Capitolo 30

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Ti voglio

Beatriçe ‘s pov

1 dicembre

Ero impaziente di sapere che cosa aveva organizzato Paul, me lo aveva tenuto nascosta da quel giorno della cena. Passeggiavo nervosamente avanti e indietro nel salotto, ero sola in casa e l’ansia stava salendo alle stelle l’unica cosa che sapevo e che dovevo indossare il vestito che era nella custodia e che non mi era permesso di vedere..In questi mesi si era comportato davvero bene , mi ha dato tutto quello che poteva, è stato gentilissimo e poco a poco ho imparato a conoscerlo insieme ai suoi segreti, che mi ha svelato un po’ alla volta, quando stavo con lui mi sentivo bene, tranquilla , lui aveva colto nel segno ogni mio sentimento, facendomelo esternare .Paul stava tornando, lo sentivo canticchiare qualche verso di una canzone che non conoscevo,aveva un’aria piuttosto felice- dai andiamoci a preparare- disse entrando in salotto – non si saluta ah..?- chiesi mettendo il broncio – quando fai così mi viene   una voglia irrefrenabile- - allora lo farò più spesso-  - sei una bambina viziata- non risposi – mi fai la barba? - chiese con la faccia da cucciolo, passandosi una mano nei capelli scompigliandoli- devo controllare la mia agenda- inizia a pensare ad alta voce per provocarlo- ho trovato un buco, ora - - andiamo- mi prese in braccio in stile sposa e mi portò in bagno, poi mi fece poggiare i piedi a terra e inizia a preparare l’occorrente , mentre lui se ne stava seduto sul water e si godeva la scena,presi un ‘asciugamano e gliela poggia sulle ginocchia , misi la schiuma da barba su un palmo e  inizia a spalmarla, poi presi il rasoio e delicatamente inizia a raderlo- sei così delicata, lo fai meglio di me- - shh, non disturbare l’artista nel momento delle sue creazioni- finii di raderlo, presi l’asciugamano e asciugai i residui della schiuma da barba, poi presi il dopo barba che mi piaceva tanto e glielo spalmai facendogli un lento e seducente massaggio – e no mia cara, non mi fare eccitare- io continuai a massaggiarlo scendendo fino al collo e posandogli qualche bacetto , ormai al limite della sopportazione , infilò la sua lingua nella mia e iniziò a giocarci con avidità e io feci lo stesso con la sua. Aprii le gambe e mi sedetti su di lui,e iniziammo a baciarci, con baci passionali e lenti che mi toglievano il fiato,poi repentinamente si alzò e io aggancia le gambe su i suoi fianchi e le braccia intorno al collo e continuammo a baciarci, aprii il box della doccia e si ficcò la dentro poi aprì l’acqua a primo impatto era fredda ,ma anche essendo a dicembre per me quel l’acqua a contatto con la mia pelle eccitata sembrava bollire .Ormai eravamo bagnati fradici e perseveravamo ancora a baciarci e non accennavamo alcun segno a finirla ,slacciai le gambe dalla sua vita e scesi con i piedi per terra, iniziò a sfilarmi la maglietta , ora toccava a me , gli tolsi la sua e con un dito inizia a fare delle piccole s immaginarie  e poi gli stampai qualche bacetto , ora toccava di nuovo a lui, che non preferì levarmi il reggiseno, ma passò a sbottonare i miei jeans ormai appesantiti dall’acqua,sbottonò con un estenuante lentezza il bottone e poi la cerniera, poi prese i bordi e iniziò a sfilarmeli provocandomi dei piccoli brividi, poi alzai prima un piede e poi l’altro per facilitarlo  e li tolse gettandoli fra gli altri indumenti, mi piaceva tanto questo gioco e volevo continuarlo fino alla fine anche saltando la sorpresa che mi aveva organizzato. Ero rimasta davanti a lui solo con l’intimo che era diventato un po’ trasparente a causa dell’acqua gelata che scorreva sui nostri corpi, anche se non mi dava fastidio, per me era come se fosse chiusa, gli sbottonai i pantaloni e glieli sfilai, rimase solo in boxer- oh merda- imprecò – dai muoviti Bea che se no arriviamo in ritardo- iniziai a passare il bagnoschiuma sulla mia pelle massaggiandolo con estrema lentezza , orami il suo pene si stava ingrossando tirando sempre di più il tessuto dei boxer, mi guardava estasiato – ti piace ciò che vedi?- - non potrei dire di no, perché mentirei spudoratamente- indicò la sua erezione – sei la causa di questo, e ora dovrò rimanere con la voglia e insoddisfatto  per tutta la serata- - dai forza vieni qua che ti strofino il bagnoschiuma-  lo feci girare di spalle e inizia a massaggiarlo, e si lasciò scappare qualche gemito di piacere, l’acqua gli colava mettendo in risalto ancora di più i suoi addominali  il suo fondoschiena, gli passai il bagnoschiuma su tutto il corpo e poi lo sciacquai , lui si sfilò i boxer  lanciandoli sulla pila di vestiti bagnati  ed uscì dalla doccia , si avvolse un asciugamano e se ne andò, lasciandomi sola, mi sfilai anche io l’intimo  e inizia a sciacquarmi, poi uscii e inizia ad asciugarmi i capelli, che mi gocciolavano lungo le spalle, li tamponai ben bene poi presi il phon ed inizia ad asciugarli , mentre mi asciugavo i capelli  mi guardavo allo specchio, contemplando una Beatriçe diversa, una Beatriçe nuova che aveva gli occhi che le brillavano di più del solito, e guardandoli attentamente si poteva vedere tutti i sentimenti che provava, i suoi occhi erano diventai un libro aperto e chiunque lo poteva leggere, poi passai al mio colorito, leggermente più roseo e gli zigomi sempre arrossati, infine  passai ad ispezionarmi internamente , ero più sicura , più felice e non temevo più di non essere all’altezza per lui, il mio sogno si era avverato , mi mamma aveva ragione l’amore mi era piombato davanti come una nuvola a ciel sereno proprio quando avevo perso le speranze, è come dire che avevo trovato un oasi ricca di vegetazione nel deserto proprio quando non avevo più le forze di continuare ad andare avanti.  Dovevo proprio ringraziare Paul, perché è stato tutto merito suo se mi ha trasformato e se ora lui è tutto per me , nemmeno i miei sogni hanno retto quando si sono scontrati con lui, si sono sbriciolanti lentamente perché infondo sapevo che non li volevo veramente tanto quanto volevo lui. Così il temporale è arrivato, bagnandomi dissetandomi e mi ha infuso pace interiore avverando il mio sogno, amare. Finii di asciugarmi i capelli e trovai Paul in camera che si stava vestendo- mi piace quando hai i capelli spettinati- gli confidai sbattendo leggermente le palpebre in modo da sembrare sdolcinata – io ti confido un segreto- mi sussurrò avvicinandosi  al mio orecchio- a me piace tutto di te - - sicuro, sicuro, sicuro?- - mai stato più sicuro in vita mia- - ti ho fatto diventare sdolcinato, e in questo momento sono fiera di me stessa per averti fatto diventare, così- gli scompigliai ancora di più i capelli, poi si allontano da me e tornò con la custodia del vestito in mano- aprilo -mi ordinò poggiandolo sul nostro letto, non mi sembrava più strano dire nostro , aprii lentamente la cerniera e tirai fuori un vestito rosso e lungo e molto semplice, solo con una vertiginosa scollatura sulla schiena- è meraviglioso- riposi sincera – non c’è bisogno che ti mette addosso abiti particolari, perché sei già bella di tuo- disse mentre si sistemava i gemelli,  mi avvicinai e gli posai un piccolo bacio e innocente sulla guancia-posso farti una richiesta?- mi chiese dolcemente – falla, così vedrò se potrò accontentarti- sorrisi – non truccarti, così sei più bella - - ok, lo farò,solo per te perché degli altri non me ne importa niente- sorrise come un bambino piccolo che aveva ricevuto il regalo che voleva da Babbo Natale. Indossai il vestito e poi mi affacciai alla grande vetrata, ormai era già buio, le luci dei grattacieli erano già accese e già da qualche parte si potevano scorgere luci natalizie, poi alzai lo  sguardo al cielo  e tanti piccoli  puntini bianchi, che sembravano danzare nel cielo leggeri e graziosi scesero, stava nevicando – Paul guarda- gridai facendolo sussultare per il tono alto della mia voce , velocemente venne  e si posizionò dietro di me , - sta nevicando, Paul, sta nevicando- dissi euforica come una bambina, mi cinse la vita  dolcemente da dietro– non trovi che sia bello?- mi chiese lui, i suoi occhi azzurri si fecero più cupi lasciando trasparire un velo di malinconia anche nella sua voce- si è stupendo- mi sentivo come un fiocco di neve, unico, grazioso e leggero- perché sei diventato triste tutto d’un colpo?- chiesi apprensiva, si sedette sul letto prendendosi la testa fra le mani – devi sapere , che come oggi i miei genitori si sono sposati  e proprio come oggi stava nevicando, amavo sentire le  storie di quando si erano sposati, infatti la mamma me le raccontava sempre prima di andare a dormire a mo’ di favola,e io ogni volta la ascoltavo con le orecchie tese in modo da imparare più particolari possibili-mi avvicinai a lui e gli accarezzai dolcemente le spalle- i tuoi genitori , saranno fieri di te- non rispose a quelle parole e se ne uscii con un semplice – andiamo che è tardi- prese il suo cappotto e lo indossò , poi prese anche il mio e mi aiutò a metterlo- dove andiamo, ora me lo puoi svelare?- chiesi , con la curiosità che saliva sempre di più – ancora non posso dirtelo , ci avviammo verso l’ascensore e io mi avvinghiai a lui più forte che potevo e chiusi gli occhi- vedo che hai ancora paura dell’ascensore?- - si ,e pure molta perché una volta sono rimasta chiusa per circa un’ora- - non ti preoccupare , se rimarremo chiusi ci sono io con te – in men che non si dica eravamo già arrivati nel garage e la limousine era già accesa e ci stava aspettando, mi aprii la portiera e io salii alzandomi il vestito in modo da non farmi impaccio, anche Paul salì  e fece segno a Martin di partire, poi prese dal cestello due calici e una bottiglia di champagne  e la aprì , ne versò un po’ ,in ciascuno dei due bicchieri e me lo porse facendo un brindisi – a noi- disse e iniziai a trangugiare lo champagne che mi provocò un leggero bruciore in gola  non essendo amante degli alcolici, feci un leggero sorriso a Paul , quel sorriso valeva più di cento parole e anche lui me ne fece uno, ero un di quelli che voleva dire “ti amo, ti accetto per come sei , con tutti i tuoi difetti e pregi, perché infondo amare vuol dire ti accetto per come sei”- impaziente , piccola?- mi disse accorgendosi del mio piede che batteva nervosamente e le mani che giocavano con il piede del calice- si, non vedo l’ora di vedere quello che stai combinando- mi levò il bicchiere dalle mani  e mi prese la mano ed iniziò ad accarezzarmela – calmati, vedrai che ti piacerà-  d’un tratto la limousine si fermò- siamo arrivati- disse scalpitante Paul , uscii e mi trovai di fronte l’hotel  Plaza , che era pieno di gente , che stava succedendo? Stava nevicando  ancora e più intensamente , ci avviammo verso l’entrata, e si sentiva il vociare delle persone che c’erano dentro , prima di varcare la porta l’hotel cadde in silenzio. Quando varcammo la porta iniziarono a gridare viva i fidanzatini e a fare brindisi alzando in aria i calici- contenta?- mi sussurrò – come non potrei esserlo!- affermai , non ci poteva credere che Paul aveva organizzato una festa di fidanzamento, era stato bravissimo , mi sfilai il cappotto e lo consegnai al cameriere e Paul  fece lo stesso e ci avviammo al centro della sala dove Paul richiamò l’attenzione di tutti i presenti – signori e signori volete farmi l’onore di ascoltarmi – si sistemò i capelli con la mano tirandoli  indietro , poi si sistemò anche la giacca e s’inginocchiò, si esatto s’inginocchiò, non potevo credere a quello che stava succedendo , mi portai le mani alla bocca e poi iniziò a parlare, ero già diventata tutta rossa per a vergogna e l’emozione di stare al centro dell’attenzione – cara Beatriçe James , lo so che potrà sembrare precoce l’idea ma io so che tu sei la donna della mia vita, sei perfetta per me,ti amo alla follia con tutti i tuoi pregi e difetti, quando sono con te mi sento unico ed un uomo migliore, quindi detto questo- tirò fuori dalla tasca una scatolina e l’aprì-mi vuoi sposare ?- - si, si e si- in quel momento le emozioni si erano prese gioco del mio corpo facendomi restare senza fiato e sbalordita , mi inginocchiai di fronte a lui e gli diedi un lungo bacio poi mi mise l’anello al dito e tutti i presenti iniziarono a battere le mani e a gridare, prima di alzarci gli sussurrai – fammi tua- lui non rispose , perché infondo sapevo già la risposta. A poco a  poco gli invitati si avvicinarono e ci fecero le più sentite congratulazioni, fra gli invitati c’erano anche mio fratello con la sua futura sposa Giuliette e anche mia sorella Denise con suo marito Austin, scrutai bene mia sorella e gli occhi andarono a  cadere sulla sua pancia , esatto era incinta, gli corsi incontro e gli toccai il pancino- che bella notizia,- le dissi – e già, anche la tua, non ti ho mai visto così bella,raggiante e innamorata - - hai ragione , a che mese sei? –  chiesi contenta perché sarei diventata zia- sono entrata da poco nel sesto mese- rispose sorridente – è maschio o femmina?- - ancora non abbiamo chiesto alla dottoressa  che sesso è io lo vorrei sapere alla nascita , ma Austin lo vorrebbe sapere alla prossima ecografia però l’importante e che sia sano o sana- - hai finì in bellezza e io non vedevo l’ora di tornare a casa- ti è piaciuta?- chiese Paul , poi iniziammo a sentire dei colpi, qualcosa che sbatteva contro la nostra macchina – Beatriçe allacciati la cintura- disse in tono autoritario , feci  come mi aveva ordinato, avevo paura e mi tremavano le mani- Martin cosa sta succedendo?- - signore una macchina si scaglia  contro la nostra- - riconosci di chi sia la macchina ?- - no, non l’ho mai vista signore - - seminala – intanto la macchina si abbatteva con furia  sulla  nostra, che all’impatto slittava un po’ per via delle neve , avevo paura chi poteva fare questo, chi ci voleva morti?- tutto bene?- mi chiese , annui con la testa, e poi mi prese la mano e la strinse forte alla sua ,gli impatti finirono e si sentì la voce di Martin –l’ho seminato- - bene , ora guarda se ci segue - - si signore-  portai la mano di Paul  sul mio cuore che batteva all’impazzata per la paura, lui non aprii bocca , dopo un po’ arrivammo a casa e di corsa salimmo nell’appartamento – fammi , tua- gli sussurrai – ti voglio più di ogni altra cosa- neanche stavolta aprì bocca e si limitò solo ai fatti.

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Scusate se non ho potuto rispondere ai commenti quindi volevo ringraziare di cuore e che secondo libro sia ,ho fatto già un po’ di copertine e le ho postate sulla mia pagina facebook  Fly_is_ possible, andate e mettete mi piace a quella che vi piace di più.

La mia dipendenza. ..tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora