16. IL PRIMO BACIO

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19 giugno 1987
Emily POV

Non lo vidi più fino all'ultimo giorno di scuola. Ero sicura che mi stesse evitando. Avevo avuto 13 giorni per rimuginare sull'accaduto ma ancora non ero arrivata a niente.
L'8 di giugno avevo subito uno scherzo da Kai che nemmeno ricordo perché lo ignorai. Non avevo per niente voglia di stare ai suoi giochetti. Non mi vendicai e lui non fece altri scherzi. Non fece nemmeno domande, semplicemente mi lasciò nel mio brodo. Sapevo però che era turbato anche se non lo dava a vedere.

All'uscita da scuola trovai Gerald appoggiato ad un muretto intento ad accendersi una sigaretta. Erano 13 giorni che avevo la sua giacca sempre nella borsa. Se volevo evitare di tenermela fino a settembre, avrei dovuto ridargliela in quel preciso momento.

 Se volevo evitare di tenermela fino a settembre, avrei dovuto ridargliela in quel preciso momento

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Alzò lo sguardo su di me e si irrigidì all'istante.
-Sono venuta a ridarti questa.- dissi freddamente togliendo la giacca dalla borsa.
Lui annuì e la prese dalle mie mani.
-Beh, io..io vado...buone vacanze...- mormorai prima di andarmene.
Non ottenni risposta.
Arrivai a metá piazzale (che ormai era deserto) poi mi voltai.
-Si può sapere cosa ti ho fatto?-sbottai.
Lui fece un sorrisetto e buttò la sigaretta a terra schiacciandola poi con la punta della scarpa.
-Non mi hai fatto niente...-
Stava venendo verso di me e io ero incapace di fare qualsiasi cosa.
Ormai era di fronte a me e mi squadrava dalla testa ai piedi.
-Mi fa solo arrabbiare che perdi la tua vita dietro a Parker mentre potresti avere di meglio.-
Sospirai.
-Tipo te?- sputai freddamente.
-Non ho detto questo.-
-Però l'hai pensato.-
-No.-
-Si.-
Si spazientì e girò sui tacchi per andarsene, ma poi cambiò idea.
-Oh, al Diavolo!- esclamó prima di voltarsi, prendere il mio viso tra le mani e stamparmi un bacio sulla bocca.

Le sue labbra erano morbide però sapeva di fumo.
La cosa non mi diede fastidio perché ero troppo occupata a controllare il mio respiro e calmare il mio cuore impazzito.
Sentii la sua lingua esplorare la mia bocca e subito ricambiai.
La sua mano mi teneva una guancia e col pollice disegnava dei piccoli cerchi.
Mi abbandonai alle sensazioni di quel bacio interminabile, del mio primo bacio.

Improvvisamente nella mia testa vidi Kai. Non so perché successe. Forse perché fino a pochi istanti prima ero convinta che sarebbe stata lui la persona a cui avrei dato il mio primo bacio. Fu come uno schiaffo. Mi staccai ansimante da Gerald, lo guardai un attimo negli occhi e poi...scappai.

Correvo, correvo a perdifiato cercando di sfogare tutto ciò che mi stava opprimendo e cercando di lasciarmi indietro tutta quella situazione assurda.
Decisi che avevo un'intera estate davanti e a settembre tutto sarebbe tornato nella norma. Non avrei mai più dato la possibilitá a Gerald Gillum di avvicinarsi a me.

NEMESI - Le due metàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora