『12』

16 2 7
                                    

YOONGI:

Aprii svogliatamente la porta della mia stanza trovando quei sei deficenti ancora a dormire. Mi assentai per un solo giorno e la camera era diventata uno schifo: vestiti per terra, macchie strane sulla moquette che era già orribile di sé, i miei pacchetti di sigarette sparsi e vuoti, una tenda caduta, bottiglie rotte..

Tirai un pugno al muro facendo cadere un quadretto raffigurante una barchetta in modo che si svegliassero tutti.

"Che cazzo avete combinato?"

Una capigliatura a noce di cocco spettinata sbucò fuori dalla coperta mostrando un Jungkook con le occhiaie fino alle ginocchia che si massaggiava la testa dolorante, seguito poi da tutti gli altri che si sedettero sul materasso con la fronte corrucciata e gli occhi semi-chiusi.

"Mi date una fottuta risposta sì o no?" chiesi impaziente.

Taehyung alzò la mano, per poi indicare Namjoon, che a sua volta indicò Jin, che a sua volta indicò Jimin.

"Le compagne di stanza della tua amichetta sono venute a bussarci dicendo che voi due eravate fuori a divertirvi, poi a Namjoon venì la brillante idea di farle entrare; e fa già ridere così" mi spiegò il più piccolo.

Non era solo "un'amichetta" o la mia alunna, lei stava diventando qualcosa di più importante, qualcosa che allo stesso tempo mi faceva dare importanza anche a me stesso, facendomi trovare una speranza. Cercavo solo qualcuno che mi accettasse, e forse quel qualcuno era proprio lei, Giulia.

"Pft, sappiate che mi dovete ritornare i pacchetti di sigarette" dissi per poi togliermi le scarpe e mettermi una felpa più pesante.

Mentre aiutai a sistemare la stanza con la musica a palla, sentii bussare alla porta, andai ad aprire e mi si presentò davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento: Scarlett, la mia ex. Una bionda squallida con gli occhi azzurri, quell' azzurro che non potrebbe essere paragonato minimamente all' azzurro degli occhi di Giulia.
Tempo fa decisi di mettermi con lei solo perché teneva mio padre lontano da casa offrendole da bere e forse anche droga gratuitamente nel suo lurido bar; era cotta di me e in qualche modo dovevo ricambiarle il favore. Dopo qualche mese litigammo e così lei decise che a pagare tutto quello che si buttava giù mio padre spettasse a me.

Cercai di sbatterle la porta in faccia ma il suo tacco rosso del cazzo la bloccó prima.

"Salda tutto e non verrò più" ah, quella voce è così stridula e assordante..

"Io non ti devo niente, ho già saldato tutto mettendomi con te, questi erano i patti, ora sparisci" il mio tono di voce risultò più stronzo del solito per mia fortuna.

"Voglio i soldi adesso"

"Non me ne frega un cazzo"

Riuscii a chiudere la porta e sentii da fuori le sue minacce di cui poco mi interessava: "Ti rovinerò la vita Min Yoongi"

Più di così non è possibile fare, ma apprezzerò i tuoi sforzi se la metti così.

☞₣ɨяʂʈ ⓛⓞⓥⓔ☜ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora