Capitolo 7

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Capitolo 7

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Capitolo 7.

La mattina dopo Percy si svegliò leggermente perplesso, ma stava un po' meglio. Si mise seduto e con calma mangiò qualcosa per poi controllarsi il fianco. Il dolore sembrava cessato e questa era un ottima cosa almeno poteva stare tranquillo per un po'. La cosa strana era che quando Nico aveva dormito al suo fianco la notte precedente non aveva sentito nessun dolore cosa che ripensandoci lo sorprese moltissimo.

Recuperate le sue cose, salì nuovamente in sella a BlackJack riprese il suo viaggio, raggiungendo il parco di Yellowstone a quel punto il destriero gli domandò: «Capo, come mai siamo arrivati qui?» Percy rispose come se niente fosse: «È una delle fucine di Efesto, ricordo di aver letto che i getti d'acqua calda di questo luogo arrivano da lì» scese dalla sella di BlackJack e si guardò intorno, non riusciva a capire cosa stesse succedendo, delle fiamme, però, lo circondarono sorprendendolo: «Percy Jackson! Ti stavamo aspettando! Dacci quello che ci hai sottratto» il ragazzo alzò il sopracciglio perplesso e quasi si mise a ridere, stavano giocando con il fuoco.

«Spero voi stiate scherzando? Quello che io vi ho sottratto? Siete voi ad aver rubato qualcosa che non avete il diritto di possedere» le colonne d'acqua attorno a lui si trasformarono in serpenti pronti ad attaccare i nemici, però, non ci fecero molto caso.

Loro erano esseri nati dal fuoco e non avevano paura di colonne d'acqua come quelle, ma presto avrebbero capito quanto si sbagliavano. Una collana pendeva al collo di uno dei nemici e un anello in metallo era lì doveva solo tenere a bada i mostri quel tanto che bastava per recuperare la collana e uno dei serpenti poteva fare al caso suo: «Siete proprio cattivi, circondarmi con le fiamme» per un attimo scosse la testa, ma uno dei mostri disse: «Non provarci nemmeno piccolo semidio, possiamo farti a pezzi in un attimo» intenti a parlare non ebbero il tempo di far niente che la collana gli fu strappata dal collo per poi comparire nelle mani di Percy.

«Direi che ti ho fregato mostro di fuoco» con un attacco rapido, Percy, riuscì a ridurli in polvere.

Non gli interessava sapere i nomi dei mostri che lo attaccavano voleva solo recuperare quegli oggetti e ritrovare Nico, non gli era bastata quei pochi momenti con lui, lo voleva sempre, lo voleva tra le sue braccia.

«Dobbiamo andarcene da qui BlackJack, stanno arrivando altri nemici» salito in sella al destriero alato prese il volo cercando di allontanarsi da lì, ma non fece il calcolo della portata del tiro che avevano loro, infatti alla fine una sfera di fuoco lo colpì alla schiena bruciandogli gli abiti che indossava cadendo disteso sul dorso di BlackJack: «Capo, stai bene?» la risposta di Percy non tardò ad arrivare: «Sto bene, allontaniamoci da qui. Velocemente!»

BlackJack non se lo fece ripetere due volte e si allontanò più velocemente che poteva da quel luogo.

BlackJack era preoccupato per Percy che si accasciò pesantemente su di lui affannando, non avrebbe retto a lungo. Per questo motivo si diresse verso sud da dove si trovavano raggiungendo il New Messico, per la precisione Santa Fe. 

The Thirteen Keys Of The God'sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora