Capitolo 5

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Iniziai ad avere un respiro irregolare.

Cercai di rimettere insieme i pezzi e di non urlare.

Passai il sangue con le dita, e mi accorsi che era ancora fresco.

Decisi di seguire le traccie.

Portarono a una balconata.

Vidi un uomo disteso a terra a pancia in giù che ansimava.

Chiamai diverse volte, ma nessuno si preoccupava a venire in soccorso.

Strappai la stoffa dalla mia giacca e la strinsi alla gamba insanguinata cercando di alleviare il dolore.

L'uomo si accorse della mia presenza e indietreggiò.

Non parlava, faceva dei segnali con le dita.

Era un senzavoce.

Peeta mi venne in soccorso.

Cercammo di consolarlo mentre informavamo i pacificatori, che non sbattereno ciglia.

Decisi di prendere del ghiaccio.Ma non sarebbe bastato.Poco dopo il cuore del senzavoce cessò di battere.

Io mi buttai tra le braccia di Peeta, piangendo disperata.

"Che succede?" singhiozzai.

"Solo, stai attenta.Dorota potrebbe averlo fatto apposta per.."

"Per?" chiesi col trucco colato ormai tutto sulle mie guancie pallide.

"Avvertirti" disse in tono più serio.

"Stai più attenta domani."aggiunse abbracciandomi.

"Se qualcuno dovesse toccarti, la pagherà molto cara"

Sentì per un attimo le farfalle nello stomaco.

"Basta, ferma" disse il mio subsconscio.

"...s-si"balbettai già rossa in viso.

Lui se ne accorse e mi strinse a se.

"Cazzo, sweet" pensai.

"Peeta.."dissi come se volessi continuare.

Ma non mi fu concesso.

Peeta mi stava baciando, e io stavo tremando.

"Tenta di clamarti, idiota"pensai.

"Non posso fare questo a Katniss" dissi.

Lui si stacco.

"Katniss?"fece un sorriso da ebete.

Purtroppo Snow tempo fa aveva tolto del tutto i ricordi a Peeta.

E lui si sforzava davvero, ma sapevo che lui ricordava.Faceva finta.

Fu il suo sorriso a farmelo capire.

Mi baciò più intensamente.

"Basta, ti prego." questo fu solo quello che riuscì a dire.

Lui smise appena la porta si aprì.

Haymitch corse da noi in preda al panico.

"Ragazzi, cosa è successo?"

Haymitch era davvero interessato per una volta?!Oddio.

"È...m-morto" disse Peeta.

Io annui.

"Chi?Chi?" chiese ancora col fiatone.

"Un senzavoce, Penny l'ha trovato qui già in fin di vita .."ammise Peeta.

Haymitch uscì, buttando un vaso a terra.Okay, siamo nei guai.

"Stavamo dicendo?"continuò.

"No.Ascolta.Io domani sarò in quell'arena con Jay.E sai come finirà.Morirò.Prima io e poi lui.Siamo deboli.L'unica cosa che non voglio è vederti star male.."ammisi accarezzandogli il viso.Lui strinse la mia mano.Ci stavamo guardando negli occhi come se fosse un'addio.

Ecco Katniss.

Finalmente!Alleluia!Mi staccati da lui e corsi ad abbracciarla.

Lei mi disse che sapeva tutto su quell'uomo e sull'accaduto.Peeta si mise a prendere una 'boccata d'aria'.

Preparai un thè a Katniss.

Glielo versai in una graziosa tazzina di porcellana.

Varcò la soglia Jay, che mi strinse a se.

Non smettendo di chiedermi come io stessi.

Peeta lo guardò in cagnesco e...continuarono così per tutta la serata.

Dovevo parlare con Peeta.

Ora, subito.

Jay, la prese come una sfida, ne approfittò e mi baciò davanti ai presenti..e a Peeta che ormai fingeva di annuire a quel gesto.

Io abbracciai Jay.gli sussurrai in seguito di smetterla.

Lui mi morse il lobo, e a quel punto gli diedi una manata davanti a tutti.

"Sappi che quando saremo nell'arena sarai la prima che ucciderò!" Gridò.

"Non se prima ti ucciderò io!"

Piangevo già, io lo amavo e non potevo vederlo così.

Peeta lo prese per la maglia e quello che successe dopo fu il mio 'buonafortuna'

Grazie Snow, grazie mille.

Hunger Games-The hopelessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora