Capitolo 6

516 24 0
                                    


Capitolo 6: Il calice avvelenato

Nimueh infuriata per l'intrusione del giovane mago prepara un calice avvelenato. Si unì ai servi di Lord Beiard e giunse sotto falso nome a Camelot, così sostituisce il calice diretto ad Arthur con quello avvelenato.

Durante la cena, Nimueh, portò Merlin fuori dalla sala.

«Non dovrei dirlo a nessuno...» era agitata, ma, recitava bene.

«Calmati parti dall'inizio»

«Ho visto Lord Beiard, mettere qualcosa nel calice di Arthur»

«Era veleno» la strega annuì e Merlin corse nella sala proprio mentre stavano per bere dai calici.

«Fermati! È avvelenato!» prese il calice dalle mani del principe.

«Merlin, ma sei impazzito? Ritira quello che hai detto» Arthur guardava il giovane mago preoccupato.

«Quali prove hai per dire questo?» Uther voleva saperne di più, ma aveva notato la nota di paura nella voce del figlio.

«L'hanno visto metterci qualcosa...»

«Chi l'avrebbe visto?»

«Non posso dirlo...» stava tirando via il suo lato protettivo verso le persone.

«Non mi faccio accusare da un servo...» disse Lord Beiard.

«Se quello che dice non è vero, potrete fare di lui quello che volete, ma, se quello che dice è vero, ve la vedrete con me! Per provare la cosa, sarà lui a berlo...» Arthur, guardò suo padre sconvolto.

«Padre! Merlin, ritira tutto...»

«Andrà tutto bene, non aver paura Arthur...» sconvolto dalle parole del giovane mago, senza poter far niente lo osservò bere dal calice. Alcuni minuti dopo sotto l'effetto del veleno, il giovane mago perse conoscenza. Il principe si riprese al tintinnio del calice sul pavimento e si inginocchiò al suo fianco.

«Merlin...»

«Merlin! Riesci a sentirmi...» Gaius lo aveva affiancato assieme a Gwen.

«Dobbiamo portarlo nelle mie stanze» senza pensarci troppo Arthur si caricò il giovane mago sulle spalle, era leggero, respirava sempre più a fatica e stava bruciando.

«Mettetelo sul letto, piano... respira davvero a fatica» il giovane principe con delicatezza lo mise sul letto e lo prese solo un attimo per mano.

«Sta scottando...»

«Gwen dammi il calice, devo identificare il veleno... bisogna tenere bassa la sua temperatura» la ragazza obbedì al cerusico e dopo avergli dato il calice si mise a rinfrescare il volto del giovane mago.

«C'è il petalo di un non so quale fiore...» Arthur gli si avvicinò e lo osservò cercare in uno dei suoi libri.

«Il fiore della morte...»

«Gaius, puoi creare l'antidoto?»

«Sire, serve la foglia del fiore della morte, cresce solo nelle grotte protette dal basilisco» gli mostrò la foto della creatura in questione.

«Sembra divertente...»

«Sire, un solo morso della creatura e il suo veleno vi potrebbe uccidere» il giovane principe osservò il giovane mago disteso sul letto, non avrebbe permesso che quel veleno diretto a lui lo uccidesse.

«Quanto può resistere?»

«Quattro al massimo cinque giorni, ma, poi la morte arriverà, lenta e dolorosa» il cerusico non gli aveva dato molte possibilità, doveva andare e trovare quel fiore. Prima di lasciare la stanza Arthur, si avvicinò a Merlin e si inginocchiò al suo fianco accarezzandogli il volto.

Merlin e la bestiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora