Capitolo 8

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Capitolo 8: Il momento della verità

Dal giorno dell'incontro con il Grifone, era passato molto tempo, Merlin aveva salvato il principe altre volte, ma quella mattina a Camelot si presentò la madre del ragazzo per chiedere udienza a re Uther. Merlin chiese aiuto ad Arthur che spiegò tutto al padre, Uther in un primo momento decise di non mandare Arthur in un territorio che non era sotto il suo regno, ma vedendo quanto Merlin avesse fatto per il figlio e vedendoli salutarsi e la preoccupazione di Arthur decise di mandarlo a Eldor e raggiungere così il ragazzo.

Intanto Merlin, sua madre, Gwen e Morgana si erano accampati per passare la notte, Unith aveva notato, però, lo sguardo triste del figlio.

«Merlin, sicuro di stare bene?»

«Sì, sto bene...»

«Cerca di dormire, domani sarà una giornata pesante» Merlin annuì e restò sveglio ancora per un po' quando sentì la stanchezza farsi strada in lui si andò a coricare, solo alcuni minuti dopo un rumore lo svegliò e si mise sull'attenti, scoprendo così che il nuovo arrivato era Arthur.

«Arthur, sei venuto!»

«Sì. Alla fine mio padre ha accettato per farmi venire qui» i due ragazzi tornarono all'accampamento e si misero a riposare, quella notte Merlin si accoccolò vicino ad Arthur che sorpreso da quel gesto gli passò un braccio attorno ai fianchi, la mattina dopo Unith, vedendo il ragazzo biondo sorrise. Anche Gwen e Morgana si svegliarono poco dopo, quando anche Merlin si svegliò sentendo il braccio del principe attorno ai suoi fianchi sorrise.

«Arthur, svegliati!» il principe si mosse nel sonno e lentamente aprì gli occhi.

«Merlin...»

«In piedi maestà dobbiamo andare!» la vitalità di Merlin, nonostante quello a cui andiamo incontro lo mise di buon umore. Arrivati a Eldor, Arthur si osservò intorno, era un piccolo paese di contadini, ma quando vide Will avvicinarsi a Merlin non poté impedirsi di essere geloso e afferrare così Merlin per il fianco e portarlo lontano da lui.

«Arthur, cosa?»

«Non mi piace quel ragazzo...» dietro quelle parole nascondeva la sua gelosia, cosa che fece piacere a Merlin, ma non osava sperare in niente. Quando i briganti tornarono al villaggio Arthur notò subito la loro differenza numerica.

Nei tre giorni che i banditi non si presentarono addestrò i contadini nel parare, attaccare e schivare i colpi, ma non perse nemmeno di vista Will, il ragazzo aveva tentato più e più volte ad avvicinarsi a Merlin, ma il suo sguardo gli aveva sempre fatto cambiare idea.

Durante lo scontro con i briganti Merlin fu costretto ad usare la magia e creò così un piccolo tornado di vento che spazzò via parte dei briganti, non si accorse che Arthur però l'aveva notato. Quando il principe dovette scontrarsi con il capo dei briganti non poté accorgersi di un altro pronto ad attaccarlo, ma Will avendo capito quanto Merlin tenesse al giovane reale gli fece da scudo prendendo in pieno il colpo mortale.

«Will!» Merlin gli si avvicinò.

«Merlin, ne sono certo Arthur sarà un ottimo Re, capisco perché ne sei innamorato, ma un po' ci avevo sperato in noi...»

«Mi dispiace Will, ma non vivo senza di lui...»

«Diglielo...» detto questo chiuse gli occhi privo di vita. Arthur posò una mano sulla spalla di Merlin, il ragazzo alzò lo sguardo e si gettò tra le braccia del principe.

«Arthur, scusami ti ho mentito...» il principe capiva a cosa si riferiva, l'aveva visto pochi minuti prima, ma sapeva che se avesse potuto spezzare la sua maledizione l'avrebbe fatto.

«Non importa Merlin, adesso è tutto finito» Merlin alzò lo sguardo specchiandosi negli occhi del principe sorrise incerto.

«Arthur...» il principe, aveva avvertito una nota di supplica nella voce del ragazzo così seguendo il suo istinto e sperando di averci visto giusto posò le sue labbra su quelle del ragazzo stretto tra le sue braccia.

Per un attimo solo Merlin rimase sorpreso ma poi ricambiò quel bacio inatteso e desiderato da tanto tempo mettendoci dentro tutto il suo amore per il principe. A quel punto una luce argentea avvolse Arthur e quando si dissolse le squame di drago che ricoprivano il suo corpo svanirono riportandolo al suo aspetto originario.

Quando nel pomeriggio tornarono a Camelot, Uther notò subito la differenza, e ne rimase colpito. Su figlio non aveva più le squame che lo ricoprivano e notandolo tenere per mano il ragazzo capì che era tutta opera sua. Quando restarono da soli Arthur spiegò a Uther quello che era successo, il sovrano non ne rimase sorpreso e accettò nonostante tutto di buon grado la sua relazione con Merlin.    

Merlin e la bestiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora