Gli uomini, oltrepassato la grande porta, la chiusero alle loro spalle.
- Marjl, lui è Sirius Samael responsabile della sicurezza nel Castello e di tutti noi!-,
- Consegnate le vostre armi My Lady! non sono ammesse quelle non convenzionali, è la nuova politica!-.
Isilsar e Marjl si guardarono sorridendo, Sirius lì guardò perplesso.
- Scusaci Sirius, non volevamo mancarti di rispetto!- Lui si schiarì la voce con imbarazzo.
Sirius osservò Marjl attentamente con quei suoi occhi acuti e penetranti, creandole disagio:
- Mi permetta l'ardire My Lady, ma definirla come un diamante è un eufemismo! Stupisce per la sua luminosità, affascina con i suoi riverberi e meraviglia per la sua anima eterna!-.
Il viso di Marjl avvampò: - Grazie??? -
Rimase stupefatto anche Isilsar: - Era solo un casto dire il tuo... Nulla di personale?-,
- Ho certo, scusate! Findir ha parlato molto di voi My Lady ma...non credevo che fosse così tangibile la vostra stupefacente singolarità !-
Isilsar la prese per mano, oltrepassarono il grande cortile per avviarsi verso l'interno e le loro stanze.
- Cosa intendevi per "tangibile singolarità"?- era curioso, voleva capire le velate allusioni di Sirius,
- Non qui Signore! Sono argomenti di una certa riservatezza!- questa affermazione non face che aumentare la sua curiosità.Si fermarono davanti a quello che era stato lo studio di Elisiel, entrarono in rispettoso silenzio. Isilsar si guardò attorno con un velo di tristezza e un profondo respiro, era passato molto tempo dal ultima volta ma tutto era come lo ricordava. Si accomodò su una grande poltrona di robusto legno e cuoio, accarezzando i braccioli intarsiati e un po' logori dal tempo, dove si sedeva da bambino mentre Elisiel era impegnato nel suo lavoro. Marjl si accomodò in una poltrona più piccola ma non meno suntuosa: era della madre di Isilsar. Sirius dopo aver chiuso con cura la porta, restò in piedi davanti a loro.
Isilsar lo osservò attentamente: era calmo,padrone della situazione, Findir aveva riposto la sua fiducia nell'uomo giusto, si appoggiò alla scrivania fissando entrambi con le braccia conserte
- Cosa sapete su My Lady, sulla sua vita?-
Isilsar e Marjl si guardarono smarriti:
- Poco o nulla!- disse Lui
- Tutto ciò che so di me è che non essere quel che si aspettavano io fossi, si è dimostrata una disgrazia unica!- Lei lo guardò di rimando, si era persa? Non capiva questa cosa
- Che il vostro sesso non è quello che dovrebbe essere, è questo che sapete?- lei mosse la testa in segno di assenso
- Non è stato un tragico errore, il DNA si è riscritto, il vostro patrimonio genetico non appartiene a nessuno dei vostri genitori!- Marjl sgranò gli occhi,
- Siete un esperimento fuori controllo! Ora arriva la parte interessante...non avete un termine!-
Isilsar lo guardò con visibile sorpresa:
- Che significa un esperimento e non avere termine? Sirius sii più preciso!-
- Volevano creare Sorveglianti con capacità di rigenerarsi, per controllare a loro piacere il multiverso con il minor costo: immaginate un esercito di giovani agguerriti e indistruttibili... -
Marjl rispose in tono seccato, per lei erano inutili giri di parole,
- Invece sono nata io! Fine della storia, non è così?-
Sirius la guardò molto intensamente, avanzò verso di lei, si piegò su un ginocchio, vi appoggiò entrambe le mani piegando la testa, per Isilsar questo era il saluto ossequioso destinato ai nobili e agli Arconti: cosa stava succedendo? Si portò sul bordo della poltrona, sporgendo il busto in avanti, mentre Marjl gli lancio un'occhiata interrogativa:
- My Lady! Voi non potrete rigenerarvi...questo no, non vi é possibile! Ma la vostra vita è infinita: come un diamante! I vostri figli saranno immortali come voi, nel tempo acquisiranno capacità rigenerative e oltre... chissà! Per voi ora tutto è possibile! La vita è un libro bianco tutto da scrivere!-.
