『13』

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[consiglio di ascoltare la canzone↑↑↑durante la lettura]

GIULIA:

Presi i miei spartiti incamminandomi verso quell'aula piccola che tanto mi piaceva ..forse mi piaceva perché c'era lui.

Attraversai il grande cortile che separava i dormitori dalle classi e notai una ragazza bionda seduta su una panchina intenta ad osservarmi con uno sguardo freddo, quasi inquietante; cercai di non guardarla ed arrivai in fretta a lezione. Prima di entrare mi soffermai ad ascoltare una melodia che attraversó i muri, la porta e il mio cuore.

Bussai, Yoongi mi invitò ad entrare con uno dei suoi sorrisi gengivali e i capelli spettinati che gli ricadevano sugli occhi, presi posto vicino a lui e posizionai i brani sul pianoforte.

"Che canzone stavi suonando prima?"

"So far away, l'ho scritta io.. ti piace?"

"Si, sembra..profonda"

"Lo è.."
E iniziò a suonarla, di nuovo.
Di nuovo il mio cuore accelerò i battiti,
di nuovo mi persi a pensare al perché di questi brani così lenti, quando invece sembrava che questo ragazzo avesse dentro un casino tremendo,
di nuovo i miei occhi si soffermarono sulla sua figura minuta, sulla corazza che si era creato, sulla capacità con cui le sue mani esprimevano tutto ciò che provava su dei semplici tasti,
di nuovo mi ritrovai a pensare all'amore,
all'amore che provava Yoongi per quello strumento,
all'amore che provavo io per lui,
di nuovo mi persi, di nuovo il mio cervello si sconnesse da tutto, focalizzandosi solo su quel suono.

Istintivamente poggiai le mie mani sulle sue, erano fredde, Yoongi non si fermò, e io imitai i suoi movimenti, un sorriso si formò sui visi di entrambi e di nuovo sentimmo un "click" della macchina fotografica che immortalò quel momento, lo stesso "click" che sentimmo nel bosco, mi girai verso la finestra, ma nessuno.

Guardai Yoongi in cerca di una risposta che neanche lui avrebbe saputo darmi e alzò le spalle.

La schermata del mio cellulare si accese, mostrando un messaggio inviato da un numero sconosciuto:

"All'entrata del tuo dormitorio domani appena finite le lezioni"

"Chi è?" mi chiese Yoongi allungando la testa verso il mio telefono

"N-niente, mia madre.." riposi il telefono in tasca.

Se avessi ricevuto questo messaggio quando non ero con Yoongi magari avrei pensato che fosse stato lui, come l'altra volta, invece no, mi ritrovo qui colma d'ansia impaziente di aspettare l'indomani.

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