pronti a morire per mano di un pazzo?» detto questo passò oltre e si andò ad accomodare vicino a Draco e con tutta tranquillità mangiarono prima di andarsene nei dormitori e passare la notte. Harry e Draco avrebbero diviso la stessa stanza. 

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