Capitolo 5

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CAPITOLO 5

Harry e Draco si svegliarono tardi quella mattina, ma si prepararono lo stesso ed andarono a mangiare qualcosa in sala grande.

Il ragazzo dai capelli corvini era un po' perplesso, perchè, i Grifoni ancora non aveva fatto qualcosa per quel suo cambio di casa e si aspettava qualche strano scherzetto da parte loro.

Nonostante tutto rimase tranquillo senza far vedere ad altri quella sua preoccupazione.

Draco curioso per quella loro relazione gli domandò con un sussurro malizioso: «Cosa facciamo oggi?»

«Non saprei. Tu cosa vorresti fare?» gli domandò a sua volta il ragazzo dai capelli corvini.

Il ragazzo dai capelli biondi ci pensò su ed alla fine disse: «Potremmo fare qualcosa di piacevole per entrambi»

Harry capì al volo e sorrise: «Certamente possiamo farlo»

Quella loro discussione fu interrotta da Fred e George che si accomodarono uno al fianco di Harry l'altro al fianco di Draco ed insieme domandarono: «Com'è che non vi state ammazzando a vicenda?»

«Stiamo insieme. Non vedo perchè dovremmo litigare» rispose Harry senza giri di parole.

I due li osservarono sorpresi per poi domandare ad Harry: «Lo dirai a Ginny? Lei tu ama da tempo...»

«Sai che m'importa. Non le ho mai detto che m'interessava. Ci parlavo solo perchè era sempre in mezzo alle palle» ammise lui riprendendo a mangiare tranquillamente.

I due gemelli non rimasero sorpresi da quella sua risposta, ma lo lasciarono da solo con il compagno.

Al termine della colazione i due decisero di andare in giardino, ma appena uscirono dalla Sala Grande si ritrovarono davanti Hermione, Ron, Ginny e qualche altro Grifone a bloccargli la strada.

«Eccoci faccia a faccia Harry» disse Ron senza nascondere la sua rabbia.

«Cosa vorresti?» chiese con noncuranza come se parlasse con l'essere più inutile che si potesse trovare davanti in quel momento.

Il ragazzo dai capelli rossi puntò contro di lui la bacchetta: «Tu devi stare con i Grifondoro! Tu non sei un Serpeverde!»

«Spiacente io dovevo essere già al primo anno tra i Serpeverde» rispose lui scrollando le spalle.

Ron fece per lanciargli contro un incantesimo come del resto anche gli altri Grifoni, ma lui spinse via Draco in modo che non ne rimasse coinvolto ed in un attimo lanciò contro di loro la maledizione cruciatus, ma aveva tolto loro la voce tanto che seppur urlando nessuno lì sentì.

Draco nello spostamento, però, si storse la caviglia ritrovandosi a terra e l'osservò preoccupato per un attimo, ma Harry gli tese la mano: «Andiamo!»

«Non credo di poter camminare...» in quel momento il ragazzo dagli occhi di giada si posarono sulla caviglia del ragazzo e mise via la bacchetta.

Senza pensarci troppo lo sorresse e quando i Grifoni si rialzarono li osservò freddamente: «Siete solo dei codardi. Sparite dalla mia vista o la maledizione Cruciatus sarà una lieve carezza»

Il gruppo dei Grifoni se ne andò di corsa e Harry portò Draco fino all'entrata della Sala Comune dei Serpeverde, disse la parola magica ed il muro s'aprì permettendo loro di entrare nella sala comune.

Il ragazzo dagli occhi di giada senza dire una parola porto Draco fino ad una poltroncina dove gli tolse la scarpa e la calza.

Osservò la sua caviglia ormai violacea e borbottò: «Quegli stronzi la pagheranno cara...» e sussurrò: «Ferula» le bende s'avvolsero attorno la caviglia del ragazzo.

Harry si rialzò, i suoi occhi che prima erano verdi brillanti adesso erano più scuri venati di rosso, ma cercando di imbrigliare la sua magia si diresse verso l'entrata della Sala Comune e l'aprì esclamando: «Accio stampelle!»

Gli oggetti richiamati arrivarono subito da lui, rientrò poco dopo ed avvicinandosi a Draco gliele diede: «Per ora non posso fare altro. Chiederò a Madama Chips di controllarti la caviglia»

Poco dopo Harry andò a cercare Madama Chips e Pansy gli domandò: «Non è che Potter giocherà un brutto scherzo ai Grifoni?»

«Non lo so...» balbettò lui cercando di capire cos'avesse in mente il compagno in quel momento.

S'alzò con l'aiuto delle stampelle, ma non ebbe il tempo di aprire il varco dalla sala comune che si ritrovò davanti Madama Chips e Piton che gli bloccarono la strada.

«Potter, ci ha detto che hai preso una storta e che ti ha fasciato la caviglia. Voleva, però, che Madama Chips ti vedesse» gli spiegò il professore di pozioni.

Draco annuì e s'andò a sedere nuovamente, la donna gli s'avvicinò e controllò la sua caviglia fasciandola nuovamente poco dopo: «È una distorsione abbastanza grave e si vede dal gonfiore. Potter è stato bravo a bendartela e darti queste stampelle» s'interruppe un attimo ed aggiunse: «Dovrai mettere questa pozione sulla caviglia per il gonfiore e portare le stampelle per tre settimane» Draco alle parole della donna annuì si rialzò dal letto con l'aiuto delle stampelle: «Severus, sai dove potrebbe essere Potter?» non voleva camminare per tutta la scuola con quelle stampelle era fin troppo faticoso.

«L'ho visto andare in biblioteca per terminare una ricerca» rispose lui.

«Grazie, Sev» disse lui lasciando la stanza seguito dai due.

Vedendo Blaise e Pansy s'avvicinò loro: «Devo vedere Potter. Mi accompagnate in biblioteca?» i due annuirono e s'alzarono dal divanetto dove erano seduti.

I due ragazzi l'accompagnarono fino alla biblioteca e subito notarono la presenza del ragazzo che fissava insistentemente il foglio e il libro davanti a lui con le mani tra i capelli.

Draco l'avvicinò ed Harry spostò la sedia in modo che potesse sedersi tranquillamente, quel gesto lo sorprese nuovamente, ma s'accomodò al suo fianco e prendendo coraggio disse: «Madama Chips mi ha detto che hai fatto un ottimo lavoro nel bloccarmi la caviglia. Cosa stai facendo?»

«Pozioni, sono un po' indietro con la tabella di marcia» ammise lui.

«Posso?» chiese Draco.

Il ragazzo gli tese il libro e una matita, tranquillamente il ragazzo biondo segnò vari appunti e ridiede il libro al ragazzo.

I quattro lasciarono la biblioteca e tornarono nella stanza del ragazzo biondo.

Una volta che ne varcarono la soglia si chiusero la porta alle spalle e Draco si mise seduto sul letto sospirando, Harry notandolo poggiare con fatica la caviglia sul letto prese il cuscino che aveva dietro la schiena e senza fargli male glielo mise sotto la caviglia e Pansy e Blaise li lasciarono da soli.

Harry quel giorno, però, non fece niente che potesse far affaticare il compagno, ma Draco non era di quell'idea e pochi minuti dopo si ritrovarono distesi sul letto completamente nudi.

Il ragazzo biondo stando attento a non farsi male s'avvicinò ad Harry legandogli le gambe attorno ai fianchi guidando la sua virilità in modo che lo penetrasse completamente e tenendo le braccia all'indietro iniziò a muoversi lentamente facendo gemere entrambi di piacere.

Harry si morse il labbro cercando di resistere all'orgasmo imminente, ma all'ennesima spinta si riverso nel compagno che fece la stessa cosa poco dopo.

Alla fine lo liberò dalla sua presenza per poi far distendere entrambi tra le coperte e dopo essersi coperti si rilassarono fino ad addormentarsi.

Si svegliarono solo per cenare, ma lo fecero restando in camera dato che Draco non se la sentiva di andare in Sala Grande.  

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