Rimasero entrambi senza parole, sbalorditi, ma Sirius continuò dopo essersi sollevato da terra:
- Finlas lo sa! È consapevole di tutto questo!-
- Ma come!- chiese Isilsar, la sua mente rifiutava tutto questo,
- Si sposta nel multiverso da molto tempo, ha stretto alleanze e patti ignobili, non sarà stato difficile ottenere il suo sangue!-
Isilsar si alzò aggirando la poltrona, seguendo un pensiero: ora era tutto chiaro, la violenza degli attacchi contro i sorveglianti:
- Stà distruggendo la sua progenie! Ecco spiegata la ferocia contro i sorveglianti, per nascondere i suoi fini, e per creare una nuova generazione... con lei. Sanno che io farò l'impossibile per fermarlo...-
Non continuò, ma emise un ringhio così potente da essere paragonato ad un ruggito , e batté i pugni con tale forza sulla massiccia poltrona, che scricchiolò paurosamente:
- FIGLI DI PUTTANA!- urlò con quanto più fiato aveva in gola.
Marjl era impietrita: cosa ne sarebbe stato di lei? Una vita senza fine! una solitudine senza fine, un dolore senza fine...senza di lui? Non esisteva...si alzò lentamente mentre Isilsar, furioso, discuteva con Sirius, si avvicinò alla scrivania prendendo uno stiletto che vi era appoggiato, i suoi bagliori la ipnotizzavano, lo strinse tra le mani: meglio farla finita ora liberare Isi da se stessa e da questo delirio.
Ma Sirius era sempre un passo avanti, intuì le sue intenzioni, si mosse velocissimo nell'afferrare prima la sua mano poi Marjl stringendola a sè, ma lei iniziò a scalciare, urlare come impazzita, intervenne anche Isilsar che le afferrò le mani:
- Lasciatemi! Non voglio tutto questo, lasciatemi!-
Isilsar le stringeva i polsi parlando in tono pacato, cercando di calmarla,
- Marjl calmati! Nessuno ti farà del male! Ti proteggeremo, sarai al sicuro!?-
- Non capisci! Tu non capisci! Non mi spaventa Finlas o ciò che vuole, io non voglio continuare una vita senza di te! Ciò che sono ci porterà a questo, non voglio!-
Sirius la lasciò, si rifugiò tra le sue braccia iniziando a piangere, la strinse a se cercando di calmarla, guardò Sirius in cerca di un aiuto che non poteva dargli. La sentì scivolare tra le sue braccia:
- Marjl! Marjl!- la sollevò senza fatica, Sirius fu pronto a sentire il suo polso:
- È svenuta! Tutto questo era troppo...forse non dovevo! Avverto immediatamente il medico!-
- La porto nelle mie stanze, starà comoda fino al vostro arrivo!- uscì a passo veloce reggendo Marjl tra le braccia
La guardò, era pallidissima quasi esangue, respirava appena,
- Coraggio piccola! sono qui con te!-
Incrociò uno degli uomini di Sirius, che si fermò immediatamente per dare aiuto all'Arconte in visibile difficoltà:
- Cosa è accaduto Signore?- il tono della sua voce era teso,
- Per cortesia, apri la porta della mia stanza, portami un bacile di acqua fresca e un panno pulito!-,
Il giovane aprì la porta, una volta che lui la oltrepassò la chiuse e sparì in cerca di ciò che il suo Signore aveva richiesto.
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Il Cuore e il Sangue: L'Alchimia
FantasyCrudele é il conflitto tra fratelli. - Aristotele -