Capitolo 29

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Cuore

Paul’s pov

guardammo il tramonto il silenzio ,accoccolati l’uno  nelle braccia dell’altro, eravamo in silenzio non perché non sapevamo cosa dire ma perché qual silenzio si spiegava meglio delle parole. Quando iniziò a fare buio mi alzai e accesi le candele poi mi sedetti dietro di lei con le gambe aperte in modo da poterla abbracciare da dietro e in modo che il suo corpo combaciasse perfettamente con il mio. Lei si accoccolo, sembrava una piccola e dolce bambina bisognosa di attenzioni e coccole ,con quegli occhioni da cerbiatto mi faceva sentire speciale e  unico.- amore chiudi gli occhi – le  dissi mi girai e cercai sotto i cuscini la scatolina della gioielleria, la presi e tirai fuori la collana di mia madre, il gioielliere aveva fatto un buon lavoro.- hai ancora gli occhi chiusi? - - si- rispose in  un sussurro , aprii il gancetto e poi gliela misi al collo scostando di lato leggermente i capelli, gliela agganciai – ora puoi aprire gli occhi-gli dissi posando dei piccoli bacetti sul collo- dio mio Paul è meravigliosa- si girò verso di me e mi diede un lungo e passionale bacio-era di mia madre, l’unica cosa che mi restava di lei,così ho voluto donartela- era un piccolo cuoricino d’argento che si apriva e avevo fatto incidere abilmente le nostre iniziali.-è stupenda, me ne prenderò cura- - adesso a  mangiare –le dissi aiutandola ad alzarsi, poi le avvicinai  la sedia al tavolo- grazie- mi rispose – per la mia principessa questo ed altro- - ti stai comportando bene, anzi benissimo per essere la prima volta che sei fidanzato - - si, sto dando il cento per cento di me stesso, voglio donarti tutto quel che posso- -mi sedetti e presi il mio telefono dalla tasca per chiamare Martin per far servire la cena. Feci uno squillo e staccai , così subito dopo Martin comparì con le portate in mano e lo poggio sul tavolo e poi se ne andò. La cena era squisita l’avevamo mangiata gustandola tutta fino all’ultima briciola- e il dolce- chiese dolcemente  -e bhe , avevo in mente un’altra cosa per noi due- - d’accordo, questa idea mi piace di più-  - sei la mia piccola depravata- risposi sorridendo poi alzai ma con fare più veloce lei si alzò prima che potessi avvicinarmi alla mia sedia e mi saltò addosso  allacciando le gambe intorno ai mie fianchi  e nell’orecchio mi sussurrò – sei io sono la tua depravata tu sei il mio Bastardo- lo disse in un modo pazzesco, che mi fece venire i brividi ma mi fece salire anche alla stelle l’eccitazione . Dolcemente la posai sui cuscini e iniziai a baciarla con fare lento ma molto appagante , poi passai a mordicchiarle i lobi delle orecchie e si fece scappare qualche gemito di piacere , mente io le torturavo il collo lei mi levò la giacca , senza mai interrompere il nostro contatto, poi passo alla camicia e sbottono qualche bottone,ora toccava a me, le baciai intorno alla scollatura e poi le sfilai il vestitino lanciandolo a terra , mi alzai un attimo e la guardai compiaciuto , mi leccai il labbro e continuai a baciarla,poi ad scesi con la mia mani birichina fino alle piccole mutandine di pizzo bianco , ma lei mi fermò- no, basta Paul, non ci riesco- - capisco tesoro,quando vorrai io sarò sempre qui ad aspettarti - - so che lo volevi tanto , ma non ci riesco è più forte di me, ho paura che come Luke dopo avermi scopata mi lascerai- disse rattristandosi, mi veniva un senso di rabbia solo al pensiero che Luke l’aveva usata , l’aveva illusa. Presi la giacca che era caduta vicino a me e gliela misi, presi anche una coperta e la coprì, poi mi accoccolai posando la testa sulla sua pancia- non ti preoccupare, hai capito? Io posso aspettare come ho aspettato fino a ora,perché voglio che tu sia pronta a farlo e che non te ne pentirai a vita – dissi in  tono autoritario – va bene,spero solo che le tue parole non saranno come quelle di Luke- disse triste, nei suoi  occhi si potevano cogliere i suoi sentimenti, rabbia, tristezza, delusione, paura, pentimento.-ci sarà un settima tutta per noi prima di tornare a lavoro, e proprio in questa settima  ho in mente di realizzarti una sorpresa-cullata dalla mia voce si addormento, un piccolo cucciolo, che dormiva sereno, la osservai     , vidi i suoi lineamenti addolcirsi e rilassarsi, le labbra erano un tantino schiuse , poi iniziò a gridare – no, ti prego, non mi lasciare- - shh, piccola, dormi non ti lascio- le accarezzai la fronte e le aciugai le goccioline di sudore che le sie erano formate, poi senza muoverla troppo la presi in braccio stile sposa e la portai in camera, delicatamente le sfilai la mia giacca e le infilai una delle magliette che non usavo più ,poi le rimboccai le coperte , le stampai un bacio sulla fronte- fai sogno d’oro i devo uscire – le dissi, il dovere mi chiamava se volevo vedere vivere    Bea e Travis….

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Ciao care, scusate se il capitolo è corto ma potevo scrivere solo questo,  vi volevo ringraziare dei voti e commenti che mi date che a volte mi fanno scendere qualche lacrimuccia ,poi vi volevo informare che ci saranno altri  circa altri cinque capitoli importanti e volevo avere un parere se vi piace l’idea che scriva la mia dipendenza..tu 2 , se mi direte di si vi posso solo svelare che bea Rimarrà incinta ma non vi immaginate il  caos che succederà , mentre se con questo libro la storia finirà i bambini non arriveranno subito….baciiiii fatemi sapere che ne pensate mi raccomando                                                                                                               

La mia dipendenza. ..tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora