Agli Dei sono stati rubati tredici oggetti particolari, nessuno di loro si è accorto di quella mancanza fino a quando non hanno guardato nelle scatolette di velluto che li contenevano.
Per questo motivo gli Dei si riunirono in un assemblea.
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Capitolo 2.
Arrivarono a destinazione due ore dopo. Percy aveva bisogno di pensare e Blackjack gli aveva lasciato il tempo di pensare mentre erano per aria, ma sapeva bene che il ragazzo non era giunto a nessuna soluzione.
Il cavallo alato scese sulla spiaggia in un luogo isolato e camminò per un po'. Percy disse sospirando: «Mettiti al riparo io mi faccio una nuotata, magari trovo degli indizi» senza aspettare risposta dal cavallo si immerse nell'acqua si sentì subito pieno di forze.
Cercò a lungo nelle profondità dell'oceano quello che gli serviva, ma alla fine furono i mostri a trovare lui, erano solo in tre e la cosa sembrava piuttosto facile: «Figlio di Poseidone, ti stavamo aspettando» il ragazzo li osservò per un attimo perplesso e poi vide alla mano dei due un anello con inciso all'interno della gemma il tridente di suo padre e allora capì: erano loro i ladri del gioiello.
Senza nemmeno pensarci attaccò i nemici che aveva davanti e sentendo il potere di Poseidone scorrere in lui riuscì a sconfiggerli e a recuperare l'anello, ma rimase ferito. L'acqua dell'oceano non riusciva a curarlo e qualcosa gli disse che nessuno questa volta l'avrebbe salvato.
Arcobaleno, l'ippocampo, arrivò di corsa e lo condusse contro la sua volontà fino al palazzo del Dio del mare, era troppo stanco anche solo per respirare.
Poseidone che aveva sentito l'arrivo dell'ippocampo che chiedeva aiuto, vedendo Percy ridotto male lo prese tra le braccia e lo portò dentro il palazzo. Tyson che era nelle fucine sapendo dell'arrivo del fratello a palazzo lasciò il suo lavoro e lo raggiunse.
Poseidone aveva fatto di tutto per aiutarlo adesso spettava a lui lottare per riprendersi. Solo al tramonto il ragazzo riaprì gli occhi trovandosi davanti il fratello: «Cosa mi è successo?» il ciclope sorridendo rispose: «Sei rimasto ferito. Papà ti ha curato anche se è rimasta una brutta cicatrice» il ragazzo si guardò il fianco notando subito la cicatrice dove prima c'era la ferita.
In qualche modo doveva nasconderla alla vista di tutti almeno per un po', doveva tornare a riva e riprendere il cammino.
Non aveva lasciato un attimo l'anello che aveva recuperato e preso lo zaino ai piedi del letto recuperò la scatola dove c'erano gli scrigni delle tredici chiavi. Senza pensarci troppo prese lo scrigno dove c'era il tridente di Poseidone e ci mise dentro l'anello rimettendolo subito nella scatola e successivamente all'interno dello zaino.
«Devo andare adesso. Tyson, dovresti farmi un favore. Questa lettera deve arrivare a Nico potresti mandargliela tramite Ermes?» il ciclope lo osservò per un attimo per poi dirgli: «Sarà fatto, ma non preferiresti riposare un po'?» Percy scosse la testa sorridendogli leggermente aveva riposato abbastanza adesso doveva riprendere il suo camino verso una nuova meta.
Poseidone entrò nella stanza proprio nel momento in cui Percy stava per uscire: «Percy, come ti senti?»
«Molto meglio padre, stavo per riprendere il viaggio» Poseidone annuì e lasciò che il figlio accompagnato da Arcobaleno tornasse a riva.
BlackJack lo raggiunse poco dopo come se niente fosse: «Capo, adesso cosa facciamo?» il ragazzo osservò il cavallo e disse: «Per ora andiamo a riposarci si è fatto molto tardi» diede un ultimo sguardo al mare e osservò il sole tramontare chiedendosi: Dove sei Nico? Ci incontreremmo ancora sul nostro cammino?
Scosse un attimo la testa e voltò le spalle al mare.
Intanto Nico aveva ricevuto la lettera di Percy e ne rimase per un attimo perplesso, prima di aprirla e leggerla restandone piacevolmente sorpreso. Il ragazzo gli aveva fatto una promessa, avrebbe guardato nel suo cuore per capire cosa lo legava a lui.
Avrebbe aspettato che Percy trovasse le sue risposte e poi l'avrebbe incontrato per parlargli faccia a faccia, al momento doveva solo restare in ascolto di quello che i nemici volevano fare veramente con le chiavi degli Dei.
