8. Giorno 2 (Maddy🌹)

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Sento una porta sbattere, e sobbalzo.
È mezzogiorno! Quanto cazzo ho dormito?
Mi alzo e vado in cucina, dove trovo Ave con non so quante borse in mano.
Lei mi vede "Finalmente ti sei alzata!"
"Cosa sono tutte quelle borse?"
"Sta mattina dovevamo andare a fare shopping insieme ma tu hai dormito fino a tardi quindi le cose per sta sera le ho comprate io, e non possiamo andare neanche al ristorante che mi hai promesso" dice un po' irritata. Sí cazzo, in tutto questo mi ero dimenticata di cercare un ristorante.
"Sarà per un' altra volta" rispondo.
Lei intanto con le borse in mano mi prende per un braccio e mi porta in camera sua.
Apre la prima e tira fuori alcuni trucchi "Ho comprato un po' di trucchi perché ho visto che non ne hai molti" annuisco, intanto lei tira fuori due vestiti "questo è il tuo, oggi ci dobbiamo divertire quindi ne ho preso uno molto scollato, spero ti piaccia" e me lo porge, io lo guardo, è bellissimo nero con una scollatura molto ampia a V, non molto lungo e con delle spalline che lasciano fuori la schiena dietro.
Non ne ho mai messo uno così ma Ally ha ragione oggi mi devo sfogare, è la mia serata!
"Che fai non lo provi?" chiede io sorrido e non me lo faccio ripetere due volte, il vestito mi fa risaltare molto le curve. Intanto lei prende il suo e si cambia, anche il suo non è molto coperto solo che bianco e con il pizzo.
Una volta indossati mi mostra le scarpe le mie sono nere "ma che tacco mi hai preso? Sono troppo alte" rido, "sono giuste, non rompere e mettile" faccio come mi ordina, le sue sono bianche che si intonano perfettamente al vestito.
Ci guardiamo allo specchio "siamo delle fighe pazzesche" dice "ma ora dobbiamo fare un altra cosa" quindi mi fa togliere il vestito e andiamo verso camera mia.
Apre il cassetto, ha un altra borsa in mano non ho idea di cosa contenga, ma mi irrita che lo apre senza permesso "Che fai?" dico con un tono forse troppo severo
"Non penserai mica di andare in discoteca con le mutante con i gatti vero?" ride, e mi mostra il contenuto del sacchetto.
"Non ci credo, mi hai preso della biancheria intima?"
"E molto sexy" aggiunge.
La abbraccio ha pensato a tutto non ci credo.
"Se devi limonarti un tizio almeno fallo con la biancheria giusta" e mi da il sacchetto.
"Ora vai in bagno, provala e dimmi cosa ne pensi".
Entro in bagno e mi chiudo la porta alle spalle, prendo le mutande e il reggiseno e me li provo, sono veramente belli, neri, con dei ricami neri e molto sexy.
In fondo trovo però lo scontrino, cosa che non avrei mai dovuto trovare, leggo il prezzo totale che a speso e quasi svengo "trecentocinquanta dollari" sussurro.
Mi ricambio, devo parlarle.
Esco dal bagno "Piaciuti?" chiede
"Anche troppo, ma..." e faccio un pausa.
"Ma...?"
"Ma ho trovato questo nella borsa" e le porgo lo scontrino, lei diventa rossa "Si scusa mi ero dimenticata di buttarlo".
"Cazzo, hai speso trecentocinquanta dollari in cui gran parte solo per me!" Dico con un misto di stupore, felicità e incomprensione.
"Non riuscirò mai ha ripagarti" dico.
"Oh cazzo, ok visto che è già venuto fuori, quei soldi non sono miei" io la guardo.
"Cos... cosa?" dico aumentando il tono della voce, mi sto seriamente preoccupando.
"Sai quando ti ho detto che è stata una ragazza ad invitarmi in discoteca?" faccio segno di sì, "Beh non è così, un ragazzo si è seduto vicino a me e mi ha detto che mi avrebbe pagato bene se fossi andata con lui e avrei fatto finta di essere la sua fidanzata, baciando e facendo la carina con lui" non so cosa pensare, lei Ave, che si fa corrompere per queste cose...
Intanto continua "Io all'inizio non avevo accettato, ma lui mi ha mostrato mille dollari, dicendo che sarebbero stati solo per una sera, poi mi diede un bacio, io cercavo di staccarmi ma non ci riuscivo, ero bloccata contro il finestrino.
Mi ha infilato i soldi in tasca e mi ha sussurrato che sono figa, poi si è staccato ma sempre vicino a me mi ha minacciato dicendo che se non avrei fatto quello che mi diceva o sarei andata a raccontarlo a qualcuno avrei avuto seri problemi, che preferisco non dire.
Non... non potevo rifiutare ne pot... potevo scappare" e comincia a piangere. Io la guardo mi fa pena, la abbraccio.
"Ti aiuto io, voglio dire noi siamo ormai vere amiche e dobbiamo aiutarci a vicenda. Poi quel coglione chi lo conosce? Non ti preoccupare, sta sera vai con lui facendo finta di niente e se comincia a molestarti mi fai un segno e io chiamo la polizia ok?" cerco di aiutarla
"No... non puoi chiamarla, me l'ha pro... proib... proibito e non hai idea cosa mi farà se arriva" ora sta piangendo a dirotto.
Non so come aiutarla allora dico,
"Se succederà qualcosa ci faremo aiutare da qualche ragazzo, che passa lì per caso e che lo butta fuori dal locale, ok?" lei fa mezzo sorriso e si sdraia sul letto.
"Vado a preparare da mangiare e se quello lì ti sfiora solo avrà seri problemi" le do un bacio sulla guancia e vado in cucina, quanto mi dispiace...
Ma da quando sono diventata così sentimentale? Dov'è la parte dura di me? Dove sono io quella che tratto male la gente?
Qualcosa in me sta cambiando, e mentre lo penso apro il frigo e mi accorgo che non c'è niente.
Decido allora di andare a prendere da mangiare fuori "Ave, vado a prendere una pizza" urlo, nessuna risposta. Vado in camera guardo sul letto, sta dormendo.
Scrivo un biglietto e lo appiccico sulla porta per non farla preoccupare.
Mi metto il cappotto e le scarpe, mi vesto e prendo le chiavi.
Chiudo piano la porta, e mi dirigo verso l'uscita dei dormitori.
Spero che Ave si riprenda...

Io e TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora