Capitolo 12

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Bevvi il mio caffè tutto d'unsorso poi mi soffermai a guardare le persone che camminavano fuori  dal bar.È straordinario come il mondo va avanti  anche se tu non sei pronta a superare gli ostacoli,era esattamente quello che mi stava accadendo.

Era già passata una settimana dalla cena , da quella cena.

Inizio Flashback
- Paul -lo salutai ,anche lui fece lo stesso e mi baciò il dorso della mano

-vedo che sei stupenda-disse

-grazie ,sai mi sto abituando ai tuoi complimenti

-prego e comunque è meglio che ti abitui perché te ne farò tanti, che nemmeno t'immagini - mi lasciai scappare un ghigno e lui mi sorrise, non era il  solito sorriso ma un sorriso caldo , puro che non aveva nessuna traccia di falsità.

Con John al mio fianco salutammo tutte le persone che conoscevamo poi ad un certo punto

- che cavolo ci fai qui-dissi a Luke alterandomi, esatto Luke che diavolo ci faceva qui.

-Un ciao, come stai,no?!-

-Beatrice, tutto apposto?- chiesepreoccupato John

- si ,John non ti preoccupare, puoilasciarmi un attimo da sola con lui, se non ti dispiace?-

-si-  rispose e si allontanò, anche io mi allontanai  con Luke, e cercai un angolino più appartato.

-Vuoi spiegarmi che diamine ci fai qui?-  non era cambiato molto dall'ultima volta esattamente 2 anni fa

Inizio secondo Flashback

Roma

ero a Roma in Italia per una vacanza studio, era stupenda, e una notte mentre ero in discoteca incontrai Luke.Sapevo che in lui c'era qualcosa in più rispetto agli altri. Iniziai a conoscerlo e dopo un mese si era avverata la mia profezia che in lui c'era qualcosa  in più: ero innamorata avevo solo sedici anni e lui venti ,ma avendo trovato l'amore mi sentivo la padrona del mondo, nessuno mi  avrebbe mai potuto rendere triste.

Ma ahimè feci l'errore più grande della mia vita. A due mesi dal nostro fidanzamento persi la verginità con lui, quando lo decisi ero fiera e pronta ma il giorno dopo me ne pentii amaramente

- stronzo, quindi per te sono stata solo un passatempo?- lui non rispose ma come si dice: chi tace acconsente

-esci dalla mia vita- mi vestii rapidamente presi le mie cose e uscii dalla stanza sbattendo la porta e con le lacrime che mi offuscavano la vista.

Fine secondo Flashback .

I ricci castani gli cadevano disordinatamente sul suo viso incorniciandolo facendo risaltare i suoi occhi color miele e lo facevano sembrare ancora un sedicenne.

I miei genitori non sapevano della storia che avevamo avuto ed essendo in Italia, ripartendo per New York non avrei avuto problemi , perché non lo avrei mai rivisto, il passato mi  stava perseguitando.

La mia dipendenza. ..tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora