L'alba

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Gli occhi si socchiusero, accecati dalla luce del sole. Una nuova alba, una speranza, un sorriso alla vita di qualcuno. Felicità? Non proprio. Un raggio di luce nel cielo arrossato del mattino. Una nuova speranza? No. Quella, nessuno l'aveva mai persa.

Le nuvole leggere di tutti i rosa che volteggiavano nel cielo armoniose. L'aria frizzante e rinfrescante che pungeva il viso, e lo lavava dai sogni di una notte passata.

Il silenzio carico di suoni che svegliava i pensieri.

Un passo, non di più, verso quel mondo di pace, mentre una brezza di sicurezza accarezzava il volto di un anima senza paura.

La mattina, no, l'alba, che i miti pensieri notturni ha appena bruciato, con un soffio leggero e fatato che incanta i bambini.

Volava leggera la mente, tra i mille colori di un alba presente. Un rumore di sorrisi di sottofondo, a formare carezze che solleticavano il mento.

Due occhi vivaci e pazienti, scrutavano il cielo senza orizzonti. Un respiro profondo e poi un tuffo nei pensieri passati e in quelli futuri.

Un sogno, niente di più, in confronto alla pace dell'anima che allora aveva la meglio sugl'incubi serali, di quando nulla più aveva un senso se non quello sbagliato.

Un altro respiro squarciava il rumore delle nubi e del sole appena sorto sul volto di un guerriero di pace. Un attimo di nostalgia e poi lo sguardo si volge al futuro e al presente di qualche anno fa.

La mente sospira e smette di pensare, dopo che il gallo si svegli contento e omaggi l'aria col suo straziante lamento.

Lui infatti urla di spavento alla conoscenza del fatto che un nuovo giorno di fretta e ambizioni per trascorrere sta. E il suo urlo di scontento l'aria immobilizzerà per un po', ma niente potrà mai cambiare i fatti del tempo che in un sol verso vanno.

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