CAPITOLO 14

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Passato il momento, Sirius, impartendo ordini secchi, mandò sei uomini sul terrazzo per rilevare le tracce lasciate del suo modulatore. Marjl e Isilsar rimasero in disparte seduti sul bordo del letto, mentre lui e Darius scandagliavano la stanza in cerca di una qualche fonte di energia.
- Non posso credere a ciò che ho sentito, sono una sua creazione, ma come e quando...ohh cielo mi sento male!- si piegò sulle ginocchia. Lui si accovaccio vicino, accarezzando quel corpo tremante .
Uno degli uomini sul terrazzo rientro, si avvicinò a Sirius agitato:
- Abbiamo le coordinate, sono precise e leggibili!-
- Fate un secondo controllo, voglio essere sicuro!-
l'uomo sparì di nuovo, quindi parlò con Darius che uscì velocemente dalla stanza, solo allora rivolse a loro la sua attenzione, Isilsar si alzò:
- Come può essere una sua creazione?-
- Ricorda ciò che ho detto? Alleanze ignobili. Il multiverso è costituito dal tempo, ha giocato di anticipo sapendo ciò che avrebbe scatenato!-.
Isilsar era scioccato! Aiutò Marjl ad accomodarsi sul letto, quindi lo guardarono entrambi con aria smarrita, fece un sospiro preparandosi ad una spiegazione:
- Questa chiaramente è solo un ipotesi, si è mai allontanato per lunghi periodi dal castello?- Isilsar rispose guardandosi rapidamente attorno:
- Siii? Per mesi interi, contrariamente al volere di nostro padre! E quando fece ritorno era in compagnia di Aranor... ma questo è risaputo-
- Il multiverso è anche tempo, come ho già detto, spazio tempo per l'esattezza, ogni realtà... a il suo spaziotempo, deve aver trovato il sistema di entrare in un tempo passato per i suoi studi o per se stesso... con il suo smisurato ego. Poi intuendo le potenzialità delle sue scoperte ha preso accordi con il Consiglio, promettendo chissà quali meraviglie per potersi muovere senza conseguenze, consegnando volutamente parte del suo lavoro. A questo punto è stato gabbato, tagliato fuori. Il Consiglio a continuato la ricerca e le sperimentazioni venendo meno al loro accordo!-,
- E il Consiglio a creato me!- disse Marjl- ma perché massacrare la sua progenie io sarei nata lo stesso? Perché scatenare questa guerra contro i sorveglianti?-
- Tutto questo prima di sapere della vostra nascita! E poi si è sentito tradito, i Sorveglianti con la loro continua presenza impediscono i salti, cosa che ostacolava le sue ricerche sull'immortalità! - fu Isilsar a parlare:
- Ha parlato di Alchimia! Conosco il termine ma in modo approssimativo-
Sirius inarcò le sopracciglia, ma vide sui loro volti una scintilla e capi a cosa si riferivano, irrigidì il busto incrociando le dita: -
- L'immortalità alchemica è pura utopia!- il suo tono era duro, strinse le labbra e corrugò la fronte:
- Avete osservato attentamente il suo aspetto? È invecchiato, ora osservate lei!- indicando Marjl - questa è la singolarità! Una giovinezza eterna, una gioventù senza fine! Questo è ciò che desidera a ogni costo-.
Uno dei suoi uomini si avvicinò, si spostò per conferire tranquillamente, Isilsar e Marjl si guardarono con evidente delusione: aveva ragione. Sirius torno da loro con l'espressione di chi ha preso una decisione:
- Parlerò con Findir, gli farò analizzare i dati raccolti per sapere con precisione dove andare, se siete d'accordo partiremo domani all'alba con dieci dei miei uomini. Avete appetito?- entrambi risposero con un cenno ma senza entusiasmo - bene, avvertito le cucine, i miei uomini vi sorveglieranno con discrezione- fece un gesto, e i suoi uomini si avviarono alla porta- vorrete un pó di intimità... quindi...- fece un inchino e uscì chiudendo la porta.

Lei si rifugiò tra le sue braccia, l'unico posto sicuro, lo sentì sospirare e si strinse ancora di più, sino a sentire la sua stessa essenza vitale: quale dolce suono!.
- Ti devo parlare!- lei alzò la testa, la stava fissando, un'ombra passò nei suoi occhi
- Tu puoi scegliere amor mio...possiamo invecchiare e morire insieme!-.
I suoi occhi si fecero grandi, così grandi che poteva specchiarsi dentro, si illuminò:
- Non prenderti gioco di me! Dimmi come!- chiese speranzosa,
- Io... non so altro, tutto ciò che so è questo! Perdonami!- lo stava ancora guardando, con una certezza in fondo ai suoi occhi:
- Forse io ho la risposta, è solo una sensazione ma...!-
- Dimmi piccola incantatrice, dimmi cosa pensi di sapere!- era curioso.
Lei si sciolse dal suo abbraccio. Lui prese le mani tra le sue, erano fredde, pervase da un tremito:
- Dimmi ti prego, l'ansia mi uccide!- Lei fece un profondo respiro:
- Ora sono mortale... come te!-
Isilsar guardò il soffitto per un attimo era esasperato, la pregò di nuovo:
- Da cosa viene questa tua certezza, da qualcosa che io non so?- Lei fece di nuovo un sospiro e poi sbuffò, era in difficoltà, non sapeva come spiegarsi:
-Non so spiegare perché so ciò che so, ma è così... aspetto un figlio e questo ha mutato la mia situazione-.
Isilsar rimase pietrificato con la bocca aperta, non sapeva come reagire era forse impazzita?
- Il medico ti ha visitato, una visita approfondita e con strumenti che non lasciano alito a dubbi, non ha notato il tuo stato!-
- Non mi sbaglio, lo sento crescere... è come se mi parlasse!-
La sorpresa mutò in sospetto, forse Marjl e Chris non erano stati sinceri! E la rabbia iniziò a farsi strada nel suo cuore.
- Di quanti mesi?- la voce lasciò trasparire la sua rabbia.
Lo guardò con sorpresa:- Mesi? Ma quali mesi, qui si parla di giorni Isi!-
Lui si sentì sollevato da un lato e preoccupato dall'altro.
- Tesoro non può essere possibile? Come fai a dire una cosa simile!- prese il suo viso tra le mani,
- Ti ripeto non lo so, è una sensazione molto forte...  non so nulla... nemmeno cosa o chi sono! - e si strinse a lui.
In quel momento capii che non mentiva, di questo era sicuro, ciò che diceva era la pura verità anche se non sapeva come prendere la cosa.
Era ancora incredulo ma felice: in fondo ai suoi occhi la verità brillava più di una stella. Lei accarezzò le sue labbra piano. Lui spaziò il suo viso con sguardo sollecito sussurrando:
- Non posso ancora credere che sia vero! Ma i tuoi occhi non mentono, un figlio...nostro...-
Piegò la testa sul suo viso e la baciò, premendo con forza la sua bocca su quelle labbra schiuse in attesa. Si lasciò cadere sul letto portandola con sé, i loro respiri si fusero come anche i loro battiti, lui iniziò ad abbassare lentamente la zip, senza fretta, ricoprendo il suo corpo di baci.

Il Cuore e il Sangue: L'AlchimiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora