『10』

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YOONGI:

Non sembrava per niente spaventata, fissava lo schermo senza sbattere mai le palpebre, emetteva urletti agitati nelle pause di suspance ed era come se non ci fossi stato.

Continuai ad un usare i pop-corn come antistress finché non sentii picchiettarmi la spalla

"Y-Yoongi io vado a dormire"

Spensi la televisione e mi alzai insieme a lei

"Hai già sonno?"

"Ho solo bisogno di rilassarmi un po' "

"Conosco un modo migliore, soffri di vertigini?"

"Ni?" rispose incerta

La portai fino alla soffitta dove c'era una vecchia scala impolverata che si connetteva alla finestrella per arrivare al tetto.
La aiutai a salire e mi sedetti con lei in braccio circondandole i fianchi con le braccia. Trovavo sempre l'ispirazione per i miei brani quando venivo sul tetto e ammiravo il panorama, anche se non era la fine del mondo mi bastava.

"Perché sei così gentile con me?"

"Non so cosa intendi per gentile ma con te sto bene"

"I tuoi genitori dove sono?"

"Mio padre è in questa città ma non so dove e non lo voglio sapere, mia madre la sento qualche volta per telefono ma non ho la più pallida idea di dove si trovi"

"Oh- scusa non volevo.."

"Tranquilla a me va meglio così"

Appoggiò la testa sulla mia spalla e rimanemmo così per un tempo interminabile. A fissare le luci colorate dei locali e quelle delle case, le macchine che sfrecciavano tra le strade quasi vuote, la luna più grande del solito davanti a noi, sentivo i miei sentimenti aumentare e il suo corpo farsi più pesante, segno che si era addormenta.

-
La portai in quella che per quella notte sarebbe stata la sua stanza e le rimboccai le coperte per poi andare nella mia, senza riuscire a prendere sonno.

Passai il tempo a fissare il soffitto e a canticchiare canzoni, guardai l'orologio e si erano fatte le tre di notte quando ad un certo punto notai Giulia appoggiata alla porta della mia camera che mi guardava.

"Posso dormire qui con te?"

"Brutto sogno?"

Fece di sì con la testa e battei con la mano il posto vicino a me.

"Non dovevamo guardare quel film"

"Sei tu che sei troppo orgogliosa e ti sei guardata ogni scena"

"Sta zitto"

Le circondai le spalle con un braccio e lei appoggiò il capo sul mio petto, finalmente entrambi riuscimmo ad addormentarci.

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