Prima di iniziare un piccolo messaggio per @ragazzadidiamanti (scusa non riesco a taggarti, spero che tu legga lo stesso questo capitolo). Volevo solo scusarmi perché non mi funzionano i messaggi e quindi non riesco a risponderti. Comunque sia puoi continuare a scrivermi e io leggerò i tuoi messaggi ovviamente, non mi disturbi affatto anzi, mi fa piacere che ti ritrovi in quello che scrivo/penso. Continua pure, mi piace ascoltare. Ovviamente questo è riferito anche agli altri lettori (quei 3 coraggiosi che mi sopportano, sono commosso). Ma adesso fatemi iniziare.
Ciao, o tu che leggi,
Anche chiamato lettore.
Ciao, o tu che credi,
Anche chiamato credente.
Ciao anche a voi,
Voi che sognate,
Anche chiamati sognatori.
Ciao a te, o tu che non ti arrendi,
Il tuo nome è mostro.
O guerriero di pace, mostro del dolore dall'anima straziata.
Tu che con quale coraggio ti rialzi e sorridi all'inferno che stai per attraversare.
Tu che lotti per ciò che credi giusto,
tu che non lasci passare,
tu che sai che il mondo è ingiusto, ma che odi le ingiustizie.
Tu che continuerai a lottare a colpi di parola e urla silenziose,
tu che continuerai a far sapere a tutti le tue idee senza lamentarti.
Il tuo lamento non è udibile, ma il tuo dolore è percepibile come un lampo nel fuoco delle anime che vogliono ascoltarti, che il loro funesto e triste dovere aiuti a sperare e attendere pazientemente un qualcosa di peggiore che non arriverà tardi.
O, tu, anima oscura per la quale la peggiore sofferenza è vedere gli altri soffrire e non poterci fare niente.
O, tu che consideri l'indifferenza il peggiore dei mali e torto non hai,
tu, che maltratti te stesso per proteggere gli altri,
Tu che rifletti troppo mentre agisci accecato dalla ragione.
Tu che ti rialzi dall'inferno di questo mondo, per poi ricadere sputando sangue coi tuoi pungi aperti e le tue parole stanche, di chi le ha viste tutte e le ha giocate tutte, fino a quando le forze non lo abbandonassero senza più volontà di vivere per chi solo la morte cerca.
